Mercato dell’usato: a maggio ancora incertezze.
Tuttavia, le vetture di seconda mano hanno ancora superato le nuove; prevalgono le alimentazioni tradizionali, ma la quota delle ibride a benzina è più alta.
A maggio il mercato dell’usato stenta ancora a tornare alle cifre di due anni fa (il confronto, naturalmente è fatto con l’ultimo anno precedente la pandemia vista l’impossibilità di un confronto oggettivo con i dati eccezionalmente negativi del 2020) e tuttavia, le vendite di auto di seconda mano continuano ad essere superiori alla vendite di autovetture nuove.
È la fotografia scattata nell’ultimo “Auto-Trend”, consueta analisi statistica mensile su radiazioni e passaggi di proprietà che fornisce anche il quadro del consuntivo a partire dal primo mese dell’anno, realizzata dall’ACI a partire dai dati del Pubblico Registro Automobilistico.
Ebbene, per quanto concerne i passaggi di proprietà, al netto dei trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale (le cosiddette minivolture), il segmento auto ha registrato, lo scorso mese, una variazione mensile negativa del 3,2% rispetto a maggio 2019.
Questo calo, rimarcano dall’Automobil Club d’Italia, torna positivo in termini di media giornaliera (+1,4%) grazie al fatto che maggio 2021 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto a maggio 2019.
Segnale molto negativo, invece, per ciò che concerne le minivolture che lo scorso mese hanno registrato una variazione percentuale in rosso del -22,2% su maggio 2019: in questo caso è stata negativa anche la media giornaliera (-18,5%). Il calo delle minivolture va letto come conseguenza di un aumento delle compravendite effettuate senza il ricorso all’intermediazione del concessionario.
Tuttavia, malgrado i differenti risultati registrati, il mercato dell’usato nel segmento auto ha di nuovo superato le performance del mercato del nuovo con un rapporto 173/100, il che porta la media dei primi cinque mesi a 169/100.
Nel segmento delle due ruote si è assistito, invece, ad un notevole incremento dei passaggi netti di proprietà che con ben 77.764 pratiche di trasferimento presentate al PRA hanno conseguito un balzo del 33,6% per quanto riguarda la variazione percentuale mensile rispetto a maggio 2019 e del 39,9% se si considera la variazione media giornaliera.
Guardando al consuntivo dei primi cinque mesi dell’anno, questa volta confrontati col periodo gennaio-maggio 2020, i trasferimenti di proprietà sono incrementati del 50,4% per le auto, dell’89,9% per i motocicli e del 56,7% per tutti i veicoli.
Sul versante delle radiazioni è notevole il divario registrato nei diversi segmenti quattro e due ruote.
Diminuiscono del 7,3% le radiazioni auto rispetto a maggio 2019 (in questo caso la media giornaliera si è attestata al -2,9%), a causa del crollo delle radiazioni per esportazione che ha registrato -33,6%; tuttavia si è registrato ancora un aumento delle rottamazioni per effetto degli incentivi (+4,3%).
Segnali positivi, invece, dal segmento delle due ruote che, in maggio hanno registrato una variazione mensile dell’8,2% che sale al 13,3% se si considera la media giornaliera.
Guardando ai dati complessivi nei primi cinque mesi dell’anno, le radiazioni hanno registrato crescite, rispetto all’analogo periodo 2020, del 69,5% per le autovetture, del 69,7% per i motocicli e del 68,3% per tutti i veicoli.
Puntando l’obiettivo anche sulle alimentazioni la “foto” del mercato dell’usato offre il seguente panorama: nei passaggi di proprietà al netto delle minivolture prevalgono ancora nelle preferenze degli italiani le alimentazioni tradizionali con benzina e diesel che aumentano la quota di mercato arrivando rispettivamente a 37,7% e 49,1% quando registravano 37,3% e 48,5 a maggio 2020.
Tuttavia, i veicoli più ecologici hanno registrato tutti un aumento delle quote: 0,2% per le auto elettriche (erano 0,1%); 1,9% per le ibride a benzina (erano 0,8%); 0,3% per le ibride a gasolio (erano 0,1%).
Nelle compravendite effettuate senza l’intermediazione dei concessionari la quota delle auto a benzina è leggermente scesa passando dal 31,6% di maggio 2020 al 30,3% dello scorso mese, mentre passano dal 56,6% al 56,9% le quote del diesel.
Nel segmento dei veicoli ecologici sono le ibride a benzina quelle che hanno registrato lo scorso mese la variazione maggiore passando al 2,3% dallo 0,9% di maggio 2020; crescite lievi nelle quote di mercato anche per i veicoli elettrici a batteria (da 0,1% da 0,4%) e gli ibridi a gasolio (da 0,1% a 0,3%).
Guardando al nuovo, invece, nelle prime iscrizioni è palese il calo delle alimentazioni benzina e diesel passate rispettivamente dal 48,2% e 32% di maggio 2020 al 33,7% e 23,8%; mentre, viceversa, sono aumentate significativamente le quote di tutti i segmenti ecologici delle quattro ruote con le ibride a benzina che dall’8,9% di maggio 2020 sono passate al notevole 26,9% dello scorso mese superando le vendite del diesel.