Aumentati gli incidenti col coinvolgimento di animali

Secondo i dati dell’Osservatorio ASAPS, nel 2019 ben 164 incidenti hanno coinvolto animali causando 15 morti e 221 feriti.

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Secondo i dati dell’Osservatorio ASAPS nel 2019 sono stati 164 gli incidenti con persone ferite o decedute che hanno visto il coinvolgimento di animali.

Si registra pertanto una crescita dell’11% rispetto al 2018, anno in cui gli incidenti erano stati 148, 11 persone avevano perso la vita e 189 erano rimaste ferite gravemente.

Nel 2019 le persone decedute sono state 15 (+36%), mentre 221 sono rimaste seriamente ferite (+17%).

È evidente – ha spiegato Giordano Biserni, Presidente Asaps – che gli incidenti nei quali muore o rimane ferito solo l’animale con danni ai soli mezzi e non alle persone sono parecchie migliaia ogni anno ed è difficile fare un calcolo perché in molti casi gli automobilisti coinvolti non denunciano il sinistro sapendo che difficilmente verranno poi rimborsati i danni”.

Nella stragrande maggioranza dei casi (141 su 164) gli incidenti hanno coinvolto un animale selvatico e in 23 un animale domestico.
Solo 33 incidenti sono avvenuti di notte e solo 2 nelle autostrade e extraurbane principali, mentre gli altri si sono verificati di giorno e sulla rete stradale ordinaria.

In 131 casi il veicolo impattante contro l’animale è stato una autovettura, in 41 casi un motociclo, in 3 incidenti l’impatto è avvenuto contro autocarri o pullman e in 6 incidenti sono state coinvolte delle biciclette.
In questo caso il totale risulta superiore al numero degli eventi perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti veicoli diversi.

Quello degli incidenti col coinvolgimento di animali, – ha dichiarato Biserni in particolare selvatici, specie in alcune zone ad alta frequenza per questo tipo di sinistri, richiede l’adozione di ulteriori e più efficaci strumenti difensivi per la sicurezza della circolazione”.

Dal punto di vista geografico, la Lombardia con 20 incidenti gravi con investimenti di animali si piazza al primo posto della classifica nazionale, seguita da Campania con 17, Abruzzo con 16, Lazio con 14, Marche con 12, Toscana con 10, Veneto e Sardegna con 9, Emilia Romagna e il Piemonte con 8, Liguria, Puglia e Sicilia con 7, Calabria con 6, Friuli Venezia Giulia con 5.

 


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