Mercato auto ancora in frenata: novembre a -6,3

Calo di fiducia dei consumatori, demonizzazione del diesel e nuove norme di omologazione continuano a pesare sulle vendite di nuove vetture.

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Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a novembre il mercato italiano dell’auto ha totalizzato 146.991 immatricolazioni, in calo del 6,3% rispetto allo stesso mese del 2017.
Negli ultimi 3 giorni lavorativi del mese sono stati targati oltre 63.000 veicoli, pari al 42,9% del totale delle nuove immatricolazioni del mese.

Negativo anche il bilancio dei primi 11 mesi, con 1.785.722 vendite, che registra una riduzione del 3,5% rispetto alle 1.849.656 auto vendute nel gennaio-novembre di un anno fa.

Gli effetti dell’introduzione delle nuove norme di omologazione WLTP hanno pesato fortemente sui risultati autunnali, archiviando un dato peggiore delle attese.
Secondo l’UNRAE, il 2018 si chiuderà in ulteriore ribasso rispetto alle ultime stime di flessione, con 1.910.000 vetture complessivamente immatricolate (-3,1% verso il 2017).

Anche la crescente consapevolezza da parte del pubblico dell’esaurirsi della ripresa economica ha influito sui cali degli ultimi mesi.
Secondo il Centro Studi Promotor, la sfiducia dei consumatori riflette, non solo componenti psicologiche, ma anche il reale andamento dell’economia con il prodotto interno lordo che nel terzo trimestre di quest’anno dopo 14 trimestri positivi ha fatto registrare per la prima volta un calo.
In vista del sempre più probabile inizio di una nuova recessione, i potenziali acquirenti di automobili tendono a tirare i remi in barca.
A questo proposito, secondo il Centro Studi Promotor, sarebbe molto opportuna l’adozione da parte del Governo di nuovi incentivi alla rottamazione a costo zero.

Passando all’analisi del mercato per alimentazione, ancora una volta si registra la drastica riduzione delle vendite delle auto diesel (-25,6%), la cui criminalizzazione da parte di molte amministrazioni locali ha determinato incertezza nella clientela.
In contrapposizione, invece, novembre ha visto l’incremento del 26,7% delle vendite delle auto a benzina, delle vetture ibride (+17%) e delle auto elettriche (+200%).
In forte flessione invece il metano (-41%) e il Gpl (-6,2%).

La quota di rappresentatività delle auto ad alimentazione green è ancora molto ridotta nel nostro Paese e ciò si traduce nell’aumento della CO2.
Gli ultimi dati di novembre evidenziano come le emissioni medie ponderate di CO2 in Italia siano cresciute del 3,9% raggiungendo i 117,0 g/km.
In particolare, nella città di Roma sono aumentate del 3,4% raggiungendo i 113,8 g/km (+3,7 g/km ). Forte incremento a Palermo +5,4% (+5,9 g/km), Firenze +5,6% (+ 6,4 g/km), Milano +5,7% (+6,5 g/km) e Napoli dove la CO2 è aumentata addirittura del 7,7%, con un incremento di 8,4 g/km.
Il dato sta progressivamente peggiorando ed i primi 11 mesi, infatti, presentano una situazione più attenuata: nel totale Italia il mese di novembre presenta un incremento del biossido di carbonio del 3,9%, a fronte di +0,4% dei livelli del gennaio-novembre.

Sul fronte dei canali, solo i privati sono in territorio positivo (+4,4%). Calano il noleggio, con una contrazione dei volumi del 18,5%, e le società che perdono oltre 1/4 dei volumi.

Infine, dal punto di vista geografico a novembre si contraggono le vendite al Nord e al Centro Italia, leggero calo anche per l’Area meridionale, mentre si confermano in territorio positivo le immatricolazioni nelle Isole.


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