Mercato auto europeo: un 2016 da sogno!

Tuttavia, non abbiamo ancora recuperato il livello ante-crisi del 2007.

garage

Il mercato europeo ha chiuso il 2016 superando la soglia dei 15 milioni di autovetture, registrando una crescita del 6,5% sul 2015.
Tuttavia, secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori europei di autovetture, il mese di dicembre ha subito un modesto rallentamento con un +3,2%, pur registrando la 38sima crescita del mercato europeo negli ultimi 40 mesi, con 1.193.286 immatricolazioni, rispetto a 1.156.798 del dicembre 2015.

Il contributo maggiore al risultato è stato dato come sempre dai 5 maggiori mercati in cui si concentra il 75% delle immatricolazioni, ma le percentuali più elevate sono quelle registrate nell’Europa dell’Est in cui lo sviluppo della motorizzazione di massa è relativamente recente, con l’Ungheria che cresce del 25,1%, la Croazia del 23,5%, la Lituania del 18,9% e la Lettonia del 18,8% e, in generale, con crescite a due cifre in quasi tutti gli altri paesi dell’area con la sola eccezione della Slovenia che comunque cresce del 7,1%.

Nonostante la buona performance europea, il mercato mondiale dell’auto ha fatto registrare l’ennesimo record con un volume di immatricolazioni che, secondo le prime stime, dovrebbe aver superato decisamente i 68 milioni di unità e quindi con una crescita del 34% sui livelli ante-crisi

Il mercato europeo invece non ha ancora recuperato il livello del 2007 (15.574.000 immatricolazioni) nei cui confronti accusa ancora un gap del 6%. 

La ragione dell’insufficiente contributo della UE alla crescita tumultuosa delle vendite di autovetture nel mondo – ha spiegato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotornon va ricercata soltanto nel fatto che il forte sviluppo del mercato dell’auto è sostenuto soprattutto dai paesi in cui l’avvio del processo di motorizzazione di massa è di recente inizio, ma anche nel fatto che, come si è già accennato, nei paesi della fascia meridionale della zona euro le politiche di austerity dell’Unione Europea hanno penalizzato il regolare rinnovo del parco circolante con conseguenze negative anche sulla sicurezza e sull’ambiente”.

Germania
Dicembre: 256.333 automobili vendute, +3,7%
2016: 3.351.607 immatricolazioni, +4,5%
Canali: privati quota 35%
Segmenti: C 25,2% di rappresentatività, B 14,5%, D 12,8%
Alimentazioni: benzina 52,1% del totale delle vendite, diesel 45,9%.

Regno Unito
2016: 2.692.786 auto, +2,3%
Dicembre: 178.022 nuove auto, -1,1%
Canali: flotte 1.380.000 unità, privati quota del 44,8% con 1.200.00 immatricolazioni
Alimentazioni: autovetture a basso impatto ambientale +22,2% e quota del 3,3%, diesel +0,6% con 47,7% di quota, benzina +2,7 con quota 49,0%.

Francia
2016: 2.015.177 immatricolazioni, +5,1%
Dicembre: 194.372 immatricolazioni, +5,8%
Alimentazioni: diesel 52,1% di quota, benzina 43,8% di quota, autovetture a basso impatto ambientale 4,1% di quota
Carrozzeria: berline 51%, fuoristrada al 28%, monovolume compatte 8%, break 6%, multispazio 4%, coupé/cabriolet e monovolume 1% circa.
Usato: 5.643.359 passaggi di proprietà, +1,5% sul 2015.

Spagna
2016: 1.147.007 automobili vendute, +10,9%
Dicembre: 96.886, +9,3%
Canali: noleggio +16,8% e 206.192 immatricolazioni, società +15,9% con 327.974 vetture, privati +6,7% e 612.841 unità.

Per quanto riguarda le performance dei più importanti gruppi automobilistici va segnalato che i dati diffusi dall’Acea confermano che il gruppo Volkswagen detiene saldamente la prima posizione per numero di auto vendute, mentre il gruppo FCA si conferma primo per tasso di crescita.


Condividi con:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *