Revisioni auto: nel 2016 spesi quasi 3 miliardi di euro
Rispetto al 2015 calano le auto chiamate a revisione, ma non la spesa per gli automobilisti italiani.
Per far eseguire le revisioni obbligatorie delle proprie auto presso le officine autorizzate, nel 2016 gli automobilisti italiani hanno speso 2,86 miliardi di euro.
La stima, che emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su dati Istat e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, comprende il pagamento della revisione vera e propria, per oltre 900 milioni di euro, e il costo delle operazioni di manutenzione e riparazione necessarie per consentire ai veicoli di superare i controlli, ossia la spesa per la cosiddetta pre-revisione che ammonta a quasi 2 miliardi di euro.
Rispetto al 2015, vi è stato un lieve calo dell’1% della spesa totale per le operazioni di revisione, dovuto essenzialmente alla diminuzione del 2,9% del numero delle vetture chiamate a revisione, che nel 2016 sono state 13.949.808, contro le 14.371.111 del 2015.
Se calano le revisioni, anche il fatturato delle officine diminuisce.
Tuttavia, la spesa sostenuta dagli automobilisti per le operazioni di revisione vere e proprie si è abbassata di poco: solo l’1,2%, a causa dell’aumento dei diritti per la Motorizzazione.
La spesa per le pre-revisioni, invece, è passata dai 2,89 miliardi nel 2015 ai 2,86 miliardi nel 2016 (-0,9%), un leggero calo rispetto a quella per le revisioni per effetto dell’incremento dei costi di manutenzione e riparazione che risulta dagli indici Istat.
“La revisione degli autoveicoli – hanno sottolineato gli analisti dell’Osservatorio Autopromotec – è un importante strumento per la corretta manutenzione del parco circolante e, di conseguenza, per la tutela della sicurezza stradale e per la riduzione delle emissioni nocive”.
Ricordiamo, infine, che la revisione auto è un controllo obbligatorio previsto dal Codice della Strada.
Chi guida un’auto senza revisione rischia una sanzione amministrativa e il ritiro della Carta di Circolazione, che viene spedita all’ufficio della Motorizzazione Civile competente sul luogo in cui è stata accertata l’infrazione e restituita soltanto dopo che la revisione è stata effettuata.