I demolitori americani si preparano a riciclare l’auto del futuro
Il riciclaggio di veicoli elettrici e ibridi, auto connesse e a guida autonoma porterà presto nuovi cambiamenti negli impianti di demolizione.
Il mondo dell’automotive è un settore in continua evoluzione e l’imprenditore che si occupa del recupero e del trattamento dei veicoli fuori uso deve essere sempre aggiornato sulle tendenze tecnologiche che le case costruttrici immettono sul mercato.
Oggi più che mai il cambiamento è sempre più veloce e il demolitore deve essere pronto a cogliere l’opportunità.
Ne hanno discusso in occasione dell’ARA Conference & Expo in Texas, Stati Uniti, dove veicoli elettrici e ibridi e auto connesse sono già una realtà diffusa.
Si stima che nei prossimi 3 anni saranno rilasciate sul mercato americano più di 200 veicoli elettrici e ibridi, i veicoli autonomi stanno già arrivando sulle strade e le auto Tesla hanno già percorso oltre 75 milioni di chilometri con il pilota automatico.
Questo significa che sugli scaffali dei demolitori statunitensi ci sono già i ricambi di queste nuove auto o appariranno molto presto.
Esistono pezzi relativamente elementari come i fari allo xeno, ma anche un numero enorme di componenti elettronici con i quali gli operatori finora non hanno mai avuto molto a che fare: sensori, rilevatori di prossimità, una vasta gamma di dispositivi informatici e sistemi radar e lidar.
“Dove stiamo andando? Dove è diretta l’industria del riciclaggio automobilistico? – si è chiesto Tanvir Arfi, amministratore delegato di Solera Holdings – Signore e signori, allacciate le cinture di sicurezza, perché ovunque stiamo andando, ci stiamo andando veloce!
L’informatica dell’auto non è una novità, ma il numero di veicoli tecnologicamente avanzati è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni”.
In USA un’auto nuova possiede più di 80 micro-controllori incorporati, alcuni dei quali sono i dati di registrazione e c’è una tendenza crescente verso la trasmissione di tali dati direttamente ai soggetti interessati.
La questione dei big data non è l’unico fattore determinante per il futuro del settore ELV, infatti, stiamo anche assistendo a una vera e propria esplosione di sistemi avanzati di assistenza alla guida, come il controllo velocità di crociera adattativo, i sistemi di mantenimento della corsia, l’auto pilota, l’assistenza al controllo dell’angolo cieco, il sistema Park Assist, i sensori a 360 gradi, la telecamera per la retromarcia assistita, i sensori e i sistemi di assistenza alla frenata…
Sembrano dispositivi che complicano il lavoro ai demolitori, ma in realtà rappresentano delle opportunità da non perdere.
L’età media dei veicoli in Nord America è a un livello record: 11,5 anni, superiore persino all’età media del parco auto italiano che si attesta intorno ai 10.
Nel 2002, circa 8 milioni di veicoli americani avevano almeno 25 anni.
Oggi, circa 14 milioni hanno la stessa età o sono addirittura più vecchi e altri 44 milioni di veicoli hanno tra i 16 e i 24 anni.
Con l’aumentare dell’età media del parco auto, aumenta anche la richiesta di pezzi di ricambio.
Le carrozzerie sono state a lungo uno dei mercati chiave per la ricambistica e probabilmente continuerà ad esserlo, perché aumenteranno gli interventi di riparazione e sostituzione, così come la concorrenza tra i principali operatori.
Motori e trasmissioni nuovi sono estremamente costosi da acquistare, mentre un ricambio permette risparmi considerevoli ai meccanici e ai loro clienti.
Inoltre, la crescente complessità tecnologica dei veicoli è un’opportunità per i demolitori, in quanto stiamo assistendo a meno riparazioni ma a un maggior numero di sostituzione dei componenti.
Analizzando invece le abitudini dei consumatori, i dati forniti da Solera Holdings indicano che in USA si sono divisi in due gruppi principali.
Ci sono i consumatori “fai da te“, che comprende circa il 20% del mercato e un restante 80% con un approccio “fallo tu per me”, che apprezzano il risparmio dei ricambi usati ma non hanno competenze, strumenti o tempo per montarli.
Circa il 70% dei consumatori “fallo tu per me” preferisce l’aftermarket rispetto alle concessionarie.
Ma cosa dovrebbero fare gli operatori ELV per superare i problemi e cogliere le nuove opportunità?
Evolversi!
Ci sono tre diverse aree in cui i demolitori possono evolvere e realizzare profitti.
La prima è la tecnologia: approfittare dei dati e delle analisi disponibili e applicarli in modo da fare business. Studiare i nuovi tipi di ricambi che saranno necessari nel prossimo futuro, come sensori e sistemi radar, e determinare in che modo è possibile offrirli ai propri clienti.
La seconda è la formazione: sarà necessario personale esperto in tecnologia e informatica con competenze meccaniche, in grado di trattare i nuovi componenti elettronici, se si vuole aumentare la quota di mercato per i nuovi tipi di ricambi.
La terza è l’E-Commerce, per espandere il mercato e raggiungere, non solo i carrozzieri, ma anche i consumatori “fai da te” e “fallo tu per me”.
Molti sono i demolitori in USA che stanno già lavorando on line.
“Per quelli di voi che ancora non lavorano con l’E-Commerce, – ha concluso Arfi – consiglio di non perdere altro tempo. Questo mercato è destinato a esplodere. Prevediamo che crescerà da circa 6 miliardi di dollari l’anno a 30 miliardi entro il 2023”.