Techemet: l’eccellenza nel recupero dei catalizzatori esausti
La solidità e l’affidabilità della multinazionale americana nelle parole del responsabile europeo del gruppo.
Il recupero dei metalli preziosi contenuti nei catalizzatori a fine vita da sempre nel proprio dna.
È questo il miglior biglietto da visita di Techemet, partner affidabile per i Centri di Autodemolizione, raccoglitori di catalizzatori e riciclatori di metalli in grado di garantire tutte le fasi della filiera: dalla raccolta presso i luoghi di produzione sino all’ultimo stadio di questo complesso processo industriale che valorizza il recupero dei materiali.
Il Gruppo Techemet rappresenta una delle maggiori realtà mondiali, vantando una presenza in ogni continente. Per meglio conoscere la sua “costola italiana” abbiamo rivolto alcune domande al Dott. Giovanni Greco giovane manager che nel 2008 ha la visione di realizzare il primo impianto ed è per 12 anni partner del Gruppo Techemet. Dal 2020 è presidente di Techemet Europa.
Presidente, può illustrarci storia e caratteristiche del Gruppo Techemet?
Techemet Group, multinazionale americana con sede in Texas, è una delle più grandi raffinerie e fonderie di catalizzatori per automobili al mondo.
Techemet ha iniziato la sua attività in Sud Africa, gestendo una miniera di sale. Ben presto, il suo fondatore Vincent Ward ideò un servizio di consulenza per l’industria mineraria sudafricana, che in seguito fondò negli Stati Uniti.
I Partner fondatori di Techemet condividono una formazione altamente specifica nell’ingegneria metallurgica, insieme a una significativa esperienza in questo campo, che hanno contribuito allo sviluppo di forni su misura ad altissime prestazioni per le operazioni di fusione della ceramica.
Con il passare del tempo Techemet si è evoluta nella multinazionale che è oggi con i suoi 15 stabilimenti in tutto il mondo, Messico, Europa, Regno Unito etc. solo per citarne qualcuno e tutti ovviamente conformi alle normative nazionali di ogni Paese.
Come e dove è presente Techemet in Italia?
Nel nostro Paese Techemet è presente da più di vent’anni con il marchio Invemet, da fine 2020 la Casa madre americana ha voluto fare un rebrandig realizzando Techemet Italia. Essere parte di un gruppo più grande ha reso necessario un ulteriore affinamento sull’identità del marchio e ciò ha reso il compito più stimolante e con maggiori opportunità.
Qual è il mercato target di Techemet?
Techemet è il partner ideale per autodemolizioni, piccoli e grandi raccoglitori, nonché aziende di recupero dei metalli e case automobilistiche. Il valore aggiunto offerto da Techemet, consiste nell’essere la reale connessione tra tutti questi operatori e la fonderia altamente specializzata che rappresenta il cuore pulsante del gruppo, offrendo quindi un saldo rapporto di elevatissimo valore nel tempo.
Quanti stabilimenti ha Techemet nella penisola?
In Italia vantiamo due stabilimenti che risultano essere tra i più avanzati per sicurezza, tecnologia, rispetto dell’ambiente e produttività. Per il Nord Italia il primo plant è localizzato in provincia di Torino, precisamente a Ciriè, mentre, per il Sud a Guagnano (LE), in Salento. Inoltre, abbiamo due impianti di stoccaggio in Veneto e in Sicilia. Possiamo dire che copriamo la penisola da Bolzano a Trapani.
Avete delle figure specializzate in ogni regione?
Certamente, i nostri Buyer 4.0.
A differenza di altre realtà, Techemet punta sulle persone e sullo sviluppo e valorizzazione delle singole capacità.
I buyer di Techemet controllano capillarmente il territorio, creano rapporti duraturi con i fornitori, sono le nostre sentinelle che riescono a captare le informazioni e ad avere una conoscenza del mercato.
Ogni Buyer è dotato di un database che sfrutta una tecnologia direttamente collegata alla piattaforma della Casa madre in USA. Gli acquisti e la rispettiva valorizzazione dei catalizzatori vengono effettuati con l’ausilio di un’applicazione elettronica che rende immediatamente fruibile il nostro catalogo (con oltre 60.000 analisi di singoli catalizzatori).
Le nostre parole d’ordine sono: digitale e circolare.
Quindi, siete sulla stessa lunghezza d’onda del New Green Deal Europeo.
Guardi, possiamo dire che il processo di trasformazione è iniziato ormai da sei anni. Techemet ha realizzato connessioni con diverse Università italiane e con Centri di ricerca industriale. Dal 2019 abbiamo aperto una sede di Ricerca & Sviluppo con un’importante Università situata sul territorio nazionale.
Poco fa ha affermato che negli Stati Uniti c’è una formazione altamente specifica nell’ingegneria metallurgica…
Techemet USA progetta e realizza macchinari innovativi per l’estrazione dei metalli preziosi. Ogni macchinario è preservato da un brevetto industriale. Ma anche in Italia stiamo lavorando per realizzare un’apposita divisione ingegneristica che sia il volano per tutti gli stabilimenti Techemet europei.
Dott. Greco, lei ha sottolineato che le parole d’ordine in Techemet sono: digitale e circolare. Può essere più specifico su quest’ultimo aspetto?
Con la Direttiva 2000/53/CE, l’Europa ha dato agli Stati membri nuovi target da raggiungere per il recupero e il riciclo. Techemet rispetta questa visione e missione attraverso il suo ciclo produttivo e la tracciabilità del rifiuto, avendo un modello a Ciclo chiuso, che consente di eliminare la gestione degli scarti in discarica e recuperare totalmente le materie prime.
Techemet, inoltre, fa parte di FISE Unicircular, l’Associazione delle Imprese dell’Economia Circolare che è il punto di riferimento per tutte le imprese interessate al modello dell’economia circolare.
Quali sono le ambizioni di TECHEMET per il futuro?
Techemet è una realtà industriale decisa, dotata di tecnologie moderne e di risorse efficienti.
In generale, Techemet ha obiettivi per futuro che saranno ancora più dinamici, digitali e attenti all’ambiente. La rivoluzione nel mondo automotive è iniziata, per questo stiamo tracciando una “roadmap” tecnologica che ci possa portare ad acquisizioni e investimenti nei prossimi anni.
Sarà questo uno degli aspetti più importanti che inciderà sul nostro successo.