Rc auto: le Compagnie annunciano iniziative a favore degli assicurati
Allo studio delle singole società azioni autonome volte a compensare la collettività del calo della frequenza dei sinistri.
In questi tempi caratterizzati da una difficile situazione economica che deriva dagli stop al lavoro e alla produzione, tutte le spese ordinarie e le relative scadenze stanno diventando ulteriori ostacoli nella corsa quotidiana per rimanere in carreggiata.
Non a caso il Governo ha messo in campo, già da settimane, una serie di misure atte a tamponare le difficoltà derivanti dall’ottempermento di alcune scadenze, anche stante l’impossibilità di poter interagire completamente con uffici e sportelli senza incorrere nelle norme a limitazione della circolazione delle persone e al loro assembramento.
Nello specifico dell’RC auto, il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 “Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connese all’emergenza epidemiologica da Covid-19” all’art. 125 prevede un prolugamento di ulteriori 15 giorni del periodo che intercorre fra la scadenza dell’assicurazione auto e la sottoscrizione della nuova polizza.
In pratica, fino al 31 luglio, le polizze Rc auto resteranno valide per 1 mese dopo la scadenza e, in tal modo, vista la particolare situazione di emergenza che si sta vivendo, gli automobilisti potranno circolare con l’assicurazione scaduta per 30 giorni anzichè i soliti 15.
In questo contesto nel quale ogni forza è chiamata a fare la sua parte dando il proprio contributo per il bene comune, l’ANIA, Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici ha diramato un Comunicato Stampa nel quale si annunciano ulteriori iniziative da parte del comparto assicurativo: “per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri in questo periodo“.
Nel sottolineare “l’immediato e massiccio sostegno offerto anche dal settore assicurativo” nel perdurare dell’emergenza sanitaria ed economica, l’Associazione ha rimarcato che tale impegno “continua a svilupparsi su più fronti in questi giorni e che non verrà certo meno quando si tratterà di sostenere la ripartenza dell’economia del Paese“.
Le imprese nazionali di assicurazione hanno tenuto a ricordare le azioni intraprese a sostegno del Sistema Sanitario Nazionale, così come della Protezione civile; della tutela dei propri dipendenti e delle reti agenziali, per garantire sicurezza e salute ai lavoratori impiegati e alle strutture che continuano a garantire la continuità dei servizi ai clienti.
Contestualmente, ricordano: “Sono stati predisposti tempestivamente, con i tempi adeguati alla situazione di emergenza, prodotti e servizi specifici per la protezione di famiglie, imprese e lavoratori dagli impatti del COVID-19 nonché una serie di agevolazioni per i settori e gli assicurati in maggiore difficoltà“.
In questo senso, l’Associazione che rappresenta le Assicurazioni ha affermato che le Compagnie stanno studiando in piena autonomia iniziative specifiche per compensare la collettività del calo della frequenza dei sinistri.
Un annuncio che fa gola a tutti i possessori di un autoveicolo e che, magari, si trovano in questo momento fermi a casa, in cassa integrazione o con stipendio ridotto, con la prospettiva di una ripartenza sospirata, quanto incerta e comunque differita in un futuro che che non appare certo roseo all’orizzonte stante le previsioni di crisi e recessione economica globale che analisti ed economisti diramano ogni giorno. Tanto più che sospensioni e differimenti dei pagamenti prima o poi dovranno dar luogo ad un saldo per quanto riguarda, mutui, bollette, bollo auto, affitti, tasse, ecc.
A salutare l’annuncio dell’ANIA con una certa riserva sono state alcune Associazioni di consumatori: l’Unione Nazionale Consumatori, ad esempio, pur valutandone la bontà ne ha rimarcato la troppa genericità e la tardiva tempistica rispetto all’approvazione del “Cura Italia” un mese fa. “Queste iniziative, che non possono che vedere una consistente riduzione dei premi applicati, non possono essere messe in campo quando l’ emergenza Coronavirus sarà finita – ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’ Unione Nazionale Consumatori – ma subito, ora, mentre le famiglie sono in difficoltà“.
Mentre a sottolineare che “dalle iniziative lasciate alla libera scelta delle compagnie di assicurazioni ci saranno conseguenze negative per gli automobilisti” è stato Carlo Rienzi, presidente Codacons – coordinamento delle Associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatoriche che ha poi ricordato come: “Il Codacons è stata la prima associazione a scendere in campo per chiedere al Governo rimborsi sull’ Rc auto, considerata l’ impossibilità per i cittadini di utilizzare liberamente le proprie autovetture, e qualsiasi misura in tal senso deve provenire in modo centralizzato dal Governo, con apposite norme ad hoc“.
“In questa fase delicata – ha concluso – non è possibile lasciare all’ autonomia delle imprese assicuratrici la questione dei rimborsi sull’Rc auto, perché servono regole certe e che valgano in modo identico per tutti gli assicurati su tutto il territorio, onde non creare disparità e soprattutto garantire i diritti degli utenti ingiustamente danneggiati sul fronte rc auto“.
Nel frattempo anche la prima metà del mese di aprile è passata portando con se, oltre che un quotidiano stillicidio di vittime, anche un aggravarsi delle conseguenze economiche e finanziarie sui mercati nazionali ed internazionali, conseguenze che, prima o poi ricadranno drammaticamente nelle tasche di ognuno.