Il futuro dell’automotive post Covid-19: sostenibile e online
Un’indagine analitica del sentimento dei consumatori italiani conferma come la pandemia abbia accelerato il cambio di paradigma nei confronti del settore automotive; cresce la propensione all’auto privata, ma si guarda con maggiore attenzione all’ibrido.
Com’è cambiato il sentimento degli italiani nei confronti dell’utilizzo dell’auto privata dopo 2 mesi di chiusure e l’introduzione di una Fase 2 post-emergenziale dove, tuttavia, perdurano: distanziamento sociale e limiti all’assembramento (ivi compreso quello all’interno degli abitacoli)? Qual è e quale sarà il peso del mercato digitale nel futuro degli acquisti auto?
A queste domande ha tentato una risposta l’indagine “GfK COVID-19 Tracking” realizzata da GfK Sinottica, società di primo piano nel settore della data intelligence e dell’analisi dei dati che da oltre 40 anni supporta le aziende nella segmentazione del mercato, nell’ottimizzazione delle strategie di marketing e comunicazione e nella verifica dei risultati di tali attività, basando le proprie analisi su un approccio Single Source.
Ebbene, i risultati del tracking confermano e ribadiscono quanto emerso da analoghe ricerche di mercato, ovvero: l’effetto-pandemia ha profondamente cambiato l’approccio dei consumatori nazionali rispetto all’utilizzo dei mezzi pubblici (che ora sono guardati e usufruiti con maggior diffidenza e prudenza), a vantaggio dell’auto privata al punto che 1 italiano su 3 ha dichiarato di avere intenzione di incrementare l’utilizzo dell’auto privata rispetto al periodo precedente l’emergenza Coronavirus.
Non solo, emerge anche una maggiore propensione alla ricerca online finalizzata non solo all’ottenimento di informazioni su modelli, alimentazioni e mobilità in generale, ma anche all’eventuale acquisto, infatti, il 50% degli automobilisti intervistati ha dichiarato di prendere in considerazione l’idea di acquistare un’auto su internet, se fosse possibile.
E in questa piccola rivoluzione delle abitudini di acquisto si è inserita anche la componente eco; non a caso l’indagine della di GfK Sinottica rimarca come, oggi, sempre più italiani interessati ad un eventuale acquisto d’auto si muovono nella direzione di veicoli più sostenibili, principalmente ibridi.
Ma vediamo insieme alcuni dati desunti dalla sintesi dell’indagine.
Dall’inizio della cosiddetta Fase 2 (primi di maggio), si è assistito ad un aumento sostanziale (+34%) delle navigazioni sui siti automotive rispetto a quanto avvenuto durante le chiusure di marzo e aprile.
Diventa, quindi, imprescindibile, per coloro che stabiliranno le prossime strategie di marketing del settore, conoscere le nuove abitudini, gli orientamenti e le preferenze dei consumatori nel settore automotive.
Si registra poi una altrettanto crescente propensione nei confronti degli acquisti online trainata dalla forte accelerazione che il digitale e l’e-commerce stanno avendo in tutti gli strati della popolazione.
In questo senso, se i dati raccolti (riferiti al 2019) mostrano una propensione crescente nei confronti degli acquisti online (ben il 50% degli automobilisti prenderebbe in considerazione l’idea di acquistare un’auto su Internet), è prevedibile che il trend potrebbe salire ulteriormente nel corso dell’anno considerato non solo la crescente riduzione del gap digitale nella popolazione nazionale, ma anche il diffondersi di nuovi spazi ed eventi web dedicati al settore auto.
Guardando alle intenzioni di acquisto per tipologia di alimentazione i consumatori italiani propendono per un sostanziale allontanamento dal diesel che, pur raccogliendo ancora parecchi consensi, nel quadriennio 2015-2019 ha perso il 27% delle dichiarazioni di preferenza degli automobilisti.
Viceversa, nello stesso range temporale si è assistito ad un grande balzo in avanti (74%) delle preferenze dichiarate per quanto riguarda alimentazioni ibride (benzina+elettrico).
Stabile la benzina, ma, in generale si assiste ad un aumento rilevante nelle dichiarazioni di preferenza d’acquisto delle caratteristiche ecologiche nelle auto nuove.
“Quello che emerge dai nostri dati è un cliente con nuove aspettative e nuove abitudini, alcune delle quali «accelerate» dalla pandemia – ha commentato Laura Guastalla, Key Account Manager Automotive di GfK – Una complessità che va compresa e studiata per attivare strategie di marketing a comunicazioni mirate, efficaci e che massimizzino l’impatto“.