Sicurezza auto: non indebolire i requisiti dei sistemi ISA
L’European Transport Safety Council scrive alcune raccomandazioni alla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO) del Parlamento europeo, obiettivo: spingere su sistemi di limitazione della velocità alla guida in luogo dei semplici e inefficaci avvisi acustici.
In data 22 febbraio, ETSC – European Transport Safety Council (organizzazione indipendente e senza scopo di lucro che ha nella sua mission la riduzione del numero di morti e feriti nei trasporti in Europa) ha, di nuovo, portato all’attenzione del Legislatore europeo la necessità di prevenire l’indebolimento dei requisiti minimi per la tecnologia ISA – Intelligent Speed Assistance.
Il richiamo, ed una serie di raccomandazioni, sono state inviate in una lettera inviata alla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO) del Parlamento europeo e sottoscritta dal Direttore esecutivo ETSC insieme ai Presidenti della European Federation of Road Traffic Victims (FEVR), dell’International Federation of Pedestrians e al CEO dell’European Cyclists Federation (ECF).
La missiva, peraltro, è l’ultimo capitolo di una serie di comunicazioni (l’ultima risale alla fine dello scorso novembre ed era indirizzata a tutti i 27 ministri dei trasporti dell’Unione europea e ai ministri dell’industria), con le quali ETSC rispondeva al progetto di atto delegato della Commissione Europea sulla tecnologia ISA; una delle tecnologie di sicurezza dei veicoli incluse nel nuovo Regolamento di sicurezza generale per i veicoli a motore dell’UE che diventerà obbligatorio per tutti i nuovi tipi di veicoli a partire dal 2022 e per tutti i nuovi veicoli a partire dal 2024.
Orbene, stante la necessità di raggiungere l’obiettivo del dimezzamento del numero di decessi e di lesioni gravi entro il 2030, l’Ue ha stabilito che, a partire dal prossimo anno tutte le nuove auto, furgoni, autocarri e autobus dovrebbero essere dotati di serie di nuove tecnologie per la sicurezza dei veicoli in grado di prevenire 25.000 decessi sulla strada nei prossimi 15 anni e la più interessante fra queste tecnologie è, appunto il sistema ISA che fornendo ai conducenti un feedback direttamente sull’acceleratore quando il limite di velocità è stato superato, aiuta gli stessi a mantenersi entro il limite consentito.
Va da sé, sottolinea ETSC che la velocità oltre i limiti è ancora uno dei maggiori killer sulle strade d’Europa e circa un terzo delle collisioni mortali coinvolge almeno una parte che guida a una velocità inadeguata, con la frazione rappresentata dagli utenti della strada più deboli (pedoni e ciclisti).
Tuttavia, ricorda ETSC, in un progetto di atto delegato sull’ISA preparato dalla Commissione laddove si delineano i requisisti tecnici finali del sistema si propone però anche di consentire l’istallazione di “allarmi acustici a cascata“. E ancora una volta, secondo l’European Transport Safety Council: “non esiste nessuna prova che un avviso acustico a cascata sia efficace“; tutt’altro, essendo un avviso di tipo acustico è considerato fastidioso dagli automobilisti e quindi solitamente disattivato (dati emersi da una ricerca dell’Institute for Transport Studies – Università di Leeds e da un sondaggio promosso da ACEA).
Inoltre, ci sarebbe il problema rappresentato dagli automobilisti ipoudenti o non udenti (target nel quale rientrano i più anziani).
A conti fatti, secondo ETSC, la sola, semplice installazione di una funzione di informazione sui limiti di velocità, in luogo di un più performante sistema ISA porterebbe a 1.300 morti in più all’anno nell’UE.
A questo punto, gli organismi scriventi succitati ritengono che la Commissione dovrebbe consentire solo i sistemi ISA di cui è dimostrata l’efficacia e fra le migliori opzioni disponibili ci sono: il feedback tattile, che utilizza maggiore resistenza sul pedale dell’acceleratore o la funzione di controllo della velocità che limita la potenza del motore (sistemi che, peraltro, sono già disponibili in molte auto già presenti sul mercato).
Si raccomandano, inoltre, elevati standard di precisione per i tassi di rilevamento dei limiti di velocità (segnali conformi di velocità impliciti, espliciti e condizionali).
Gli organismi scriventi, hanno suggerito, infine, un approccio Phased-In per risolvere il problema degli adeguamenti tecnologici e normativi, in base al quale gli avvisi acustici dovrebbero essere consentiti per un breve periodo (2024) sui nuovi veicoli, consentendo allo stesso tempo alle case automobilistiche di passare a tecnologie più efficaci sulle nuove immatricolazioni a partire dal 2026 allorquando gli allarmi “a cascata” dovrebbero essere vietati.