Anas: svolta green sulle autostrade
La Società del Gruppo FS Italiane, concessionaria della rete stradale e autostradale di interesse nazionale, ha avviato il progetto per l’installazione di colonnine di ricarica per le vetture elettriche in alcune aree di servizio delle autostrade gestite.
Uno degli aspetti più problematici legato alla diffusione delle auto elettriche, costo di listino a parte e bonus previsti, è la mancanza di sicurezza su una diffusa e capillare rete di ricarica sul territorio nazionale.
Se a livello di centri urbani è solo un po’ relativamente più semplice trovare soluzioni anche in considerazione degli incentivi per la mobilità elettrica previsti nella Legge di Bilancio che prevede detrazioni fiscali per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, fino alla concorrenza del suo ammontare, per le spese documentate sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, ivi inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW, quando si parla di autostrade le cose si fanno decisamente più complicate, perché nelle lunghe distanze la possibilità o meno di poter ricaricare velocemente la propria vettura diventa fondamentale.
Qualcosa però si sta muovendo: ANAS, concessionario della rete stradale e autostradale di interesse nazionale (dal 1° gennaio parte del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), ha avviato il progetto per l’installazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche nelle aree di servizio delle autostrade gestite sul territorio nazionale.
Il primo step è stato la pubblicazione dei bandi di gara per l’affidamento delle concessioni delle aree di servizio che prevedono le colonnine di ricarica elettrica veloce sulla A2 – Autostrada del Mediterraneo, sulla A19 – Palermo-Catania e in 10 aree di servizio lungo le autostrade A90 – Grande Raccordo Anulare di Roma e A91 – Autostrada Roma-Aeroporto Fiumicino.
“Il progetto – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Anas Massimo Simonini – conferma l’impegno di Anas per lo sviluppo del Piano nazionale per la mobilità elettrica e sostenibile e contribuisce al piano di riduzione delle emissioni di polveri sottili, previsto dalla normativa europea, con ricadute significative in termini di miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto nei grandi centri urbani“.
Attualmente, il servizio di ricarica è già disponibile presso l’area di servizio di Selva Candida Esterna del Grande Raccordo Anulare di Roma, una delle arterie più trafficate d’Italia con picchi di 168.000 veicoli al giorno.
Tra l’altro, è bene ricordare che il servizio di ricarica elettrica sul GRA di Roma e sulla Roma Fiumicino completa un percorso già avviato due anni fa che rientra nell’ambito del “Piano di razionalizzazione della rete delle aree di servizio autostradali” (Decreto Interministeriale MIT/MISE del 7 agosto 2015), con l’obiettivo di estendere il servizio a tutte le 41 aree di servizio affidate in concessione lungo la rete autostradale in gestione diretta Anas.
I bandi per il servizio “Oil” prevedono, accanto ai carburanti tradizionali (benzina, gasolio), che i concessionari forniscano anche il servizio di ricarica elettrica veloce dei veicoli in tutte le aree di servizio nonché il rifornimento di GPL e metano (quest’ultimo laddove tecnicamente fattibile).
In particolare, ricorda Anas, per quanto riguarda il servizio di ricarica elettrica è prevista l’erogazione su colonnine di tipo multi-standard che combinano gli standard industriali e le tecnologie di ricarica di potenza elevata (ai sensi del D.lgs. 16 dicembre 2016 n. 257). Queste modalità di erogazione dell’energia garantiscono la compatibilità del servizio con tutte le automobili attualmente sul mercato e di prossima generazione.
Non solo, queste stazioni di ricarica saranno altamente tecnologiche e performanti: dotate di modem per la connessione a software di gestione, piattaforme di pagamento o sistemi di gestione della rete secondo la funzionalità smart grid.
“Questo progetto – ha affermato il Presidente Anas Claudio Andrea Gemme – testimonia la crescente attenzione che Anas rivolge all’ambiente e alla sostenibilità, in linea con le più avanzate normative in materia, e si unisce a un’altra iniziativa: la presenza all’interno delle aree di servizio di isole ecologiche per gli oli esausti. Infatti, nell’ambito delle nuove procedure di affidamento delle concessioni per le ‘Aree di Servizio carburanti’ sono valorizzate le offerte degli operatori maggiormente orientati all’adozione di politiche gestionali innovative in materia ambientale: i rifiuti prodotti nelle nuove aree di servizio confluiranno in un’isola ecologica che comprenderà, oltre ai cassoni per stoccaggi differenziati, anche serbatoi dedicati alla raccolta degli oli esausti”.