Sicurezza stradale: urge intervenire per ridurre i decessi nella fascia d’età dai 15 ai 30 anni
L’European Transport Safety Council ha pubblicato i dati (2019) degli incidenti stradali mortali che hanno coinvolto i giovani conducenti europei. Chieste all’Ue regole più severe su alcool e sostanze stupefacenti così come per quanto riguarda il rilascio graduale delle patenti di guida
Nel 2019, nei 25 Paesi dell’Europa, gli incidenti stradali sono stati responsabili del decesso di 5.182 giovani di età compresa fra i 15 e i 30 anni; un dato impressionante se si considera che tali decessi stradali rappresentano circa 1/5 (18%) dei decessi per tutte le cause in quella fascia di età e che proprio in tale fascia d’età si trova 1/4 delle vittime della strada.
Lo afferma ETSC – European Transport Safety Council (organizzazione senza scopo di lucro indipendente con sede a Bruxelles e che opera nell’ambito della riduzione del numero di morti e feriti nei trasporti in Europa) che ha pubblicato in data 28 ottobre il Rapporto: “Reducing road deaths among young people aged 15 to 30 pin flash report 41”.
Ebbene, ETSC afferma che circa il 40% delle vittime della strada nell’UE si verifica in collisioni che coinvolgono uno o più giovani conducenti o motociclisti con una forte maggioranza di uomini (81%) tra i giovani compresi nella fascia d’età succitata.
Gli autori del Rapporto affermano che: “mentre i giovani sono di per sé un gruppo ad alto rischio, la maggior parte dei giovani non guida deliberatamente in modo pericoloso. In effetti, si legge nel Comunicato stampa di presentazione del Rapporto: “I rischi associati ai giovani conducenti e motociclisti derivano da inesperienza, immaturità e stile di vita legati alla loro età e sesso. I dati mostrano che più una persona giovane inizia a guidare da sola senza restrizioni, più è probabile che abbia una collisione fatale, in particolare se ha meno di 18 anni”.
Una soluzione già adottata, in questo senso, è quella rappresentata dai sistemi di rilascio graduale della patente di guida; diversi studi hanno dimostrato che tali sistemi determinano una forte riduzione degli incidenti fra i più giovani in quanto imponendo ulteriori restrizioni ai conducenti più giovani durante i primi anni di guida, consentono loro di acquisire esperienza riducendo al contempo alcune situazioni ad alto rischio.
Ma l’inesperienza e l’età non sono l’unico fattore di rischio.
Guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze psicotrope continuano ad essere cause statisticamente pesanti (soprattutto negli uomini) in caso di incidente mortale.
Di qui la necessità di inasprire e far applicare correttamente i limiti del tasso alcolemico così come agire preventivamente con assistenza e percorsi mirati per coloro che manifestano problemi di alcool e droga può essere un modo per conseguire una riduzione delle morti sulla strada.
Orbene, nel mentre la Commissione Europea sta lavorando alla proposta di nuove regole sul rilascio della patente di guida, proposta che dovrebbe arrivare nei prossimi 18 mesi, ETSC spinge affinché il tasso alcolemico sia fissato a 0 (0,2 g/l) così come chiede un limite di tolleranza zero per quanto concerne l’uso di sostanze psicoattive illecite.
Ci auguriamo che tali raccomandazioni siano prese nella dovuta considerazione.