Auto ibride ed elettriche: i dubbi dei consumatori italiani
Cresce la voglia di mobilità a basse emissioni, ma restano ancora dubbi ed incertezze circa le diverse tecnologie, i costi e le opportunità di acquisto, i tempi le modalità di ricarica e l’autonomia delle auto elettriche.
Mentre la crisi del mercato automobilistico nazionale ed europeo continua a far sentire i suoi morsi dal punto di vista delle minori immatricolazioni e, per contro, il mercato dell’usato, sta vivendo un periodo di forte espansione con aumenti a due cifre in tutte le categorie di veicoli, è sotto gli occhi di tutti come le alimentazioni più green dal punto di vista emissivo stanno via via erodendo quote di mercato sempre più significative alle alimentazioni tradizionali benzina e diesel.
Una sempre più variegata disponibilità di modelli ibridi ed elettrici, la progressiva diminuzione dei costi di acquisto, iniziative di incentivazione economica, accanto ad una sempre più diffusa presa di coscienza circa la necessità di contribuire, anche a partire dalla singola mobilità” ad una riduzione complessiva delle emissioni inquinanti e climalteranti, stanno spingendo sempre più i consumatori verso modelli a basse o a zero emissioni. Tanto più allorquando sembra accorciarsi sempre più il limite alla produzione di autoveicoli con motori endotermici.
Tuttavia, il processo di transizione all’elettrico, per quando ormai decisamente avviato non è privo di impedimenti e sono ancora diversi gli ostacoli che si parano innanzi ad una diffusione su larga scala delle auto green.
Mancanza di punti di ricarica veloci e facilmente accessibili sulla rete stradale urbana ed extraurbana, prezzi di acquisto ancora elevati, autonomia delle batterie e, non ultimo, le questioni legate allo smaltimento delle batterie stesse e alla produzione energetica (i cui costi, soprattutto nell’ultima parte dello scorso anno, sono decisamente aumentati).
Lo scorso anno, in gennaio, la società di marketing strategico e operativo Areté aveva condotto un sondaggio dal titolo: “Vetture ibride ed elettriche, tu le acquisteresti?” (ne avevamo parlato qui), effettuato nella prima decade di gennaio su un campione di italiani provenienti da tutte le regioni d’Italia in una fascia d’età compresa fra i 35 e i 65 anni; a distanza di un anno la stessa società ha voluto indagare nei consumatori le diverse opinioni in merito alle alimentazioni più green implementando la survey: “Auto elettriche ed ibride, quali sono i dubbi dei consumatori?” da cui espungiamo i risultati principali.
Innanzi tutto, non è invariata rispetto allo scorso anno la propensione degli italiani all’utilizzo dell’auto personale negli spostamenti (73%), rispetto a mezzi pubblici (8%), bicicletta (5%) e mezzi in condivisione (5% tra auto, monopattino e bicicletta).
Tuttavia la vetustà del parco circolante è evidente: il 45% degli intervistati circola con Euro 6 e il 21% con euro 5.
Se ancora 9 italiani su 10 hanno un’auto con motore endotermico, in appena un anno è mutata la ripartizione delle alimentazioni in generale con ibridi ed elettrici passati dal 5% al 9% (soprattutto a danno del diesel che è passato dal 47% al 40% e della benzina che dal 34% è scesa al 31% del campione).
Tuttavia, continua ad essere pesante la sostanziale incertezza ed ignoranza, tanto sulle diverse tecnologie EV (Full Hybrid, Mild Hybrid, Plug-in Hybrid e Full Electric), quanto su modalità di ricarica, tempistiche, emissioni, costi di gestione e autonomia.
Ad esempio il 34% del campione intervistato è indeciso circa la differenza fra i diversi motori ibridi; il 42% è indeciso circa le diverse modalità di ricarica; il 37% è indeciso circa le diverse grandezze delle batterie; il 30% è indeciso (a parità di coloro che hanno espresso sicurezza) sulla questione se Full, Mild, Plug in hybrid e totalmente elettrico sono tutte a emissioni zero.
I dubbi sono altrettanto forti sui diversi aspetti della tecnologia elettrica: il 26% del campione ha dubbi legati alla batteria (durata, autonomia e modalità di ricarica); il 21% è indeciso circa i costi di manutenzione del motore e i relativi intervalli; tempi e opportunità di ricarica pesano per il 17%; così come i costi di energia per la ricarica della batteria non sono del tutto chiari per il 15% del campione.
L’incertezza sulle infrastrutture di ricarica è tale che il 96% degli intervistati vorrebbe poter usufruire di una apposita App per individuare tutti i punti di ricarica disponibili e liberi nelle vicinanze.
Però la voglia di mobilità elettrica cresce: il 77% del campione sceglierebbe una vettura elettrificata in caso di acquisto auto nuova (ibrido benzina, 19%; ibrido plug-in, 18%; ibrido diesel, 17%), mentre, rispetto allo scorso anno è cresciuta di 7 punti percentuali (dal 16% al 23%) la frazione del campione che sceglierebbe una alimentazione full electric, soprattutto per motivazioni legate alla possibilità di ridurre l’inquinamento.
Non solo, fermo restando lo scoglio dei prezzi di acquisto e delle opportunità di agevolazione rappresentate dalla disponibilità di incentivi statali, quasi la metà del campione intervistato ha dichiarato la disponibilità a pagare tra il 5% e l 10% in più per una vettura elettrificata ricorrendo al finanziamento nel 58% delle dichiarazioni.