Mercato auto europeo: maggio in stagnazione
Incertezza economica e demonizzazione del diesel continuano a frenare le immatricolazioni in Europa.
Secondo i dati diffusi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA a maggio le immatricolazioni di auto ammontano a 1.443.708 unità, ovvero sugli stessi livelli di maggio 2018 (+0,04%).
La domanda è stata trainata principalmente dai Paesi nuovi membri (EU12), dove le immatricolazioni sono aumentate del 6,2% nel mese, mentre i 5 maggiori mercati, che rappresentano il 71,6% del totale immatricolato, chiudono a +0,9%.
Resta ancora in territorio negativo il cumulato del periodo gennaio-maggio 2019 che archivia 6.935.028 vendite contro 7.077.244 dei primi 5 mesi del 2018 e un calo del 2%.
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 101.244 immatricolazioni nel mese di maggio (-8,3%), con una quota di mercato del 7%. Andamento positivo, a maggio, per il brand Lancia/Chrysler (+19,8%).
Nel periodo gennaio-maggio 2019, le immatricolazioni delle marche italiane ammontano a 450.138 unità (-8,6%) con una quota del 6,5%. Risultato positivo per i marchi Jeep (+2,1%) e Lancia/Chrysler (+30,8%).
“Il quadro economico europeo – ha commentato Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor – è ancora in crescita (anche se sull’andamento congiunturale incidono numerosi fattori di freno) e vi sarebbero le condizioni per un’ulteriore sviluppo della domanda di autovetture se non vi fosse la forte penalizzazione introdotta dalla demonizzazione del diesel che sta inducendo molti automobilisti a rinviare la sostituzione dei loro vecchi diesel in mancanza di soluzioni alternative per loro pienamente soddisfacenti in termini di economia d gestione e di flessibilità di impiego”.
“Difficile fare previsioni sull’andamento di un mercato europeo – ha affermato Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA – influenzato da tanti fattori economici, politici e, non ultimi, normativi, considerando l’impatto dei target di riduzione delle emissioni di CO2 al 2021, al 2025 e al 2030 sui piani di sviluppo dei costruttori europei di auto. In termini generali, possiamo dire che le stime attuali parlano di volumi di immatricolazioni in leggera contrazione per il 2019”.
La Germania in maggio mette a segno una crescita del 9,1%, è dovuta però a due giornate lavorate in più senza le quali la crescita sarebbe stata zero, mentre nei primi cinque mesi si registra un incremento contenuto nell’1,7%.
In Francia le immatricolazioni sono cresciute in maggio dell’1,2% nonostante un calo dell’11,2% per le vetture diesel compensato soprattutto da maggiori immatricolazioni di vetture a benzina. E anche in Francia il bilancio dei primi cinque mesi è in sostanziale pareggio (-0,05%).
In Italia si registra un piccolo calo in maggio (-1,2%) e un calo leggermente più accentuato nei primi cinque mesi dell’anno (-3,8%).
Nel Regno Unito le immatricolazioni calano del 4,6% in maggio e del 3,1% nel periodo gennaio-maggio e pesante è il tributo pagato dalle auto a gasolio che vedono le immatricolazioni calare del 18,3%.
La Spagna, infine, accusa un calo del 7,3% dovuto a difficoltà nelle vendite a privati e in quelle per noleggio, mentre tiene la domanda delle imprese.
Dall’analisi del mercato per alimentazione, a maggio 2019 si registra un altro pesante calo per le vendite di auto diesel, -20% e 41,8% di quota, 10 punti in meno rispetto a maggio 2018.
È in crescita, invece, il mercato delle auto nuove a benzina, con un aumento delle vendite nel mese del 23 % e una quota di mercato del 44% (8,5 punti in più di maggio 2018).
Le auto ad alimentazione alternative nel mese sono cresciute dell’8%, rappresentando il 14,4% del mercato.
Aumentano le immatricolazioni di auto GPL del 4,5%, mentre quelle a metano calano in maniera netta, del 31% (appena l’1,9% di quota).
Le vendite di auto elettriche, con una quota di mercato dello 0,6%, sono quasi raddoppiate, mentre le ibride crescono del 36%, (+63% le ibride plug-in).
Nei primi cinque mesi del 2019, risultano in calo le vendite di autovetture diesel del 24% (che vengono superate, in quantità, dalle autovetture a benzina) e a metano del 39%, mentre risultano in crescita le vendite di auto a benzina (+24%), GPL (+5%), elettriche (+97 %) e ibride (+33,5%).