Auto a basse emissioni: diffusione disomogenea in Europa
Per raggiungere gli obiettivi per la CO2 per il 2025 e il 2030 stabiliti dall’UE, nessuno Stato membro può rimanere indietro nelle vendite di veicoli puliti.
Secondo i nuovi dati dell’Acea, le vendite di veicoli a propulsione alternativa stanno seguendo uno schema molto disomogeneo negli Stati membri dell’UE e la diffusione di autovetture elettriche a batteria, ibride plug-in e ibride elettriche, nonché di quelle alimentate a metano o idrogeno, differisce fortemente da paese a paese.
“Sebbene la quota media di mercato dell’UE dei veicoli a propulsione alternativa stia aumentando, le enormi discrepanze in Europa sono estremamente preoccupanti. – ha dichiarato il direttore generale dell’ACEA, Eric-Mark Huitema – Mentre avanziamo nella transizione verso la mobilità a emissioni zero, dobbiamo garantire che nessun paese e nessun cittadino rimangano indietro”.
Ad esempio, il numero di auto elettriche a batteria e ibridi plug-in venduti lo scorso anno variava da sole 93 auto in Lettonia (quota di mercato dello 0,6%) a 67.504 in Germania (quota di mercato del 2%).
È un quadro molto rappresentativo che dimostra come le auto elettriche abbiano una bassissima diffusione nell’Europa centrale e orientale.
In Polonia, ad esempio, non si vende quasi nulla, appena lo 0,2% delle vendite totali di autovetture).
Una quota di mercato superiore all’1,5% è presente solo nei Paesi dell’Europa occidentale.
Quando si tratta di veicoli elettrici, il rapporto ACEA evidenzia non solo una discrepanza Est-Ovest, ma anche una marcata differenza tra Nord e Sud.
Infatti, nel 2018 in Italia e Spagna, rispettivamente la terza e la quarta più grande economia dell’UE, le auto elettriche hanno rappresentato meno dell’1% delle vendite totali.
Ovviamente, la diffusione di auto elettriche è legata al tenore di vita di un Paese: solo in 4 Stati la quota raggiunge il 2,5% del mercato automobilistico, mentre la metà di tutti Paesi dell’UE ha una quota inferiore all’1%.
“La mobilità deve rimanere alla portata di tutti gli strati della società. – ha aggiunto Huitema – Questo è il motivo per cui chiediamo ai Governi di attuare regimi di incentivazione più significativi e sostenibili per stimolare le vendite in tutta l’Unione Europea”.
Il Rapporto dell’ACEA infine mostra che le vendite di autoveicoli alimentati a metano sono concentrate principalmente in Italia e Germania (74% del totale dell’UE) e che le auto a idrogeno rappresentano attualmente una quota trascurabile delle vendite totali di autoveicoli dell’UE.
Se si vogliono raggiungere gli Obiettivi UE per la CO2 estremamente ambiziosi per il 2025 e il 2030, le vendite di tutti i tipi di veicoli a propulsione alternativa dovranno aumentare rapidamente in tutti gli Stati membri.