Alimentazione auto: calano i diesel e crescono quelle a benzina
Dall’analisi delle tendenze del mercato europeo riferite al periodo 2016 – 2017 si evidenzia un calo evidente delle alimentazioni diesel, compensato da quelle a benzina che rappresentano quasi la metà delle auto nuove vendute in UE.
Sempre più auto circolano con alimentazione a benzina in Europa!
La decrescita dell’alimentazione diesel, trainata dagli scandali sulle emissioni truccate e dall’aumento del prezzo alla pompa corre inarrestabile anche grazie agli annunci di diverse Case produttrici che ne vanno annunciando progressivamente l’estinzione.
Col risultato che, attualmente, i veicoli a benzina sono il tipo di auto più venduto in Europa (considerando i paesi-chiave: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito, cui si aggiungono Norvegia, Svizzera, EFTA ed Europa dell’Est) e rappresentano quasi la metà delle vendite di auto nuove.
Nel corso del 2017, secondo i dati forniti da ACEA – European Automobiles Manufacturers Association, la quota di mercato riferita ai veicoli alimentati a diesel è scesa dal 49,9% al 44,8% delle immatricolazioni totali di autovetture nell’UE-15 rispetto al 2016.
I veicoli a propulsione alternativa (APV) hanno rappresentato solo il 5,8% del mercato automobilistico nel 2017, mentre i veicoli a ricarica elettrica (ECV) costituiscono l’1,5% di tutte le auto vendute lo scorso anno.
Durante tutto il 2017, la quota di mercato del diesel si è contratta in tutti i paesi dell’Europa occidentale, in particolare in Lussemburgo e in Grecia ove il segmento di mercato specifico ha perso più di 10 punti percentuali in entrambi i Paesi.
Per quanto riguarda l’Italia, invece, i dati confermano che la quota di auto alimentate a diesel è rimasta stabile così come in Danimarca, ove il calo percentuale si è attestato solo a circa un punto.
Fra i Paesi europei, l’Irlanda rimane quello che detiene la più alta quota di mercato per autovetture alimentate a diesel: 65,2% nell’Europa occidentale, seguita a breve distanza dal Portogallo (61,5%) e proprio dall’Italia (56,3%).