Settimana Europea della Mobilità: la mobilità sostenibile come precursore della salute
Dal 16 al 22 settembre si celebra la XX edizione dell’iniziativa di sensibilizzazione voluta dalla Commissione Ue per sostenere un cambio di paradigma nella mobilità in direzione della sostenibilità.
Ai banchi di partenza, oggi, la XX edizione della Settimana Europea della Mobilità (European Mobility Week), la più importante campagna di sensibilizzazione sulla mobilità urbana sostenibile promossa dalla Commissione Europea per sostenere e favorire il cambiamento comportamentale dei cittadini e delle istituzioni a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto pulite e intelligenti.
Come ogni anno, da vent’anni a questa parte, appunto, le date clou vanno dal 16 al 22 settembre e in questo torno di tempo le autorità locali sono incoraggiate a utilizzare la Settimana principale per provare misure di pianificazione innovative, promuovere nuove infrastrutture e tecnologie, misurare la qualità dell’aria e ottenere feedback dal pubblico.
L’iniziativa della Commissione Ue si configura, per la cittadinanza e per le amministrazioni locali, un’occasione e una vetrina irrinunciabile per attivarsi in un processo, necessario, irrinunciabile e ormai avviato, di miglioramento della mobilità urbana nella direzione della sostenibilità ambientale unita alla crescita economica locale e alla qualità della vita delle città.
L’edizione 2021 si muoverà sulla scia dello slogan: “Muoviti sostenibile. Stai in salute” (Move Sustainably. Stay Healthy), appositamente scelto dalla Commissione Ue. La scelta del tema, si legge nelle apposite Linee guida tematiche disponibili sul sito della European Mobility Week, intende rendere omaggio alle avversità vissute dall’Europa – e dal mondo – durante la pandemia di COVID-19 e si propone anche come spunto per riflettere sulle opportunità di cambiamento derivanti da questa crisi sanitaria senza precedenti in Europa.
L’obiettivo è quello di incoraggiare i cittadini a mantenere in forma il corpo e la mente, scoprendo nel contempo la bellezza della loro città, regione o del proprio Paese, e a prendersi cura dell’ambiente e della salute degli altri nella scelta del mezzo di trasporto.
Le città e le amministrazioni urbane hanno stabilito risposte creative e resilienti alla pandemia e in questa edizione della Settimana Europea della Mobilità vuole celebrare la resilienza delle città e i loro successi, cercando di sostenere questo slancio. Le tendenze iniziate lo scorso anno, come l’aumento della mobilità attiva e l’uso della mobilità a basse o zero emissioni, richiedono un’ulteriore promozione.
Sono 4 i focal-point della Settimana, tutti in linea con il tema principale: salute mentale, salute fisica, sicurezza, risposta al Covid-19.
Non è un caso che la salute mentale sia un argomento prioritario, poiché la Settima Europea della Mobilità chiede una maggiore attenzione alla relazione tra salute mentale e mobilità urbana, questione diventata sempre più importante durante la pandemia.
Si pensi, ad esempio, a come i trasporti possono influenzare significativamente lo stato di salute mentale e il benessere delle persone come nel caso quotidiano comune alle grandi città dove l’allungamento dei tempi di percorrenza nei tragitti casa-lavoro in situazioni di traffico congestionato diventa un generatore d’ansia e malessere psicofisico.
Oppure, a come l’esposizione prolungata a forme di inquinamento acustico provocato dal traffico veicolare possa favorire stati depressivi.
Per quanto le riflessioni proposte sulla relazione mobilità–salute fisica l’aggancio è con l’impatto dell’inquinamento atmosferico considerando i recenti studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che stima che 376.000 morti premature nell’UE27+Regno Unito sono state direttamente causate dall’inquinamento da polveri sottili su base annuale (anche se, va detto, che il numero di decessi legati all’inquinamento si è dimezzato negli ultimi 30 anni). Ulteriori aspetti di riflessione riguardano l’impatto dell’inquinamento acustico e i benefici derivanti dalla promozione e diffusione della mobilità attiva (biciclette e micromobilità).
Il tema della sicurezza evidenzia i recenti sviluppi in materia di sicurezza dei trasporti, l’integrazione delle persone con mobilità ridotta e le importanti misure di sicurezza stradale nell’ambiente urbano.
La risposta delle amministrazioni urbane alla pandemia di COVID-19 si concentra sugli aspetti positivi della pandemia in termini di mobilità urbana e sull’importanza di ristabilire la fiducia nel trasporto pubblico.
Malgrado il COVID-19 sia stato già nel 2020 una delle principali preoccupazioni per le agenzie di trasporto, le amministrazioni locali e le imprese private, la Settimana Europea della Mobilità lo scorso anno ha registrato il secondo numero di adesioni più alto di sempre, con quasi 3000 città di 53 Paesi: obiettivo di quest’anno, pertanto, è quello di incrementare il numero dei partecipanti all’evento.
Nel nostro Paese, che peraltro è il secondo in Ue per numero di azioni registrate, molte di queste, peraltro, con carattere permanente; il Ministero della Transizione Ecologica aderisce all’iniziativa e coordina e supporta le iniziative e gli eventi organizzati dai 94 Comuni aderenti e dalle associazioni.