Automotive: un asset strategico per il Paese proiettato al futuro

Con l’istituzione del Tavolo Automotive presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si cercano soluzioni, strategie e risorse per sostenere il processo di transizione del settore verso un futuro più sostenibile.

Automotive futuro_trasporti

Proseguono i lavori del Tavolo automotive istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico in data 18 ottobre 2019 con l’obiettivo di “avviare un confronto con tutti gli attori del settore, al fine di concordare un metodo di lavoro per individuare gli strumenti più funzionali a sostenere il processo di transizione del settore automotive. Un settore che rappresenta un asset industriale strategico per il nostro sistema Paese”.
Al Tavolo, partecipano i rappresentanti di Associazioni, Aziende, Sindacati, nonché i soggetti che fanno capo al mondo dell’Università e della Ricerca, riuniti con l’obiettivo di contribuire a dare un impulso a una nuova politica industriale che punti a valorizzare sia il know how aziendale e le competenze dei lavoratori, sia la mobilità sostenibile.
Il tutto nel quadro di un approccio più ampio che parte dall’analisi del ruolo fondamentale che rivestono gli investimenti in ricerca e sviluppo per il trasferimento tecnologico finalizzati alla produzione di nuovi mezzi di trasporto ecosostenibili, nonché quelli nella formazione continua di tecnici e lavoratori del settore.
Tali argomenti sono al centro di tre Gruppi di lavoro che hanno il compito di approfondire gli aspetti relativi al sostegno della domanda e dell’offerta di mobilità, nonché quella sul supporto delle infrastrutture

Un primo appuntamento è stato quello che ha visto celebrare la seduta del gruppo di lavoro sul sostegno alla domanda (4 febbraio 2020), durante il quale sono stati illustrati gli obiettivi al 2030 relativi alla mobilità prefissati dall’Italia nel Pniec, in particolare sui consumi energetici e sulle emissioni nei trasporti, a cui sono seguite le proposte avanzate dai soggetti coinvolti nel gruppo di lavoro.
Il primo confronto con gli attori coinvolti, aveva l’obiettivo di definire le misure e le risorse da destinare a supporto della domanda di mobilità tenendo conto dei cambiamenti tecnologici ed economici in atto nella filiera dell’automotive.
L’automotive è uno dei settori strategici per il Paese in cui la transizione può costituire una grande opportunità di sviluppo se accompagnata da misure incentivanti, in grado di supportare i cambiamenti in atto”, aveva dichiarato Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico.
Per questo motivo abbiamo preso l’impegno come Governo di accompagnare la transizione energetica e produttiva del settore, partendo dall’analisi degli incentivi alla domanda, per proseguire con quella relativa sia alla produzione sia alla rete infrastrutturale a servizio del mercato”, aveva proseguito, sottolineando la necessità di definire un percorso condiviso in vista della predisposizione della successiva Legge di bilancio.
Successivamente, in data 17 febbraio si è riunito il secondo gruppo di lavoro, quello incentrato sullo sviluppo delle reti infrastrutturali.
Naturalmente, anche in questo caso, l’obiettivo principale è quello di addivenire ad un modello economico in grado di supportare la diffusione della mobilità sostenibile.

A partire dalla disamina dell’attuale stato delle infrastrutture di rifornimento e di ricarica, sia a livello nazionale che europeo, e del fabbisogno necessario a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità per il trasporto all’inizio del prossimo decennio prefissati dal nostro Paese nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC), il Ministro Patuanelli ha rimarcato come: “il confronto che stiamo portando avanti al MiSE consentirà di individuare le misure e le risorse da destinare alla pianificazione della rete infrastrutturale del Paese, al fine di supportare la diffusione dei nuovi servizi di mobilità sostenibile”.

Allo scopo, scrivono dal ministero, “saranno messi a disposizione incentivi, misure di semplificazione e standardizzazione delle procedure autorizzative, nonché l’obbligo di installazione di impianti di rifornimento e di ricarica negli edifici, con specifiche policy per la pubblica amministrazione”.

A questo punto non resta che attendere il lavoro dell’ultimo incontro del Tavolo di lavoro, quello sul sostegno all’offerta di mobilità e alla transizione tecnologica della filiera previsto per il prossimo 4 marzo, dopo il quale si procederà alla stesura di un documento finale che raccoglierà le sintesi e le proposte emerse dal confronto con tutti i soggetti convocati.

 

 

 

 


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