Tutor spenti in autostrada: rischio far west?
Allarme lanciato dall’Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale, preoccupata delle conseguenze drammatiche in termini di sicurezza stradale.
È ufficiale i Tutor in autostrada sono stati spenti.
Lo hanno confermato, in una nota congiunta, Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia che hanno anche precisato che a valle dell’avvenuta disattivazione del sistema continueranno, ciascuna per gli obblighi specificamente loro imposti dalla legge, ad avere cura della sicurezza e della incolumità dei cittadini che viaggiano in autostrada.
Dopo la nota vertenza scattata il 10 aprile scorso fra Autostrade per l’Italia e la Craft l’azienda che ne rivendica i diritti sul brevetto, il funzionamento dei Tutor sulla rete autostradale, che come è noto è gestito dalla Polizia Stradale, è stato sospeso in attesa della definizione del contenzioso.
Secondo la Corte d’Appello di Roma, Autostrade per l’Italia non ha alcun obbligo di installare sistemi di rilevazione della velocità ed è per tali motivi che la Corte non ha ritenuto Autostrade per l’Italia legittimata ad ottenere la sospensione dell’esecuzione della sentenza del 10 aprile scorso.
Al momento Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017.
Con questo congelamento dell’uso del Tutor sulla rete autostradale, si rischia che l’incidentalità e la mortalità riprendano a salire con conseguenze drammatiche in termini di sicurezza.
È l’allarme lanciato dall’Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale, che esprime la sua fondata preoccupazione in una fase in cui i dati della sicurezza sulle strade e anche le autostrade non sono certo incoraggianti.
Dopo gli attacchi seriali al sistema del controllo della velocità con i vari misuratori come autovelox, telelaser e simili, ora arriva anche questo provvedimento che inciderà sicuramente sui risultati auspicati per la sicurezza sulle strade.
“Auspichiamo che prevalga il buon senso fra gli automobilisti – ha dichiarato Giordano Biserni, Presidente ASAPS – per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento delle velocità e il prevalere dell’arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti. La sicurezza stradale, in particolare in questa fase non sembra interessi più a nessuno, mentre il numero dei lenzuoli bianchi sull’asfalto aumenta”.
Solo sulla base dei rilievi della Polizia Stradale e dei Carabinieri ai quali si dovranno poi aggiungere i dati dei rilievi delle Polizie Municipali, nell’ultimo fine settimana di maggio, si sono contate 27 vittime sulle strade (record del 2018).
Secondo l’Asaps, l’esercito della sicurezza è sempre più disarmato: tutor fermi ed etilometri in quantitativo ridotto per revisione e la situazione, in previsione dei prossimi esodi estivi, è assolutamente preoccupante.
Intanto Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia assicurano che, nonostante la disattivazione dei tutor, la sicurezza e il controllo in autostrada saranno garantiti dalle 108 postazioni fisse del sistema Autovelox che sarà rafforzato con la presenza delle stazioni mobili, soprattutto in presenza di cantieri, con pistole laser e altri sistemi di rilevazione della velocità.