Mercato auto: a gennaio, nell’Unione Europea ancora un calo: -6%
Con 682.596 unità immatricolate nell’UE si è raggiunto un nuovo record storico negativo nelle vendite di auto nell’Unione al primo mese dell’anno. Giù anche l’Italia con il -19,7% rispetto a gennaio 2021.
Il nuovo anno non è cominciato per niente bene per il mercato europeo auto che, secondo quanto comunicato stamani da ACEA ha segnato ancora un risultato negativo, -6% (dopo il -22% registrato in dicembre) e stabilito un nuovo minimo storico nelle vendite di auto in UE per il primo mese dell’anno.
Si sono fermate a 682.596 le nuove unità immatricolate nell’Unione (erano state 726.411 a gennaio 2021) e, ancora una volta i produttori europei mettono alla sbarra la crisi dei semiconduttori che prosegue a pesare fortemente sulla produzione e che continuerà a farsi sentire prima che nell’Unione si verifichino gli effetti sperati dell’European Chips Act proposto l’8 febbraio dalla Commissione Ue proprio con l’obiettivo di superare la crisi degli approvvigionamenti garantendo la produzione locale, la resilienza dell’Unione e la leadership tecnologica, rafforzando, al contempo la competitività dell’industria europea e l’auspicata realizzazione della transizione digitale e green.
Una proposta, ricordiamo, seppur fortemente attesa, sulla quale, però, si apre la discussione fra Parlamento europeo e gli Stati membri nella procedura legislativa ordinaria e la cui adozione e applicazione sono ancora di là da venire.
Guardando ai dati dei vari mercati dell’area si notano risultati fortemente contrastanti con Austria (+10,5%), Bulgaria (+15%), Croazia (+1,6%), Cipro (+32%), Repubblica Ceca (+9,9%), Germania (+8,5%), Lettonia (+20,3%), Romania (+55,5), Slovacchia (+72,6%) e Spagna (+1%) che hanno registrato guadagni anche a doppia cifra rispetto a gennaio 2021.
Tuttavia la media dell’area è stata trascinata in basso dai pessimi risultati di due fra i maggiori mercati europei, Italia e Francia (rispettivamente, -19,7% e -18,6%) che hanno diminuito di molto i loro guadagni; così come dalle pessime performance dei Paesi con volumi solitamente interessanti: Belgio (-10%); Olanda (-11,3%); Polonia (-10,2%); Svezia (-3,3%).
Anche il Regno Unito e la Norvegia hanno mostrato una forte contrazione al primo mese dell’anno, rispettivamente, -27,5% e – 22,8% cosa che ha trascinato la media dell’intera Europa (Ue+Paesi EFTA+ Regno Unito) al -2,4% (822.423 unità contro le precedenti 842.670) rispetto al risultato di gennaio 2021.