Alimentazioni auto in Ue: nel primo trimestre 2020 cresce la quota dei veicoli elettrici
Calano diesel e benzina, quest’ultima, tuttavia, rappresenta pur sempre più della metà della quota di mercato delle nuove immatricolazioni.
Diminuisce in Europa la domanda di alimentazioni diesel e benzina (malgrado quest’utlima continui ad essere largamente favorita dal mercato) e aumenta tutto il comparto rappresentato dai veicoli elettrici; lo afferma ACEA – European Automobile Manufacturers Association nell’odierno report “New passenger car registrations by fuel type in the european union” relativo al primo trimestre 2020.
Lo scenario, ovviamente, è quello drammatico del generalizzato calo delle immatricolazioni dovuto agli effetti delle misure di lockdown e di contenimento dal contagio da Covid-19 ma, pure in questo contesto, vale la pena analizzare verso quali tipologie di alimentazione si è mossa la domanda dei consumatori europei.
La prima cosa che salta all’occhio è l’aumento significativo della quota di mercato relativa ai veicoli elettrici che rispetto al primo trimestre 2019 cresce di 4,3 punti percentuali attestandosi al 6,8% quando, lo scorso anno, era al 2,5%.
Allo stesso tempo le alimentazioni diesel e benzina hanno visto crollare la domanda, sebbene le auto a benzina detengano ancora il 52,3% della quota di mercato, mentre il diesel è sceso al 29,9%.
Ma vediamo insieme i dati per le diverse tipologie di alimentazione e Paesi.
Auto a benzina e diesel
Il primo trimestre 2020, fortemente caratterizzato dalla chiusura generalizzata delle concessionarie nel mese di marzo, ha visto diminuire significativamente la domanda di auto nuove a benzina che, in tutta Europa sono passate da 1.903.977 unità a 1.291.270 con un calo del 32,2%.
Tutti i mercati dell’Unione hanno subito decrementi a doppia cifra ad eccezione di Cipro e Lituania che hanno incrementato le loro quote percentuali, rispettivamente del 3,1% e del 7,1%.
Pesante la diminuzione delle vendite nei 4 principali mercati: Francia (-45,2%); Spagna (-38,2%); Italia (-32,3%) e Germania (-31,1%).
I mesi di gennaio, febbraio e marzo hanno visto parimenti diminuire le immatricolazioni di veicoli diesel che sono passati dalle precedenti 1.095.704 unità alle 738.392 con una variazione percentuale negativa del 32,6% che significa una quota di mercato del 29,9% (in diminuzione del 33,2% rispetto al primo trimestre 2019).
Tutti i mercati dell’unione hanno accusato perdite pesanti a doppia cifra (ad eccezione di Ungheria e Cipro che contengono il calo, rispettivamente al -6,7% e al -9,2%); mentre i mercati di riferimento accusano diminuzioni ben maggiori: Italia -49,8%, Francia -36,6%, Spagna -33,8% e Germania -23,0%.
Veicoli a propulsione alternativa (APV)
I veicoli a propulsione elettrica (ECV – electric chargeable vehicles) hanno visto più che raddoppiare le loro vendite passando dalle 83.281 del primo trimestre 2019 alle 167.132 del 2020 con un incremento percentuale del 100,7%.
Tutti i mercati dell’Unione hanno contribuito a questo risultato (ad eccezione di Cipro che avendo puntato su alimentazioni più tradizionali mostra un calo del 20%), alcuni anche con incrementi a tre cifre.
Buone, in questo senso, le performance dei principali mercati di riferimento con l’Italia in testa (268,5%) che distacca Francia (144%) e Germania (124,9%); infine Spagna 61,8%.
A contribuire ai risultati dell’intero comparto sono stati i segmenti rappresentati dai veicoli elettrici a batteria (BEV – battery electric vehicles) e dagli ibridi plug-in (PHEV – plug‐in hybrid electric vehicles) così come dai veicoli elettrici ibridi (HEV – hybrid electric vehicles).
In estrema sintesi, in tutta l’Unione i BEV sono passati dalle 54.478 unità del primo trimestre 2019 alle 91.756 del 2020 con un incremento del 68,4%; mentre i PHEV hanno visto incrementare del 161,7% la domanda complessiva arrivando alle 75.376 unità quando erano 28.803 il primo trimestre 2019.
In entrambi i segmenti (ad eccezione dell’Austria per i BEV), tutti i Paesi hanno contribuito alla crescita.
I modelli elettrici ibridi risultano i più venduti nel segmento dei veicoli a propulsione alternativa, rappresentando il 9,4% del mercato automobilistico totale dell’UE e, nel primo trimestre dell’anno sono state immatricolate 232.525 unità (+ 45,1% rispetto al 2019 quando erano 160.268).
Il comparto dei veicoli alimentati a carburanti alternativi (GPL, metano e biodiesel) ha subìto, complessivamente, un calo del 30,4% nei mercati dell’Unione, passando dalle 56.779 unità nel primo trimestre 2019 alle 39.545 del primo trimestre 2020.
Tuttavia, tale performance è il risultato di prestazioni contrastanti sia all’interno dei singoli mercati, sia per quanto concerne i singoli segmenti; ad esempio, scrive ACEA: “La domanda di auto a GNC è fortemente aumentata (+ 68,5%), mentre le immatricolazioni a GPL si sono dimezzate a causa della contrazione del mercato italiano“.
Complessivamente nel primo trimestre 2020 nell’Unione sono aumentate le immatricolazioni di veicoli ad alimentazione alternativa, passate dalle precedenti 300.328 del primo trimestre 2019 alle 439.302 del 2020 con un incremento percentuale del 46,2%; un risultato cui hanno contribuito tutti i mercati, in special modo: Ungheria (187,4%), Slovacchia (108,4%), Estonia (105,1%), Lituania (104,5%) e Repubblica Ceca (103%).
Buoni i risultati dei 4 mercati chiave: Germania e Francia in testa con un aumento percentuale della domanda rispettivamente del 74,9% e del 71,7%; mentre Spagna e Italia sono cresciute ma in misura minore (rispettivamente 19,9% e 2%).