I prezzi dell’assistenza auto crescono meno dell’inflazione
A fronte dell’aumento dell’1,2% del livello generale dei prezzi al consumo, i prezzi pagati per la manutenzione e la riparazione degli autoveicoli sono cresciuti mediamente dell’1%.
L’Osservatorio Autopromotec sui costi dell’assistenza, la nuova branca dell’Osservatorio Autopromotec che ha l’obiettivo di fornire informazioni sugli aspetti economici legati alla manutenzione e alla riparazione dei mezzi di trasporto, ha appena pubblicato il suo primo report.
In base alle rilevazioni mensili dell’Istat dei prezzi al consumo per l’intera collettività, nel 2017 gli italiani hanno assistito a un aumento medio dell’1% per la manutenzione e la riparazione dei propri autoveicoli.
L’incremento del livello generale dei prezzi al consumo è stato invece dell’1,2%.
La voce che ha avuto la crescita più accentuata, superando di poco l’inflazione, è quella dell’attività di manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto privati, il cui aumento è stato dell’1,3%.
I componenti necessari per mantenere in efficienza gli autoveicoli hanno avuto variazioni decisamente più contenuti.
I prezzi dei lubrificanti sono infatti aumentati dello 0,8%, quelli dei pezzi di ricambi e accessori dello 0,3% e quelli degli pneumatici sono rimasti invariati.
A fronte dell’aumento peraltro decisamente modesto dei prezzi dell’assistenza, si registra una crescita pure modesta dei prezzi delle vetture nuove (+0,9%) e una contrazione marcata per le auto usate (-2,6%).
Tali dinamiche sono ovviamente legate all’evoluzione della congiuntura economica.
“L’accelerazione della ripresa in atto – hanno spiegato gli analisti dell’Osservatorio Autopromotec – sta consentendo al settore dell’assistenza di recuperare, anche se ancora soltanto in parte, i sacrifici fatti anche in termini di prezzi durante la lunga crisi che ci stiamo lasciando alle spalle, mentre per l’auto nuova la politica delle case tende a sfruttare il buon momento congiunturale evitando di forzare sui prezzi e il mercato dell’usato sta ora lentamente ritornando verso livelli di prezzi più contenuti dopo la forte spinta che le quotazioni avevano avuto durante la crisi in quanto un numero importante di potenziali acquirenti di vetture nuove si rivolgevano al mercato dell’usato”.