Auto a guida autonoma nel futuro dell’UE
Nel prossimo decennio saranno commercializzate sul territorio europeo. I vantaggi per la sicurezza e l’ambiente.
Le quattro ruote col “pilota automatico”… Un sogno ad occhi aperti, soprattutto per quanti, al mattino, si mettono alla guida nel traffico metropolitano fatto di code, soste continue ed infiniti start/stop; uno stillicidio che significa maggior stress e perdita di tempo e denaro, senza contare l’aumento di emissioni pericolose.
Tuttavia, scienza e tecnologia ci vengono in aiuto e, nel capo del trasporto automatizzato, i risultati raggiunti in termine di sicurezza, efficacia ed efficienza sono notevoli al punto che il traguardo del 2030, allorquando i primi modelli di auto a guida autonoma saranno commercializzati in UE, è molto vicino.
Cerchiamo di vedere insieme quali saranno i vantaggi per i consumatori e quali sono le direttrici lungo le quali si stanno muovendo le istituzioni europee grazie ad una infografica del Parlamento Europeo.
Veicoli a guida autonoma: i vantaggi per le persone.
Ogni anno, in Europa, migliaia di persone perdono la vita a causa di incidenti stradali, il 95% dei quali è imputabile all’errore umano; un Rapporto dell’European Transport Safety Council – Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti riferito al 2017 mostra un numero impressionante di vittime: ben 25.250 persone; praticamente una media di 500 decessi ogni settimana!
Le auto e i camion a guida autonoma, possono incidere positivamente su questa strage riducendo drasticamente questi numeri e migliorando la sicurezza stradale.
Non solo, le tecnologie digitali di cui tali mezzi saranno dotati, potranno contribuire alla diminuzione degli ingorghi stradali riducendo, quindi, la possibilità di incidenti e la quantità di emissioni prodotte, migliorando, altresì l’accesso alla mobilità anche per quelle categorie di persone più svantaggiate (ad esempio: anziani e disabili o persone a mobilità ridotta).
Anche il mercato delle auto si gioverà dell’ingresso di nuovi automezzi altamente performanti dal punto di vista dell’automazione: le stime dei profitti al 2025 per il settore automotive sono pari a 620 miliardi di Euro a cui si andranno ad aggiungere ulteriori 180 miliardi di Euro per il comparto elettronico. Con queste cifre e con una previsione di crescita esponenziale per queste tipologie di prodotti la creazione di nuovi posti di lavoro in Ue non è un’ipotesi lontana.
Veicoli a guida autonoma: le sfide per l’Europa.
La tecnologia corre più veloce delle regole specifiche che gli uomini si sono dati e spesso nuove opportunità si traducono in casi specifici che devono essere opportunamente normati.
In questo caso la convivenza tra veicoli a guida autonoma e autoveicoli tradizionali, motocicli, ciclisti e pedoni, impone lo sviluppo di requisiti specifici sulla sicurezza stradale nonché l’armonizzazione dei diversi Codici stradali fra i Paesi membri dell’Unione.
Non è una questione di “lana caprina”; si consideri, a titolo di esempio, il caso di un veicolo a guida autonoma che causa un incidente: di chi è la responsabilità? Del conducente o del produttore?
C’è poi la questione delle norme comunitarie nel merito della protezione dei dati: queste si applicano anche al trasporto automatizzato, ma, al momento, non sono state elaborate misure specifiche per garantire la sicurezza informatica e la protezione dei veicoli a guida autonoma e connessi, dagli attacchi hacker.
Anche le questioni etiche non sono da sottovalutare, dignità umana e libertà di scelta devono essere garantite e serviranno a breve apposite linee guida per l’elaborazione dei software.
Si aprono, quindi, scenari molto interessanti non solo dal punto di vista della tecnologia, dell’informatica e del mercato auto, ma anche e soprattutto in Ricerca e Sviluppo.
Intanto, però, lo sviluppo tecnologico non aspetta e spesso precede e stimola, come già detto, la necessità di dotarsi di nuove regole.
Gli automezzi autonomi hanno un equipaggiamento notevole in termini di sensori, videocamere integrate, computer interni, sistemi di rilevazione satellitare e geolocalizzazione ad alta precisione e radar a corto raggio.
I veicoli a guida assistita (livelli 1 e 2 di automazione) sono già in commercio in Europa. I livelli superiori (3 e 4) di tali veicoli a guida assistita sono al momento in fase di collaudo e verifica e faranno il loro ingresso nel mercato tra il 2020 e il 2030, mentre i veicoli a guida interamente autonoma (livello 5) dovrebbero essere pronti per la commercializzazione al 2030.
Ci si aspetta,però, che tutte le nuove autovetture siano dotate di connessione a partire dal 2022 e già questo implica la garanzia di una diffusa e puntuale rete wireless!
La sfida tecnologica per la sicurezza ed una migliore qualità della vita è lanciata.
Saprà l’Europa rispondere tempestivamente, anche in considerazione dei comprensibili timori dei consumatori e degli automobilisti?
Nella Sessione plenaria di ieri, martedì 15 gennaio, i deputati dell’Europarlamento hanno accolto favorevolmente lo sviluppo della mobilità automatizzata, chiedendo, al contempo ulteriori sforzi per garantire la sicurezza stradale e il sostegno all’industria europea.
“L’Europa deve essere innovativa, ma più rapida. La Cina e gli Stati Uniti non aspettano“, ha dichiarato il deputato olandese Wim Van de Camp (PPE), autore della relazione sulla guida autonoma stigmatizzando come in vari Paesi del mondo si stia passando rapidamente alla diffusione sul mercato della mobilità connessa e automatizzata e l’UE, pertanto, dovrebbe rispondere in maniera molto più proattiva agli sviluppi che, in tale settore, si prevedono piuttosto rapidi.