Sicurezza stradale: trovato un accordo sul nuovo Regolamento
L’accordo politico raggiunto nei negoziati di Trilogo in materia di sicurezza dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio e prevede, a partire dal 2022 l’obbligatorietà di nuove tecnologie e sistemi di sicurezza sui veicoli europei.
La Commissione europea ha accolto favorevolmente la bozza di accordo sulle nuove norme comunitarie in materia di sicurezza stradale, ovvero il Regolamento generale sulla sicurezza che, a partire dal 2022 renderà obbligatoria l’installazione di nuove tecnologie dedicate sui veicoli europei.
L’obiettivo è quello di massimizzare la protezione non solo dei conducenti dei mezzi stessi, ma anche passeggeri e altri utenti della strada come pedoni e ciclisti (il cui numero, peraltro, sta aumentando in ragione della mutata sensibilità verso la mobilità sostenibile nei centri urbani).
La diffusione delle nuove tecnologie, peraltro già disponibili sul mercato contribuiranno alla riduzione del numero di morti e feriti sulle strade, il 90 % dei quali è dovuto all’errore umano.
Già nel maggio dello scorso anno la Commissione aveva proposto il riesame del Regolamento sulla sicurezza generale e del Regolamento sulla sicurezza dei pedoni nell’ambito del terzo pacchetto di azioni dell’iniziativa “L’Europa in movimento“, suggerendo altresì di rendere obbligatorie alcune misure di sicurezza dei veicoli come, ad esempio, i sistemi che riducono il pericoloso “angolo cieco” di autocarri e autobus o le tecnologie che avvertono il conducente in caso di sonnolenza o distrazione.
Fonte: European Commission
Accanto ad una auspicabile riduzione delle vittime di incidenti stradale e delle spese a carico dei sistemi sanitari nazionali connesse, l’adozione di dispositivi di sicurezza avanzati nei veicoli va nella direzione di raggiungere, sulle strade europee, una mobilità sempre più connessa e automatizzata, che migliori lo stile di vita degli utenti e avvantaggi l’industria automobilistica europea in termini di innovazione e competitività a livello mondiale.
“Ogni anno 25.000 persone perdono la vita sulle nostre strade. La maggior parte degli incidenti letali è causata da errori umani e noi possiamo e dobbiamo agire per operare un cambiamento“, ha dichiarato Elżbieta Bieńkowska, commissaria responsabile per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI.
“L’impatto dei nuovi dispositivi di sicurezza avanzati che diventeranno obbligatori può essere analogo a quello avuto con l’introduzione delle cinture di sicurezza. Molti dei nuovi dispositivi esistono già, in particolare nei veicoli di fascia alta; si tratta ora di aumentare la sicurezza in tutti i veicoli e di spianare la strada alla mobilità connessa e automatizzata del futuro“.
I nuovi dispositivi di sicurezza obbligatori comprendono:
– per automobili, furgoni, autocarri e autobus: allarme per avvertire il conducente in caso di sonnolenza e distrazione (ad esempio uso dello smartphone alla guida), sistema di adattamento intelligente della velocità, telecamere e sensori per la sicurezza in retromarcia e registrazione dei dati in caso di incidente (“scatola nera”);
– per automobili e furgoni: assistenza al mantenimento della corsia, dispositivi avanzati di frenata di emergenza e cinture di sicurezza migliorate sulla base di crash test;
– per autocarri e autobus: requisiti specifici finalizzati a migliorare la visione diretta dei conducenti di autobus e autocarri e ad eliminare gli angoli ciechi e dispositivi sulla parte frontale e laterale del veicolo che permettono di individuare e segnalare la presenza di utenti vulnerabili della strada, rendendo più sicura la svolta.
Nel breve periodo, da Bruxelles si prevede che l’adozione delle misure proposte potrebbe contribuire sensibilmente ad evitare la perdita di oltre 25.000 vite umane e ad evitare, altresì, al 2038, 140.000 feriti gravi. Sempre considerando l’alto obiettivo che s’è dato l’Europa al 2050 (“Obiettivo zero vittime“) che prevede, per quella data, l’azzeramento del numero delle vittime stradali.
Ma non solo, l’implementazione di nuovi e più efficaci dispositivi di sicurezza, oltre ad aumentare la protezione delle persone sulle strade europee, dovrebbe “pilotare” gli utenti al graduale abituarsi alle nuove tecnologie di assistenza alla guida e guida automatizzata verso la cui transizione ci si sta già muovendo.
A questo punto, l’accordo politico raggiunto dal Trilogo (Parlamento europeo, Consiglio e Commissione) dovrà essere approvato formalmente dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
I nuovi dispositivi di sicurezza diverranno obbligatori a partire dal 2022, ad eccezione della visione diretta su autocarri e autobus e della zona d’urto estesa della testa su automobili e furgoni, che saranno invece introdotti in un secondo momento per consentire le modifiche strutturali necessarie a livello di progettazione.