Assistenza auto: a febbraio calano i prezzi in officina
La lieve diminuzione dei prezzi di officina è una tendenza ormai consolidata nel settore dell’assistenza auto in atto da 14 mesi consecutivi.
Sulla base delle inchieste mensili condotte su campioni rappresentativi di officine di autoriparazione dall’Osservatorio Autopromotec, a febbraio l’83% degli autoriparatori ha indicato normale il livello dei prezzi praticati nelle proprie officine per il servizio di assistenza auto.
Tuttavia, quelli che lo hanno giudicato basso sono stati di più di coloro che lo hanno ritenuto alto: 15% contro 2%.
Si tratta di una lieve diminuzione, ma la tendenza ormai è consolidata nel settore dell’assistenza auto ed è in atto da 14 mesi consecutivi, ovvero da gennaio 2018.
Durante questo periodo, infatti, la percentuale di autoriparatori che ha segnalato un basso livello dei prezzi è stata sempre maggiore rispetto alla percentuale di coloro che hanno indicato i prezzi in aumento.
In un contesto caratterizzato dal perdurare dell’incertezza economica, questo trend rappresenta il segnale da parte del settore di evitare di forzare sui prezzi.
Per quanto riguarda il livello di attività di officina, in febbraio il sentiment degli autoriparatori è prevalentemente orientato a giudizi di normalità (63%), infatti si registra una sostanziale parità di giudizi tra coloro che giudicano basso il livello di attività di officina (19%) e coloro che lo giudicano alto (18%).
L’Osservatorio Autopromotec ha tracciato anche un quadro previsionale sulla situazione nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda i prezzi, viene confermata la tendenza alla diminuzione: seppur in quadro complessivo dominato da giudizi di stabilità (87%), il 10% degli operatori interpellati si attende un calo del livello dei prezzi, mentre solo il 3% si attende un aumento.
Sul fronte dell’attività di officina, invece, il 15% degli operatori si aspetta un aumento del volume di attività, contro il 12% di chi ritiene che vi possa essere una diminuzione, seppure anche in questo caso in un quadro in cui prevalgono giudizi di stabilità (73%).