Vendite auto Ue: l’ultimo trimestre 2020 segna il balzo dei veicoli elettrici.
Tuttavia, secondo i dati dei produttori europei, le alimentazioni tradizionali hanno ancora in pugno il mercato delle vendite con una quota che supera il 75%.
Decisamente per le auto elettriche il 2020 è stato un anno fruttuoso, pur con l’impatto senza precedenti nell’intero comparto automotive dovuto alla pandemia e alle conseguenti misure di contenimento.
Nell’ultimo trimestre dell’anno, illustra ACEA nell’analisi odierna realtiva alle diverse tipologie di alimentazioni per le auto vendute in Europa, quasi un’autovettura su 6 immatricolata in Ue è stata un veicolo a ricarica elettrica (16,5%); una dinamica accelerata dalle diverse misure incentivanti messe in campo nei vari Paesi per sostenere il mercato e che ha stimolato maggiormente la domanda di auto a basse e a zero emissioni.
Cresciuta, altresì la quota dei veicoli ibridi elettrici che ha rappresentato l’11,9% delle vendite totali di autovetture in UE; un balzo notevole rispetto al 5,7% registrato nel 2019; mentre un andamento analogo si è verificato per i veicoli a ricarica elettrica, passati da una quota di mercato precedente del 3% ad una del 10,5%.
Tuttavia le alimentazioni più tradizionali (benzina, diesel) risultano ancora in testa alle preferenze dei consumatori (75,5% di quota di mercato europeo), malgrado lo shock accusato relativamente al calo complessivo di circa 3 milioni di unità immatricolate a causa della pandemia.
Da ottobre a dicembre 2020 la domanda di auto a benzina è diminuita del -33,7% (passando dalle 1.763.096 unità dell’ultimo trimestre 2019 alle 1.169.469), registrando una quota di mercato finale del 40,6% che, tuttavia, rappresenta un -56,6% in confronto con l’ultimo trimestre 2019.
A questo risultato negativo hanno contribuito tutti i mercati europei ad eccezione della sola Irlanda che ha registrato un risultato positivo (20,8%), mentre sono diffusi pesanti cali a doppia cifra (eccetto Cipro, -5,9%).
Ovviamente anche i 4 mercati principali hanno visto diminuire la loro domanda interna in questo trimestre: Francia, – 37,5%; Italia, -36,7%; Germania, -30,9% e Spagna, -33,8%.
A livello annuale il segno “meno” domina ovunque a doppia cifra per le auto a benzina con una differenza in negativo rispetto al 2019 del 37,3% (pari a 4.713.778 contro le precedenti 7.514.812).
Nel complesso, tuttavia, l’alimentazione a benzina rappresenta ancora quasi la metà delle vendite totali di autovetture in zona Euro (47,5%).
Leggermente più contenute le perdite nel segmento diesel dove il numero delle immatricolazioni a livello trimestrale è sceso del 23% portando i veicoli a 730.837 unità quando erano 949.619 l’ultimo trimestre 2019.
Solo Grecia, Irlanda, Lituania e Romania hanno registrato risultati positivi nell’ultima parte dell’anno; altrove perdura il segno negativo con Francia e Italia che addirittura superano la media Ue (rispettivamente -27,6% e –26,4%).
A livello annuale, invece, il calo è stato generalizzato in tutti i mercati attestandosi su una media del -32, 3% paria a 2.778.817 in luogo delle precedenti 4.106.951 del 2019.
Pur considerando la quota di mercato del 25,4% (in diminuzione rispetto al 30,5% dell’ultimo trimestre 2019), il diesel raggiunge, comunque una quota di mercato finale del 28% sul totale delle vendite di auto Ue nel 2020.
Il periodo ottobre-dicembre 2020 ha visto aumentare le immatricolazioni dei veicoli a ricarica elettrica del 262,8%, passando dalle precedenti 130.992 unità del terzo trimestre 2019 alle 475.224. Variazioni percentuali a tre e a quattro cifre in tutti i mercati europei (ad eccezione della sola Irlanda) e con l’Italia in testa fra i mercati principali (+450%).
Risultati positivi anche a livello annuale (+169,7% in Ue con le immatricolazioni passate dalle 387.808 unità al 1.045.831).
Decisamente in crescita la domanda di veicoli elettrici a batteria e degli ibridi plug-in che nell’ultimo trimestre 2020 hanno visto crescere le immatricolazioni, complessivamente, del 216,9% e del 331% (117,4% e 262,3% su base annua), con performance più che positive in quasi tutti i mercati, dovute, come già detto poc’anzi, alle misure incentivanti messe in campo dai vari governi europei.
Non a caso, rileva l’ACEA, i risultati più evidenti si sono registrati in quei Paesi che hanno dato disponibilità di maggiori e più generosi incentivi.
Un analogo balzo in avanti si è registrato nel quarto trimestre nel segmento dei veicoli elettrici ibridi che hanno praticamente raddoppiato le vendite in Europa passando dalle 212.612 unità dell’ultima parte del 2019 alle 435.260 alla fine di dicembre 2020 (104,7%); mentre, a livello annuale la variazione percentuale è stata del 59,4% con 1.182.792 auto vendute.
Le vendite totali di veicoli alimentati etanolo, GPL e metano sono aumentate del 19,6% nell’ultimo trimestre 2020 arrivando a 69.877 unità, ma, a livello annuale si è assistito a livello europeo ad una loro contrazione (-18,1%). In generale, spiegano i produttori europei si è assistito ad un aumento delle vendite di auto a GPL (+ 69,5%), mentre il metano è sceso nelle preferenze di acquisto (-35,3%).
Se si guarda all’insieme dei veicoli a propulsione alternativa, questi hanno rappresentato il 34% del mercato auto Ue nel quarto trimestre 2020: una crescita del 143,9% rispetto all’ultimo trimestre 2019 e quasi un milione di auto vendute (980.361 unità, per l’esattezza, contro le precedenti 402.026). Una crescita avvenuta anche a livello annuale (+76,1% con 2.436.995 unità immatricolate) a cui hanno contribuito, pur con risultati diversi, tutti i mercati europei ad eccezione di Cipro.