RC auto, al terzo trimestre diminuisce di poco il prezzo medio: -5,6%.
La riduzione (su base annuale), contrasta con il leggero aumento dell’1,9% su base trimestrale.
In data 20 dicembre, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – Ivass, ha diramato il bollettino statistico IPER relativo al terzo trimestre 2021 dal quale emerge che, su base annua, il prezzo medio effettivo pagato per la garanzia RC auto è di 367 €; in riduzione del 5,6%, pari a circa 22,00 €.
In pratica il 50% degli assicurati paga meno di 328 €, il 90% meno di 583 €e solo il 10% meno di 193 €.
Nel confronto col terzo trimestre 2014 la riduzione è stata ancora più corposa: 122,00 €, che corrisponde al -25%.
Tuttavia, se si guarda alla base trimestrale, si osserva un aumento del premio medio di circa l’1,9%; un leggero rialzo, spiegano dall’Ivass, in linea con la stagionalità e che si ripete ogni anno al terzo trimestre.
L’Ivass ha rimarcato, poi, una sostanziale disomogeneità fra le variazioni annue del prezzo medio per la garanzia RC, queste sono, cioè, ampiamente diversificate tra le singole imprese con picchi ad entrambi gli estremi dal -10,6% al +1,1%.
Il differenziale di premio tra le macro-aree del territorio nazionale continua a ridursi, a causa, soprattutto della flessione del prezzo nelle aree più costose; tuttavia, a livello provinciale, continua a sussistere una sostanziale differenza fra i prezzi; ad esempio, al terzo trimestre il differenziale tra Napoli e Aosta (rispettivamente la provincia più costosa del Paese, la prima, e la meno costosa, la seconda) è di 211 € (450 contro 239 euro), comunque in riduzione del 7% su base annua.
Meno automobilisti hanno scelto di installare la cosiddetta “scatola nera”: infatti il tasso di penetrazione di questa nera è stato pari al 21,2% con un calo di due punti percentuali rispetto all’anno precedente; mentre l’indice di concentrazione nel mercato r.c. auto si è ridotto del 10,4% su base annua in ragione del trend in diminuzione del premio medio.
La riduzione delle tariffe, tuttavia, non è stata accolta del tutto favorevolmente.
In un suo articolo a commento dei dati, Assoutenti – Associazione dei consumatori specializzata nel settore dei trasporti, ha rimarcato tale riduzione come: “ridicola che rappresenta una presa in giro per milioni di assicurati italiani”.
“Mentre in Italia il numero di incidenti è crollato nel 2020 e nonostante le auto siano rimaste sempre più ferme nei garage nel 2021 a causa di zone rosse e limiti agli spostamenti, i prezzi dell’Rc auto subiscono riduzioni minime, a tutto danno dei consumatori – ha spiegato Furio Truzzi il presidente Assoutenti – Una presunta riduzione del 5,6% dei prezzi delle polizze RC auto significa che le compagnie hanno trattenuto buona parte dei profitti generati dalla riduzione dei sinistri del 2020 e 2021: questo è un segno chiaro di mancanza di pressione competitiva, di un impianto normativo da rivedere radicalmente, di una autorità di vigilanza da riformare con urgenza e dalla mancanza di una vera portabilità dei certificati assicurativi che potrebbe portare ad un abbattimento reale delle tariffe”.
“Le tariffe Rc auto sono diminuite ben al di sotto delle aspettative – ha concluso – e c’è un ampio margine per far calare ulteriormente i prezzi delle polizze riportando equità nel settore assicurativo”.