Mercato auto Italia: nel 2017 quasi 2 milioni di immatricolazioni

Con 1.970.497 vetture immatricolate nell’anno, finalmente il mercato torna ai valori del 2010.

Mercatoauto2017

Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le auto nuove vendute in Italia nel 2017 sono state 1.970.497 con un aumento complessivo delle vendite del 7,9%.

“Con un numero di auto vendute molto vicino a quota 2.000.000, – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor – l’Italia recupera il rango di grande mercato mondiale dell’auto che aveva perso durante la durissima crisi cominciata nel 2008 in concomitanza con l’inizio di una crisi economica che per l’Italia è stata più grave e più lunga di quella del 1929”.

Ripercorrendo le tappe della crisi del mercato auto in Italia, le immatricolazioni sono scese da 2.500.000 del 2007 fino ad un minimo di 1.300.000 nel 2013.
La flessione si è poi arrestata tra il 2013 e il 2014 ed è iniziata la ripresa con tassi di crescita del 16% sia nel 2015 che nel 2016 ed ora un incremento dell’8% nel 2017, che porta il recupero sul minimo del 2013 al 51%.

“Il 2017 – ha dichiarato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere – si è finalmente riallineato al reale potenziale del mercato italiano, anche se con nuove declinazioni nella composizione del mix canali di vendita”.

Il mese di dicembre invece registra un calo del 3,2% con 121.100 immatricolazioni contro le 125.062 del dicembre 2016.
Tuttavia, sia il mese di dicembre che l’anno solare appena trascorso contano due giorni lavorativi in meno.
Tra l’altro, il livello di 2.000.000 sarebbe stato sicuramente superato nel 2017 se non vi fosse stato nell’ultimo trimestre dell’anno un mutamento di politica commerciale da parte di alcune marche, che, avendo già raggiunto gli obiettivi di vendita dell’anno, hanno fortemente rallentato la pressione sul mercato esercitata con km0, sconti e promozioni.
Le conseguenze non sono state di rilievo in ottobre, che ha comunque fatto registrare una crescita del 7,1%, e in novembre (+6,9%), ma sono state più accentuate in dicembre che ha chiuso con una modesta contrazione.
Federauto ritiene che lo stock di Km0, la coda del superammortamento versione 2017 e la sua eliminazione nel 2018, condizioneranno le immatricolazioni del nuovo anno che, seppure in un quadro macroeconomico di ripresa, potrebbero attestarsi su volumi prossimi a quelli del 2017.

L’Unrae ha invece posto l’attenzione sul problema della qualità del parco circolante, molto grande e molto vecchio (età media 10,5 anni) sul quale è necessario un’azione determinata da parte del Governo per assicurare la raggiungibilità dei target di emissione previsti per il 2020.
L’analisi sul parco circolante (fonte ACI) condotta dal Centro Studi e Statistiche UNRAE evidenzia che su un parco totale di 37.843.983, il circolante ante Euro 3 (vetture immatricolate prima del 01.01.2001, quindi con oltre 17 anni di vita) conta 9.567.000 vetture, pari al 25,3% del totale circolante.

Le vetture più vecchie si trovano al Centro-Sud e la regione con la percentuale di auto ante Euro 3 più alta è la Campania, seguita da Calabria e Sicilia.

parcoautoregioni

Dall’analisi combinata condotta invece tra le province a più alto parco circolante e maggiore quota di vetture ante Euro 3, risultano Napoli e Catania.

parcoautoprovince

La grande novità del mercato sono state le Km0, vale a dire le autoimmatricolazioni a nome delle concessionarie (di fatto veicoli destinati alla rivendita a cliente finale). Esaminando le autoimmatricolazioni dell’intero anno, è interessante sottolineare che il 2017, con circa 360.000 unità, segna il record (a partire dal 2006) sia in volumi che in quota (18% delle vendite complessive).

Secondo l’analisi dei canali di Federauto, la mancata crescita delle vendite a privati (-2,2%) e lo straordinario incremento delle vendite a società (+29,6%) è spiegato, oltre dall’effetto del superammortamento, proprio dal massiccio ricorso alle Km0, che hanno alterato l’interpretazione del dato relativo al canale dei privati.
Infatti, in assenza di tale forzatura è ipotizzabile una crescita reale, seppur modesta, anche delle immatricolazioni a privati.

Federauto, infine, crede fortemente che gli scenari futuri comporteranno per le Reti ufficiali di vendita e di assistenza sfide nuove e più competitive, come il rapido sviluppo della “digitalizzazione” dei processi e delle relazioni, la crescita dei canali di vendita che costituiscono una forma di disintermediazione delle concessionarie e l’evoluzione dei sistemi di alimentazione degli autoveicoli.


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