Veicoli commerciali: prosegue anche a giugno, in Ue, il trend positivo della domanda
Secondo i dati diffusi stamani da ACEA, al sesto mese dell’anno si è registrato un aumento delle immatricolazioni del 12,4% (rispetto al giugno 2020), mentre la variazione percentuale positiva sale al +36,9% nel primo semestre.
Al sesto mese dell’anno il mercato europeo dei veicoli commerciali sembra tirare di nuovo il fiato con le immatricolazioni che, in area Ue, sono aumentate del 12,4% (pari a 185.573 unità contro le 165.089 di giugno 2020 dopo il primo drammatico semestre dello scorso anno).
Lo rende noto l’Associazione dei produttori di autoveicoli europei, ACEA che questa mattina ha diramato i dati Ue e dell’intera Europa occidentale (Ue+EFTA+Regno Unito) relativi all’andamento del mercato specifico per il mese di giugno e per l’intero primo semestre 2021.
Ebbene, prendendo in considerazione il risultato dell’intera Europa, lo scorso mese le immatricolazioni sono aumentate del 13,5% su base annua (231.383 unità), mentre nell’intero semestre le registrazioni Ue+EFTA+UK hanno segnato una crescita del +40,7% (salendo a 1.280.714 contro le precedenti 2020 pari a 910.398).
Guardando ai risultati dei vari mercati dell’area, con le sole eccezioni di Cipro (-15%) e Spagna (-3,1%), tutti i mercati hanno visto aumentare la domanda a due e a tre cifre con risultati molto positivi che arrivano da Estonia, Lituania e Lettonia, da Bulgaria e dall’Austria.
Andamento ondivago, invece, nei maggiori mercati dell’Ue per volumi con le sole Germania e Italia che registrano positività (rispettivamente, +28,5% e +5,3%), mentre la Francia ha visto decrescere la domanda del 9,4% e la Spagna, come già detto, del 3,1%).
Osservando, invece i risultati complessivi dell’intero semestre, le immatricolazioni di veicoli commerciali in area Ue sono aumentate del 36,9% pari a 1.024.200 unità (contro le precedenti 748.203 del primo semestre 2020).
In questo caso dai dati ACEA emerge una sostanziale analogia nell’andamento positivo di tutti i mercati che, in complesso, hanno registrato crescite a due cifre, compresi i 4 mercati-chiave: Italia (+53,7%), Spagna (+38,4%), Francia (+36,4%) e Germania (+21,7%).
Ma guardiamo insieme i risultati per singolo segmento.
Nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate
Malgrado la “velocità” dell’andamento si sia un poco ridotta rispetto ai mese precedenti, la domanda di furgoni è cresciuta di nuovo al sesto mese dell’anno attestandosi al 9,6% nel confronto con giugno 2020 (156.418 unità contro le precedenti 142.753).
Tutti i mercati dell’Ue hanno registrato variazioni percentuali positive ad eccezione di Belgio, Lussemburgo e 2 fra i maggiori mercati dell’area: Francia e Spagna (la cui domanda è calata, rispettivamente, del 10% e del 4,9%).
Al contrario, Germania (+28,6%) e Italia (+1,5%) hanno registrato positività anche se la crescita del mercato italiano s’è rivelata molto contenuta.
Su base semestrale i risultati dell’area Ue nel segmento sono stati tutti positivi (l’aumento medio è stato del 38,1% a 856.926 unità) e con variazioni percentuali a due cifre in tutti i mercati; tendenza che si è registrata anche nei 4 key market la cui classifica vede l’Italia in testa (+55,8%), seguita da Spagna (+39,9%), Francia (+38,7%) e Germania (+23,0% ).
Nuovi veicoli commerciali pesanti di 16 tonnellate e oltre
Il mese scorso la domanda di nuovi mezzi pesanti ha continuato a salire confermando l’andamento positivo degli scorsi mesi (+37,1%), arrivando a registrare 21.828 nuove immatricolazioni in tutta l’area UE.
Positiva, in generale, la risposta dei vari mercati (ad eccezione di Cipro, Lussemburgo e Francia); con tre dei principali mercati che hanno registrato buone performance: Italia (+48,8%), Germania (+30,8%) e Spagna (+26,8%). Si segnala, altresì la buona crescita della Polonia (+67,8%) che in questo segmento si conferma in terza posizione a livello Ue avendo scavalcato l’Italia.
Le vendite di autocarri pesanti sono aumentate nel semestre del 39,3% (128.333 unità contro le 92.144 del primo semestre 2020). Tutti i mercati hanno contribuito alla media con crescite a due e a tre cifre cui si sono associati tutti i key-market: Italia (+51,7%), Spagna (+42,9%), Germania (+23,2%) e Francia (+19,2%).
Nuovi veicoli commerciali medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate
Aumentate anche le vendite di autocarri che, lo scorso mese, hanno segnato nell’Unione una crescita del 33,1% (26.512 unità immatricolate contro le 19.921 di giugno 2020).
Ancora una volta sono Cipro e Lussemburgo, cui si associa la Francia (-2,3%) ad aver visto diminuire la propria domanda, mentre, tutti gli altri mercati hanno raggiunto variazioni percentuali positive con un buon contributo alla media Ue del sesto mese dell’anno arrivato da: Italia (+41,7%), Germania (+29,9%) e Spagna (+17,7%).
Positivo, altresì, il risultato su base semestrale (+34,1% pari a 154.387 nuove immatricolazioni contro le precedenti 2020 registrate in 115.089 unità). In questo caso è stata l’Italia ad aver raggiunto la crescita maggiore nel confronto coi principali mercati dell’Unione (+47,6%), seguita da Spagna (+32,5%), Francia (+20,3%) e Germania (+19,4%).
Nuovi autobus e pullman medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate
Più chiaroscurale, invece, la fotografia del segmento legato al trasporto di persone pubblico/privato che, lo scorso mese, ha visto una crescita della domanda di appena il 9,4% (2.643 unità immatricolate contro le 2.415 di giugno 2020).
L’andamento dei mercati dell’Unione è stato disomogeneo, anche con cali della domanda a due cifre (come nel caso di Belgio, Cipro, Francia, Irlanda, Romania, Svezia), mentre, per contro, nei mercati principali si sono osservati guadagni più che positivi: Germania (+24,0%), Italia (+23,2%) e Spagna (+18,1%).
Timido il risultato dell’intero semestre + 3,2% (12.887 unità.) con 9 mercati su 26 che hanno registrato un calo anche a due cifre. Significative, in questo senso le variazioni percentuali negative di Spagna (-13,5%) e Germania (-0,04%) rispetto al primo semestre 2020, mentre la domanda è cresciuta in Italia (+6,0%) e in Francia (4,7%).