Patenti di guida: in UE la completa armonizzazione delle regole non è ancora raggiunta
La Commissione Europea ha deferito Croazia, Olanda, Portogallo e Svezia alla Corte di Giustizia UE per l’inadeguata attuazione della normativa comunitaria sulla patente di guida.
Decisamente questa seconda decade di febbraio risulta essere un periodo di intensa attività per i decisori di Bruxelles, sicuramente nell’ampio segmento che riguarda il mondo dei trasporti, della mobilità e degli effetti di questi sulla qualità della vita dei cittadini.
L’ultima notizia riguarda il deferimento alla Corte di Giustizia europea che la Commissione Ue ha comminato a Croazia, Olanda, Portogallo e Svezia, rei di non aver dato adeguata attuazione alla Direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 concernente la patente di guida.
La Commissione ha rilevato diverse lacune nelle singole trasposizioni della Direttiva, in special modo:
– per l’Olanda, la mancata, corretta applicazione dei periodi di validità per le patenti;
– per il Portogallo, il perdurare della mancata garanzia circa il fatto che un soggetto sia titolare di una sola patente;
– per la Svezia, il mancato, corretto, recepimento dei requisiti relativi all’idoneità fisica, in particolare quelli per i conducenti dipendenti dall’alcool;
– per la Croazia, la mancata connessione alla Rete Ue delle patenti di guida – RESPER così come espressamente richiesto dalla Direttiva.
Vale la pena ricordare che la Direttiva 2006/126/CE, aggiornando la precedente 91/439/CEE del Consiglio ha introdotto, tra l’altro, nuove classi di patente e ha istituito la rete RESPER per lo scambio di informazioni sulle patenti di guida europee. Tale rete è stata implementata per favorire la cooperazione fra Paesi membri nell’assicurare il rispetto delle regole comuni circa le rispettive patenti di guida; non solo, fra le funzioni previste dal sistema c’è la consultazione da parte di ogni singolo Paese di tutte le informazioni riguardanti le patenti di guida emesse dagli altri partner europei.
Attraverso tali disposizioni il Legislatore europeo si prefigge la riduzione del rischio di frodi e truffe a partire dalla titolarità del permesso di guida, ovvero, che i conducenti siano qualificati ed autorizzati a guidare determinate categorie di veicoli, garantendo, altresì, una reale libertà di movimento per i cittadini europei ed una maggior sicurezza sulle strade dell’Unione.
Un tema, quello della sicurezza alla guida, che non cessa di perdere la sua importanza data la grande mobilità di merci e di persone che caratterizza l’epoca attuale ed il mercato globale.