In Italia il mercato auto continua a crescere: a marzo +17,4%

Grazie a un portafoglio contratti, figlio delle poderose campagne invernali e alla domanda del canale noleggio, anche il 1° trimestre raggiunge una dimensione che non si vedeva da 6 anni.

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Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, marzo si chiude con 190.381 auto immatricolate, in crescita del 17,4% rispetto alle 162.187 dello stesso mese dello scorso anno.
Si tratta di un volume mensile che il mercato italiano non vedeva dagli ultimi incentivi del 2009-2010.
Ottimo anche il 1° trimestre che registra un incremento del 20,8% e 519.123 auto vendute, circa 90.000 immatricolazioni in più rispetto alle 429.615 del gennaio-marzo 2015, che a sua volta aveva già evidenziato un incremento del 13,8%.

Cresce, in particolare, il canale dei privati, che ottiene in marzo un incremento in volume del 26,2%.
In flessione invece le vendite di autovetture a noleggio (-1,7%), considerato il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno in cui si registrò una crescita superiore al 23,5%. La quota di mercato in marzo scende così al 23,9%, 4,6 punti percentuali in meno del 2015. Ciò è stato determinato dall’andamento del breve termine, in flessione del 6,4% in marzo, a fronte del +2,8% del lungo termine.
Infine, crescono a due cifre gli acquisti delle società: +20,5%, grazie al contributo del super-ammortamento, in un contesto di migliorato clima di fiducia.

Il risultato del primo trimestre – ha spiegato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – mostra un rafforzamento della voglia di mobilità, come anche testimoniato dal primo esodo pasquale. Una mobilità più sicura, più economica ed attenta all’ambiente. Per questo insistiamo sul fatto che questa voglia di mobilità vada accompagnata da provvedimenti strutturali non più dettati dall’affanno di interventi urgenti, ma coordinati sul piano nazionale nella direzione di sostituzione del parco anziano”.

Anche se la ripresa dell’auto appare solida, nel quadro congiunturale dell’economia italiana non mancano elementi di preoccupazione.

Per quanto riguarda la “corsa” delle immatricolazioni – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor va detto che il motore della ripresa è certamente l’elevato contingente di domanda di sostituzione insoddisfatta negli anni della crisi iniziata nel 2008. Elemento sicuramente rilevante per valutare la solidità della ripresa in atto è il fatto che l’andamento positivo interessa tutte le articolazioni del mercato e tutti i canali di vendita. Le immatricolazioni sono infatti in crescita in tutti i segmenti di mercato, in tutte le macroaree geografiche del Paese e inoltre la crescita interessa sia la domanda dei privati che quella delle imprese”.

Sebbene il mercato auto sia in forte ripresa già dallo scorso anno, tanto che nel 2015 la produzione di autovetture in Italia è aumentata del 65% e quella totale di autoveicoli del 45%, le ultime informazioni statistiche diffuse dall’Istat non sono particolarmente rassicuranti.

A febbraio è tornata a crescere la disoccupazione, gli indici dei prezzi al consumo confermano il permanere dello scenario deflazionistico già da tempo delineatasi e la fiducia di imprese e consumatori non è ancora stabile.

In questo contesto ancora fragile, è necessario che il Governo faccia la sua parte, mettendo a disposizione risorse per attuare programmi immediati volti alla crescita della mobilità in un’ottica sempre più sostenibile.


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