Il futuro della mobilità elettrica nel Global EV Outlook 2019
Scenari positivi entro il prossimo decennio nell’analisi a cura dell’Agenzia Internazionale dell’Energia con il supporto dei membri dell’Electric Vehicles Initiative (EVI).
La crescita della mobilità elettrica è rapida e costante nel mondo; lo scorso anno la flotta mondiale di veicoli elettrici ha superato i 5,1 milioni di unità (+ 2 milioni rispetto al 2017) e quasi il doppio del numero di nuove immatricolazioni di auto elettriche.
Ad affermarlo è la nuova edizione del Global EV Outlook, Rapporto a cura della IEA –Agenzia Internazionale dell’Energia, sviluppato con il supporto dei membri dell’Electric Vehicles Initiative (EVI).
Il Rapporto prende in esame l’analisi storica del settore e combinandola con le proiezioni al prossimo decennio esamina esamina le principali aree di interesse come l’installazione di veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica, il costo di proprietà, l’uso di energia, le emissioni di anidride carbonica e la domanda di materiale delle batterie.
Il rapporto include raccomandazioni politiche che incorporano l’apprendimento dai mercati di punta per informare i responsabili politici e le parti interessate che prendono in considerazione quadri politici e sistemi di mercato per l’adozione di veicoli elettrici.
Il quadro globale
La Cina si conferma essere il più grande mercato al mondo di auto elettriche, seguito da Europa e dagli Stati Uniti.
La Norvegia risulta il leader mondiale in termini di quota di mercato delle auto elettriche (46%).
A fine 2018 erano 260 milioni le “due ruote” elettriche in circolazione, mentre gli e-autobus contavano 460.000 unità.
Nel settore del trasporto merci, i veicoli elettrici (VE) sono stati utilizzati principalmente come veicoli commerciali leggeri (ben 250.000 nel 2018), mentre le vendite di veicoli elettrici medi si sono attestate nel range di 1.000-2.000 unità.
Dal punto di vista dei consumi elettrici, il Rapporto evidenzia che, lo scorso anno la flotta di EV in circolazione ha consumato circa 58 TWh di elettricità (in gran parte attribuibili alle due ruote in Cina) con una emissione complessiva di circa 41 milioni di tonnellate di biossido di carbonio che ha rappresentato un risparmio di 36 milioni di tonnellate di CO2 rispetto a una flotta equivalente alimentata con motore a combustione interna.
Il ruolo delle politiche nazionali e globali
Il Rapporto sottolinea come le varie politiche nazionali continuano ad avere una grande influenza sullo sviluppo della mobilità elettrica, a partire dalla definizione di obiettivi, piani di implementazione della flotta, adozione di standard per veicoli e sistemi di ricarica, programmi di appalti per stimolare la domanda di EV e l’installazione di infrastrutture di ricarica primarie.
Anche strumenti economico-normativi come incentivi fiscali, incentivi per la riduzione delle emissioni allo scarico, o al risparmio di carburante hanno agito da volano aumentando l’appetibilità degli EV rispetto ai veicoli tradizionali, tanto più quando sono stati associati a misure locali come, ad esempio: deroghe alle restrizioni di accesso nelle aree urbane, pedaggi ridotti, ecc.
Senza contare le misure nazionali volte a supportare l’implementazione della rete infrastrutturale di ricarica attraverso punti di ricarica pubblici, facilmente accessibili ed interoperabili anche sulle reti autostradali oppure negli edifici e parcheggi di nuova costruzione.
L’evoluzione tecnologica per la riduzione dei costi
Il progresso della tecnologia e della ricerca e sviluppo in questo settore hanno già causato una sostanziale riduzione dei costi e la previsione degli analisti, in questo senso, è più che ottimistica: tali riduzioni proseguiranno nel prossimo futuro.
In particolare, si legge nel Report lo sviluppo della chimica delle batterie e l’aumento della capacità produttiva nel mondo darà un ulteriore impulso al mercato di EV. Ma non solo, le dimensioni compatte dei motori elettrici, la minor presenza di parti mobili rispetto a veicoli tradizionali e la possibilità di personalizzare le dimensioni delle batterie a seconda delle esigenze medie di viaggio, consentirà di “ridisegnare le piattaforme di produzione dei veicoli usando un’architettura di progettazione più semplice e innovativa” che si tradurrà in ulteriore riduzione dei costi.
Il futuro della mobilità elettrica: due scenari a confronto
Gli analisti del Global EV Outlook 2019 offrono al lettore due possibili scenari di crescita per il futuro del mercato della mobilità elettrica: nel primo, denominato Nuove politiche e che mira a illustrare l’impatto delle ambizioni politiche annunciate in sede di Accordo di Parigi, si ipotizza che al 2030 le vendite di veicoli elettrici raggiungeranno i 23 milioni e lo stock supererà i 130 milioni di veicoli (esclusi i veicoli a due / tre ruote).
Nella seconda ipotesi, che prende il nome dall’iniziativa EV30@30 e che tiene conto delle promesse della stessa e della campagna Electric Vehicle si stimano numeri più che raddoppiati: vendite che raggiungono i 43 milioni con uno stock che supererà i 250 milioni.
Dal punto di vista dei consumi di fonti fossili nel primo scenario si assisterebbe, al 2030, ad una riduzione della domanda di greggio pari a circa 2,5 milioni di barili al giorno; nel secondo, ad una ben più drastica riduzione di 4,3 milioni di barili al giorno.
Oggi, che si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, il cui tema è, quest’anno: Beat Air Pollution – Batti l’inquinamento atmosferico, ci auguriamo fortemente un futuro green per la mobilità; un piccolo-grande passo per incidere positivamente sulla qualità e la salubrità dell’aria.