Caro carburante: tornano a crescere i prezzi di benzina e gasolio
L’Italia è il secondo Paese in Europa per i costi alla pompa.
Torna il caro carburante a pesare sulle tasche degli italiani.
All’inizio di marzo l’Italia era al secondo posto in Europa, dopo l’Olanda, nella classifica del prezzo al pubblico della benzina, mentre per il gasolio il nostro Paese è in 4° posizione dopo Regno Unito, Svezia e Malta.
“La responsabilità del caro-carburanti italiano – hanno sottolineato gli analisti del Centro Studi Promotor – è interamente del Fisco”.
Secondo gli ultimi dati della Commissione dell’Unione Europea, infatti, il prezzo della benzina a inizio marzo superava la media europea di 22,1 centesimi di cui 21,7 imputabili al Fisco e solo 0,4 al prezzo industriale.
Per quanto riguarda il gasolio, il prezzo industriale era addirittura inferiore alla media europea di 2,7 centesimi, ma il prezzo alla pompa superava la media di ben 18,6 centesimi per colpa di un carico fiscale maggiore di 21,3 centesimi.
Ad aprile la crescita non si è arrestata ed è continuata a crescere.
Il prezzo medio a metà aprile, infatti, è stato di 1,426 euro per la benzina e di 1,233 per il gasolio.
In particolare, secondo le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Ministero dello Sviluppo economico in modalità self service la benzina costa 1,442 euro al litro (+0,1 centesimi) presso gli impianti colorati, con le pompe bianche 1,412; per il diesel il prezzo medio è pari a1,239 euro al litro (+0,1 centesimi) no logo a 1,215 euro/litro.
In modalità servito la verde si attesta a un prezzo medio di 1,536 euro al litro (+0,2 centesimi), con le pompe bianche a 1,449 euro, mentre il gasolio viene rilevato a 1,336 euro al litro (+0,1 centesimi), pompe bianche a 1,254 euro al litro.
Il gpl resta invariato a 0,534 euro al litro, con il prezzo alle pompe bianche non oltre 0,519 euro, così come il prezzo medio del metano che è di 0,982 euro al kg, no-logo a 0,973 euro.
In coerenza con l’andamento delle quotazioni del petrolio greggio, i prezzi avevano raggiunto un minimo a fine febbraio per poi ricominciare a crescere in vista della Pasqua e del ponte del 25 aprile.
I cali di inizio anno hanno fatto registrare nel primo trimestre 2016 un sensibile calo rispetto allo stesso periodo del 2015: -8% per la benzina; -14,4% per il gasolio.
Pertanto, pur avendo aumentato dello 0,7% gli acquisti, consumatori e imprese italiane hanno visto la spesa complessiva scendere dai 12,9 miliardi del primo trimestre 2015 agli 11,3 miliardi del primo trimestre di quest’anno, per un risparmio alla pompa di 1,6 miliardi.