Immatricolazioni veicoli commerciali: in zona Ue calata la domanda nei mesi estivi

Tuttavia la variazione percentuale del periodo gennaio-agosto è comunque positiva rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

Estate in rosso anche per i veicoli commerciali in Europa.
Dopo le performance poco lusinghiere registrate nel segmento delle autovetture, ACEA ha pubblicato oggi la consueta analisi dedicata al mercato dei veicoli commerciali, riferita ai mesi di luglio e agosto con il consuntivo dei primi 8 mesi dell’anno.

Ebbene, le immatricolazioni di queste tipologie di mezzi hanno fatto registrare nei mesi di luglio e agosto due cali consecutivi a livello Ue, rispettivamente: -11,9% a luglio e –5,4% ad agosto.
Sul risultato finale, secondo l’Associazione europea dei produttori di autoveicoli, ha pesato il rallentamento della domanda di furgoni, che rappresentano l’83% del totale delle immatricolazioni di veicoli commerciali; viceversa i segmenti degli autocarri e degli autobus hanno fatto registrare un aumento rispetto agli stessi mesi dello scorso anno.

In linea generale, sono i Paesi dell’Europa centrale ad aver trainato il mercato, mentre i principali mercati dell’Europa occidentale hanno subito una contrazione nei mesi estivi.
Nel complesso dei primi otto mesi dell’anno, malgrado le ultime due mensilità, la domanda di veicoli commerciali è comunque cresciuta in zone Ue arrivando ad una variazione percentuale positiva (+24%, pari a 1.292.628 unità) rispetto ai primi otto mesi 2020.

Il segno + appare davanti a tutti i mercati dell’Ue nel consuntivo gennaio-agosto, con tutti i mercati chiave che, finora, hanno registrato una crescita: Italia (+35,4%), Francia (+22,4%), Spagna (+16,0%) e Germania (+12,5%).
Ma vediamo i dati scorporati per i singoli mesi e per i diversi segmenti.

Nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate
Dopo cinque mesi di crescita consecutiva, (dovuta principalmente al confronto con l’analogo periodo dello scorso anno, caratterizzato dai mesi più duri della pandemia), le immatricolazioni dei furgoni nell’UE sono diminuite sia a luglio (-15,7%) che in agosto (-8,2%).

Salvo poche eccezioni, tutte, comunque riferite a Paesi con mercati dal volume ridotto, tutti i key-market hanno registrato notevoli cali: Francia, -18,1% a luglio e -16,4% in agosto; Germania, -12,6% a luglio e -15,9% in agosto; Italia, –16,8% a luglio e -9,5% in agosto; Spagna, -33,1% a luglio e -28,6% in agosto.

Tuttavia, la domanda di veicoli commerciali leggeri è rimasta positiva dall’inizio dell’anno nell’area dell’Unione (+28,1% nei primi sette mesi e +23,6% da gennaio ad agosto) con un saldo finale di 1.078.235 unità immatricolate.
Tutti i mercati, senza eccezione, hanno registrato positività e la classifica dei key-market vede l’Italia in testa  (+35,9%) che distacca decisamente i partner (Francia, +23,3%; Spagna, +15,8% e Germania, +12,0%).

Nuovi veicoli commerciali pesanti di 16 tonnellate e oltre
Il segmento degli autocarri pesanti ha mostrato una variazione positiva della domanda tanto il luglio (+15,2%), quanto in agosto (+14,6%) arrivando a 14.041 unità dopo sette mesi di crescita consecutiva.

Diffuse le positività in entrambi i mesi anche se si segnalano i cali di Francia e Spagna a luglio (rispettivamente – 2,7% e -7,6%), e Italia e Spagna in agosto (rispettivamente, -4,4% e -6,1%), mentre il mercato tedesco ha mantenuto il segno + tanto in luglio (+5,7%), quanto in agosto (+14,65).

Il consuntivo del segmento da gennaio ad agosto ha fatto registrare 161.581 nuovi autocarri pesanti in tutta l’Ue con una variazione percentuale del 33,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2020.
Fondamentale, nel complesso, l’apporto dei quattro mercati principali con l’Italia in prima posizione (+39,5%), seguita da Spagna (+30,6 %), Germania (+19,8%) e Francia (+14,5%).

Nuovi veicoli commerciali medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate
Due mesi di crescita consecutiva per il segmento autocarri, anche se agosto ha fatto registrare una performance leggermente inferiore a quella di luglio (+9,1% contro +10,6%).
Andamento ondivago nei mercati principali con Francia e Spagna che hanno visto ridurre la domanda in luglio (rispettivamente -6,1% e -13,1%) e in agosto (-1,2% e -8,3%).
All’ottavo mese dell’anno anche l’Italia ha visto variare in zona negativa la domanda di autocarri (-7,7%). Solo la Germania, fra i key market ha visto crescere la domanda per due mesi consecutivi (luglio, +2,9% e agosto, +4,6%).

Il consuntivo dell’area Ue dei primi otto mesi 2021 segna una variazione percentuale positiva del 27,9% avendo fatto registrare 195.247 unità immatricolate.
Solo Grecia e Cipro hanno registrato un consuntivo negativo; viceversa, il segno + campeggia davanti a tutti i mercati con guadagni anche a tre cifre.

Nuovi autobus e pullman medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate
Con la domanda cresciuta del 12,2% a luglio e del 17,5% ad agosto (3.100 unità all’ottavo mese dell’anno), l’estate è stata una stagione positiva per i veicoli adibiti al trasporto persone.
Tuttavia, i risultati sono stati molto contrastanti fra i vari mercati dell’area e tale contrasto si può leggere anche nelle diverse performance dei key market; a luglio Italia e Francia hanno registrato crescite a doppia cifra (+48,6% e +39,9%), mentre Spagna e Germania sono scese in zona negativa (-22% e -6,9%).

Analogamente in agosto: Francia (+55,1%) e Italia (+40,8%) hanno confermato la crescita della loro domanda, mentre il mercato di autobus e pullman tedesco e quello spagnolo ha registrato una variazione percentuale negativa rispetto agni analoghi mesi 2020 (rispettivamente, -4,3% e -63,2%).

Il consuntivo del periodo gennaio-agosto è comunque positivo rispetto ad un anno fa (+6,7% che equivale a 19.146 unità contro le 17.950 di allora) grazie anche alla spinta dei mesi estivi.
Nel complesso dell’anno, fra i maggior mercati dell’Ue è stata la Francia ad aver registrato il più alto tasso di crescita in rapporto ai partner principali: (+21,5%), seguita dall’Italia (+14,3%), mentre da domanda del segmento si è contratta in Germania (-1,7%) e Spagna (-19,0%).

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