Patto dei sindaci: zero emissioni in città entro il 2030

I sindaci di 12 metropoli si sono impegnati ad accelerare la transizione verso veicoli più ecologici per combattere il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico.

c40

In occasione del vertice dei sindaci del network C40 Togheter4Climate che si è svolto domenica 22 e lunedì 23 ottobre a Parigi, i sindaci di Londra, Parigi, Los Angeles, Barcellona, Quito, Vancouver, Città del Messico, Copenhagen, Auckland, Seattle, Milano e Città del Capo hanno intrapreso una serie di obiettivi ambiziosi per rendere le loro città più ecologiche, più sane e più prosperose.

Firmando la Dichiarazione C40 “Fossil-Fuel-Free Streets” (Strade libere dai combustibili fossili), i leader di queste città si sono posti 2 obiettivi ambiziosi: comprare solo bus a emissione zero a partire dal 2025 e garantire che una parte significativa delle loro città sia a emissioni zero entro il 2030.

Inoltre, saranno adottate politiche per combattere l’inquinamento atmosferico, per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini e per far fronte alla sfida del cambiamento climatico globale.
I firmatari della Dichiarazione prevedono “un futuro in cui il trasporto a piedi, in bicicletta e condiviso sarà il mezzo principale di trasporto per i cittadini delle città”.

Attraverso questa Dichiarazione, le città si impegnano a:
– Promuovere percorsi ciclo-pedonali, nonché l’uso del trasporto pubblico e del car-sharing.
– Ridurre il numero dei veicoli più inquinanti nelle strade e abbandonare gradualmente l’uso di veicoli a combustibile fossile.
– Dare l’esempio, acquistando solo veicoli a emissioni zero per le loro flotte comunali.
– Accelerare la transizione ai veicoli a emissioni zero e ridurre il chilometraggio percorso dai veicoli.

Le città dovranno riferire ogni due anni sui progressi compiuti nei confronti degli obiettivi indicati nella dichiarazione C40.

“L’inquinamento atmosferico provocato da veicoli alimentati a benzina e diesel uccide milioni di persone in tutto il mondo. – ha dichiarato Anne Hidalgo, sindaco di Parigi e presidente della C40 – Sono questi stessi veicoli che, attraverso le loro emissioni, sono all’origine del cambiamento climatico. A Parigi stiamo facendo notevoli passi per dare la priorità agli spostamenti dei pedoni e dei ciclisti per le strade. Lavorando con cittadini, imprese e sindaci di queste grandi città, saremo in grado di rendere le nostre città più ecologiche e più salutari a beneficio delle generazioni future”.

“Abbiamo bisogno di misure strutturali per combattere l’inquinamento atmosferico e il suo impatto sulla salute dei cittadini – ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – Più che mai, come sindaci delle città mondiali più impegnate ad affrontare le sfide ambientali, dobbiamo fissare obiettivi ambiziosi e investire in una mobilità migliore, in particolare rafforzando i trasporti pubblici e ampliando le opportunità di condivisione di auto, biciclette e motociclette. Vogliamo città senza automobili inquinanti e con aria molto più pulita. Lo dobbiamo ai nostri cittadini “.

“A Copenhagen, crediamo che i nostri cittadini devono poter respirare aria pulita, – ha dichiarato Frank Jensen, sindaco di CopenhagenStiamo lavorando per diventare entro il 2025 la prima capitale al mondo libera dalla CO2 e per migliorare continuamente la qualità dell’aria. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo eseguire una transizione ecologica del nostro trasporto, così come della nostra produzione e consumo di energia. Attraverso questo impegno, speriamo di incoraggiare altre città ad agire nella stessa direzione”.

“Rispondere alle minacce del cambiamento climatico richiede molta riflessione e audacia – ha affermato Tim Burgess, sindaco di SeattleRiconfermando il proprio impegno verso una rete di trasporto a zero emissioni, Seattle è orgogliosa di unirsi ai nostri amici in tutto il mondo per dimostrare quello che le città possono fare sulla questione del cambiamento climatico”.

Va notato che entro il 2030, 500 città saranno responsabili della metà delle emissioni di gas a effetto serra e la presenza di sindaci americani, come quelli di Los Angeles, Seattle e Austin (Texas) non è insignificante, dal momento che il loro approccio è in contrasto con la posizione di Donald Trump che ha scelto di lasciare gli accordi di Parigi sul clima.


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