La mobilità europea è sempre più green

I dati ACEA dimostrano un incremento del 6,4% delle immatricolazioni per i veicoli ad alimentazione alternativa: aumentano le elettriche e le ibride, diminuiscono quelle a gas naturale

auto ibrida

L’Unione Europea porta a termine un quadrimestre più ecologico – in materia di mobilità sostenibile – se confrontato al corrispettivo del 2015. I dati forniti dall’ACEAAssociazione Europea dei Costruttori di Autoveicoli dimostrano che i cittadini europei iniziano a pensare ad un presente e ad un futuro più green per i loro spostamenti, registrando infatti un aumento del 6,4% delle immatricolazioni per le auto elettriche e le ibride. Alla luce dei numeri di vendita, rispetto allo scorso quadrimestre del 2015, si possono notare un totale di 154.795 unità. Di queste, le auto elettriche, sia quelle pure che quelle ibride plug-in, registrano un incremento del 26,8% (da 28,181 unità del 2015 a 35,730 unità del 2016), le ibride tradizionali del 30,1%, arrivando a 69,530 immatricolazioni nei primi tre mesi di questo anno, mentre le altre vetture ad alimentazione alternativa, quindi a GPL o a metano, vedono un calo generale del 22,4%, registrando circa 15,000 nuove targhe in meno. La differenza tra un veicolo ibrido e un’ibrida elettrica plug-in è nel fatto che nel primo caso è presente un sistema di propulsione a due componenti, ad esempio motore elettrico e motore termico, mentre nel secondo caso le batterie possono essere ricaricate anche senza l’ausilio del motore a combustione interna.

L’incremento del mercato delle automobili ecologiche si è avuto grazie all’importante traino della Spagna, che ha visto un aumento in questo primo quadrimestre del 51,9%, seguita da Francia con un +28,7%, dal Regno Unito +23,7% e dalla Germania +13%. L’Italia, invece, ha visto un calo delle immatricolazioni delle vetture ad alimentazione alternativa del 12,9%. Probabilmente il calo delle vendite è dovuto al fatto che circa l’80% delle registrazioni AFV nel mercato italiano è rappresentato dall’automobile a GPL e a metano e questo è stato, in tutta Europa, un settore generalmente in calo. 

In alcuni Paesi dell’Unione Europea, il mercato automobilistico ha visto una forte spinta proprio grazie alle automobili ad alimentazione alternativa: lo ha sottolineato la stessa ACEA, affermando che sia in Inghilterra che in Francia il mercato automobilistico è stato totalmente guidato dalle ibride e dalle elettriche, dove si è registrato il più alto numero di nuove elettriche. Infatti, il mercato delle elettriche pure, in Unione Europea, è aumentato del 33,9%, mentre delle ibride plug-in (PHEV) del 23,5%.

L’incremento del numero di immatricolazioni di vetture green in Spagna si è avuto soprattutto con la vendita delle automobili elettriche pure e le plug-in, che hanno registrato un aumento significativo (+120,1%), seguite dalle ibride tradizionali, mentre in calo il mercato GPL e metano. La Francia, come la Spagna, ha registrato un forte incremento delle automobili elettriche e ibride plug-in, passando dalla vendita di 2,903 unità nel Q1 del 2015 a 6,022 unità del corrispettivo 2016 (+107,4%), meno evidente invece l’incremento delle vetture ibride tradizionali. Nel continente europeo, la Norvegia continua ad essere il principale mercato delle vetture a batteria con 6,425 targhe in più rispetto al primo quadrimestre del 2015.
grafica mercato auto ibride
Andando nel dettaglio, per quel che riguarda le ibride elettriche plug-in, l’Unione Europea ha visto un aumento del 23,5% delle immatricolazioni, risultato raggiunto grazie al Regno Unito che ha incrementato le sue vendite da 5,504 nuove targhe del Q1 del 2015 a 7,031 immatricolazioni del corrispettivo 2016 (+27,7%). Il mercato inglese è risultato ottimo anche per le ibride tradizionali (15,075 unità) vedendo una crescita del 24,4%, seguito dalla Francia (14,827 unità, +8,3%).

Per quello che riguarda i veicoli a GPL e metano, invece, c’è stato un forte calo generale in tutta Europa, -22,4% (14,263 unità in meno rispetto al 2015). Una forte diminuzione delle vendite è stata registrata in tutta l’Unione Europea, l’unica accezione è il Belgio che ha visto un aumento del 256,9% delle vendite.

L’Italia investe molto sulle automobili ad alimentazione alternativa. Infatti, i dati mostrano come le ibride elettriche plug-in abbiano avuto, in questi primi mesi dell’anno, il loro exploit con 413 veicoli (292 immatricolazioni in più rispetto al 2015, +241,3%) e si posiziona terza in tutta l’Unione Europea per volumi di ibride tradizionali (9,714 nuove targhe e +47,7%). Nonostante l’Italia sia il mercato prevalente per quel che riguarda i veicoli a GPL e metano, il suo andamento è costante con quello degli altri Paesi europei (42,578 nuove targhe, -20,6%).

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