OK del Governo alla realizzazione di infrastrutture per i carburanti alternativi

Approvato il decreto legislativo che contiene una serie di misure per promuovere la diffusione dei carburanti alternativi in Italia.

alternative fuels

Su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, è stato approvato, in esame preliminare, dal Consiglio dei ministri il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/94/UE, la Directive alternative fuel initiative (DAFI) sui carburanti alternativi del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi.

Attraverso il Libro bianco della Commissione del 28 marzo 2011 intitolato «Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti — Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile» l’Unione Europea esorta gli Stati membri a ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti, attraverso una serie di iniziative strategiche, ivi incluso l’elaborazione di una strategia sostenibile per i combustibili alternativi e la relativa infrastruttura.

Nello specifico il provvedimento appena approvato riguarda la direttiva 2014/94/UE che, nell’ambito delle politiche della Ue sulla sostenibilità, prevede che gli Stati membri adottino un quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti, inclusa la realizzazione dei punti di ricarica per i veicoli elettrici e dei punti di rifornimento di gas naturale liquefatto e compresso, idrogeno e gas di petrolio liquefatto.

All’interno della Direttiva, che deve essere recepita entro il 18 novembre, sono stabiliti i requisiti minimi per realizzare tale infrastruttura: entro il 31 dicembre 2020 gli Stati membri dovranno costruire un numero adeguato di punti di ricarica accessibili ai cittadini.
Pertanto, con il decreto vengono disciplinate le misure necessarie a garantire la costruzione e l’esercizio di un’infrastruttura per i combustibili alternativi e per l’attuazione delle specifiche tecniche comuni per tale infrastruttura.

In attuazione della direttiva, i combustibili per i quali è prioritario introdurre misure per la loro diffusione sono elettricità e gas naturale (GNL, gas naturale liquefatto e GNC, gas naturale compresso).
Restano facoltativi gli obiettivi per idrogeno (per il quale sono previste misure solo in via sperimentale) e gpl.

Nel testo del provvedimento inoltre si legge che “per tutti gli impianti di distribuzione di carburanti stradali già esistenti al 31 dicembre 2015, che hanno erogato nel corso del 2015 un quantitativo di benzina e gasolio superiore a 10 milioni di litri e che si trovano nel territorio di una delle province i cui capoluoghi hanno superato il limite delle emissioni di PM10 per almeno 3 anni su 7 negli anni dal 2009 al 2015, le Regioni prevedono l’obbligo di presentare entro il 31 dicembre 2018 un progetto, al fine di dotarsi di infrastrutture di ricarica elettrica nonché di distribuzione di gnc o gnl, da realizzare nei successivi ventiquattro mesi dalla data di presentazione del progetto”

Sono previsti, infine, a tutela dei consumatori, specifici obblighi, relativi alle informazioni, che devono essere chiare, circa i combustibili che possono essere utilizzati in un veicolo, mediante un’etichettatura standardizzata, oltre a indicazioni nei punti di ricarica e rifornimento.


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