Sicurezza stradale: in aumento il fenomeno dei contromano
Nel recente report dell’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale viene evidenziata una crescita del 13% rispetto allo scorso anno degli episodi di guida contromano, spesso fatali. Sono stati ben 382 nel 2015 i casi censiti, tra quelli nei quali sono riuscite a intervenire le Forze dell’Ordine e quelli che invece hanno avuto conseguenze per persone e cose.
Sembra incredibile eppure accade più spesso di quanto possiamo immaginare. Il fenomeno della guida contromano sulle nostre strade è in aumento. Questo è quanto emerge dall’ultimo report dell’Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale. Secondo l’ASAPS, infatti, nel 2015 gli episodi di contromano su strade e autostrade italiane hanno avuto un incremento del 13%, passando dai 337 del 2014 ai 382 dello scorso anno, comprendenti sia quelli nei quali sono riuscite a intervenire le Forze dell’Ordine (registrati nell’Osservatorio Il Centauro) sia quelli che invece hanno avuto conseguenze per persone e cose.
Scendendo nel dettaglio, 154 casi (40,3%) si sono verificati in autostrade e strade a carreggiate separate, in aumento del 2,6% rispetto ai 150 del 2014. Sulla rete ordinaria, invece, gli episodi sono stati 228 (59,7%), mentre erano stati 187 (55,5%) nel 2014 (+21,9%). Gli incidenti mortali sono stati complessivamente 21 (5,5%), nei quali 27 persone hanno perso la vita; nel 2014, invece, furono registrati 26 episodi con 29 decessi (che si traduce in un decremento rispettivamente del 19% degli schianti e del 7% delle vittime). I feriti per i contromano del 2015 sono stati 208: anche in questo caso si registra un calo del 17% rispetto al 2014 quando furono 251. Dei 382 episodi registrati, 310 si sono verificati di giorno (81,2%) e 72 di notte (18,8%).
Uno dei fattori principali che incide su questo tipo di fenomeni è l’abuso di alcol e il consumo di stupefacenti. “E’ stata accertata l’ebbrezza da alcol o l’uso di stupefacenti in 75 conducenti coinvolti pari al 19,6% – confermano dall’ASAPS – undici in più rispetto ai 64 del 2014 quando la percentuale fu del 19%. 12 i conducenti sotto l’effetto di droga, 16% del totale degli ebbri, tre in più rispetto al 2014. Con riguardo ai soli episodi dei contromano mortali, la percentuale degli ebbri schizza però al 28,6%“.
“Numerosi anche i contromano conseguenza di operazioni di P.G. (conducenti inseguiti dalle Forze di Polizia), 66 episodi pari al 17,3% – proseguono dall’Asaps – Le donne che hanno guidato contromano sulle strade italiane sono state 33 (8,6%), erano il 13,1% nel 2014. Gli anziani sono coinvolti nel 19,4% degli episodi, 74 in tutto, la percentuale nel 2014 si era fermata al 14,2% quando furono solo 48. Però, se si focalizza l’attenzione sui soli episodi mortali, la percentuale sale al 23,8%. Gli stranieri nel 2015 guidavano il veicolo contromano in 67 casi, 17,5%, in calo rispetto agli 80 incidenti e al 23,7% del totale del 2014 con una diminuzione del 16%. In questo caso la percentuale sui soli mortali si ferma al 4,8%. Le Regioni che si segnalano per il maggior numero di contromano registrati vedono nettamente in testa la Lombardia con 54 contromano, seguono la Toscana con 51, la Campania con 35, l’Emilia Romagna con 34, il Trentino A.A. con 26, il Veneto con 25, il Lazio 22, la Sicilia 19, il Piemonte 17, la Liguria 15“.
Ricordiamo che a marzo, come peraltro comunicato anche sul nostro sito, il Senato ha approvato il DDL recante “Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali“. In poche parole, la nuova Legge punisce severamente con la reclusione da 8 a 12 anni l’omicidio stradale colposo commesso da conducenti di un veicolo a motore in stato di grave ebbrezza alcolica o di altrettanto grave alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. La pena scende da 5 a 10 anni di reclusione per l’omicidio stradale colposo commesso da conducenti di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica media, autori di specifici reati derivanti da comportamenti scorretti legati ad imprudenza alla guida (come ad esempio la guida contromano). In tutti i casi, comunque, la pena aumenta se l’autore del reato non ha conseguito la patente (o ha la patente sospesa o revocata). Nel malaugurato caso che l’incidente provochi la morte di più persone, la norma prevede l’applicazione della pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni aumentata fino al triplo, anche se viene stabilito un limite massimo di 18 anni. È poi prevista una specifica circostanza aggravante nel caso in cui il conducente, responsabile di un omicidio stradale colposo, sia fuggito: la pena viene aumentata da un terzo ai due terzi e non può essere inferiore ai 5 anni di reclusione.
Insomma, evitiamo di metterci in strada se abbiamo bevuto troppo o se siamo sotto l’effetto di stupefacenti: la vita propria e quella altrui merita il massimo rispetto. E se rientriamo nella categoria dei “distratti“, facciamoci aiutare come suggerisce anche l’ASAPS installando nella nostra auto (o utilizzando quelli di serie) sistemi di allarme acustico, visivo o tattile onde evitare qualsiasi comportamento scorretto alla guida. Le tecnologie in grado di allertare il conducente oggi di certo non mancano, e se ci possono aiutare ad evitare incidenti ben vengano.