Le auto elettriche sono decisamente le più green.
In testa alla classifica per minori emissioni di gas climalteranti, efficienza energetica e inquinanti atmosferici secondo l’ultima tornata di test effettuati da Green NCAP su 24 modelli del mercato.
La scorsa settimana Green NCAP ha comunicato i risultati dei test cui sono state sottoposte 24 autovetture per misurarne le prestazioni a livello di emissioni così come l’efficienza in termini di consumi.
Dei modelli, fra i quali: 10 con motore a benzina (8 convenzionali e 2 ibride), 10 diesel, 2 alimentate a gas metano (CNG) e 2 completamente elettriche (BEV), le auto elettriche si sono distinte come i veicoli più puliti ed efficienti, ma, a sorpresa, sono emerse anche grandi differenze in termini di migliori e peggiori prestazioni fra le auto ad alimentazione tradizionale.
Ma andiamo con ordine.
Green NCAP è un’iniziativa indipendente sostenuta da programma di sostenibilità della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) e supportato dal Programma europeo di valutazione delle nuove auto Euro NCAP che, raccogliendo in un consorzio diversi soggetti europei (per il nostro Paese è presente l’Automobile Club d’Italia), promuove lo sviluppo di automobili pulite, efficienti dal punto di vista energetico e non dannose per l’ambiente, puntando a migliorare la qualità dell’aria, massimizzare l’uso delle risorse utilizzate per il trasporto passeggeri e a ridurre il riscaldamento globale.
Orbene, da tempo è noto quanto sia importante l’impatto dei trasporti e della mobilità nel complesso delle emissioni climalteranti così come nella qualità dell’aria in generale la cui minor salubrità incide pesantemente sul numero di decessi prematuri e sulla maggior diffusione di patologie a carico del sistema respiratorio e cardiocircolatorio.
Non solo, l’aumento della domanda di trasporto e di mobilità nel mondo impone una riflessione sulla riduzione dei consumi energetici dal momento che le maggiori fonti continuano ad essere quelle non rinnovabili.
È per questo che negli ultimi decenni sono stati definiti precisi standard sia per le emissioni che per la qualità dei carburanti e tutte le auto vendute in Europa devono superare precisi test di omologazione per dimostrare che le loro emissioni di monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (Nox) idrocarburi incombusti e particolato (PM 10 e PM 2,5) non superano determinati valori critici.
Tuttavia, tali test avvengono in condizioni di laboratorio e, allo stesso tempo la regolamentazione non offre alcuna “ricompensa” ai quei prodotti le cui prestazioni vanno oltre gli standard minimi di test di approvazione.
In quest’ottica che si muove Green NCAP; attraverso una serie di esami rigorosi che combinano i test in ambiente di prova con quelli in condizioni di guida reali addiviene ad una valutazione più precisa e, attraverso le informazioni fornite ai consumatori con un sistema di “punti” (5 stelle = autovettura sostenibile, 1 stella = forti criticità in termini di rispetto dell’ambiente), premia i produttori i cui veicoli vanno oltre i requisiti minimi e offrono le migliori prestazioni.
Lo schema di valutazione utilizzato per questa tornata di test si è arricchito di una nuova “voce”: la valutazione tecnica riferita alle emissioni di gas climalteranti (Greenhouse Gas Index – GHG) che va ad implementare le 2 precedenti: valutazione delle emissioni nocive (Clean Air Index – CA), e dell’efficienza energetica (Energy Efficency Index – EE) per conseguire il giudizio complessivo dal minimo di una al massimo di 5 stelle.
“Sono orgoglioso che Green NCAP possa ora condividere la valutazione più completa e approfondita sull’impatto ambientale delle nuove auto per aiutare i consumatori a fare scelte di veicoli sostenibili“, ha dichiarato Niels Jacobsen, CEO di International Consumer Research and Testing e Presidente di Euro NCAP.
“Lo schema di valutazione di Green NCAP è stato completamente revisionato e ora include anche una valutazione delle emissioni di gas serra, aria pulita ed efficienza energetica. Poiché misuriamo solo le emissioni dallo scarico, le auto elettriche risultano naturalmente le migliori in questo round di valutazioni. Tuttavia, il Green NCAP continuerà ad evolversi e prevediamo di includere misure di emissioni da pozzo a ruote e, in ultima analisi, analisi del ciclo di vita come base per le valutazioni future. Con le nostre valutazioni attuali, le auto ibride hanno ovvie opportunità di ottenere punteggi migliori rispetto alle non ibride, ma non lo fanno sempre poiché i produttori possono decidere di ridurre i costi omettendo dispositivi di post-trattamento dei gas di scarico semplici ma efficaci come i filtri antiparticolato. Tali opportunità perse sono rivelatrici e scoraggianti. Tra le auto con motore a combustione, le migliori prestazioni sono le auto più piccole, montate con un efficace post-trattamento dei gas di scarico in cui la tecnologia ibrida può dare loro un ulteriore gradino nelle classifiche“.
Tutti i test in questa pubblicazione sono stati sponsorizzati dalla Commissione Europea come parte del progetto Green Vehicle Index (GVI).
“Nonostante la complessità derivante da varie tecnologie di propulsione dei veicoli e le difficoltà causate dall’attuale pandemia, GVI ha fornito una nuova metodologia olistica basata su una grande quantità di test e raccolta di dati“, ha dichiarato Eric Cerneaz dell’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (INEA) e responsabile del progetto per GVI. “Siamo felici di vedere pubblicati questa prima serie di risultati e siamo sicuri che il lavoro svolto rappresenti un primo passo importante nello sviluppo di un indice di veicoli verdi ampiamente accettato che sosterrà la scelta consapevole dei consumatori e contribuirà a un futuro più sostenibile“.
Fonte: ACI
“Anche i motori a combustione tradizionale di ultima generazione possono essere rispettosi dell’ambiente – ha affermato Angelo Sticchi Damiani, da pochi giorni rieletto alla presidenza dell’ACI – Sono, però, ancora evidenti i margini di miglioramento ed i costruttori sono tenuti ad investire in innovazione tecnologica sia per le alimentazioni tradizionali, benzina e diesel, che per quelle ibride“.
Green NCAP fa sapere che nessun ibrido plug-in è incluso in questo round di test, ma ciò avverrà a partire dalla prossima tornata di verifiche prevista per febbraio 2021.
In futuro, il consorzio prevede di estendere ulteriormente la propria analisi da una valutazione “tank to wheel” a “well to wheel” tenendo così conto delle emissioni “a monte” coinvolte nella produzione dei combustibili o nella generazione di elettricità.
Allo stato attuale le valutazioni sono ancora basate su un sistema “tank to wheel” anche se il recente aggiornamento della metodologia e l’inclusione di nuove voci di giudizio significa che le valutazioni complessive di oggi sono significativamente diverse da quelle pubblicate nel 2019 e, pertanto, non dovrebbero essere confrontate fra di loro.