Apnee notturne: nuove norme per il rilascio o il rinnovo della patente di guida

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), che in Italia colpisce oltre 2 milioni di persone solo nelle forme medio-gravi, causa colpi di sonno e numerosi incidenti stradali. Per questo Il Ministero dei Trasporti ha recepito una direttiva europea, inserendo nel Decreto Legge 22 dicembre 2015 il divieto di guida per chi soffre di apnee notturne non curate e le indicazioni operative alle strutture che dovranno rilasciare o rinnovare la patente.

colpo di sonno

Dopo l’introduzione del divieto di guida per chi soffre di apnee gravi, inserito a inizio gennaio nel Codice della Strada (nella parte relativa alle malattie invalidanti), da febbraio arriva un ulteriore stop per il rinnovo o il rilascio della patente a chi è affetto da Sindrome di apnee ostruttive nel sonno (OSAS). A stabilirlo è una direttiva europea recepita attraverso il Decreto Legge del Ministero dei Trasporti denominato “Recepimento della direttiva della Commissione 2014/85/UE recante modifica della direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la patente di guida” del 22 dicembre 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2016

D’ora in poi “la patente di guida non potrà essere rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave e incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte“. In altre parole, chi soffre di OSAS (e non provvede a curarsi) rischia il colpo di sonno alla guida e non può più prendere o vedersi rinnovata la patente.

Come funziona
Chi ha una diagnosi di OSAS deve riferirlo nella “nuova” dichiarazione anamnestica, il documento che serve a determinare tutte le condizioni di potenziale rischio, resa al medico monocratico al momento della richiesta di rilascio o rinnovo della patente. Nel caso in cui il medico rilevi l’assenza di sonnolenza diurna o una sua lieve presenza certificherà l’idoneità alla guida. Un particolare approfondimento, invece, dovrà essere condotto sulle persone che dichiarano di essere affette da OSAS o che, a giudizio del medico, potrebbero essere portatrici di OSAS in ragione delle loro caratteristiche fisiche (ad esempio soggetti obesi, soggetti che presentano una micrognatia e/o retrognatia o un collo grosso) o con un dato anamnestico positivo per malattie associate all’OSAS (ipertensione arteriosa, aritmie, diabete mellito tipo 2, cardiopatia ischemica, eventi ischemici cerebrali, broncopneumopatie).

In caso di significativa sonnolenza diurna o di fondati sospetti di una condizione di sonnolenza diurna per OSAS, la valutazione sull’idoneità alla guida spetterà alla Commissione Medica Locale (CML) la quale, per stabilire la riduzione del livello di vigilanza, sottoporrà il candidato dapprima a un test dei tempi di reazione della durata di 10 minuti, in cui dovrà rispondere premendo un pulsante a una sequenza rapida di stimoli luminosi. Il test sarà eventualmente associato a uno specifico questionario sulla sonnolenza, il questionario di Epworth.

Al termine di tutti gli approfondimenti, l’autorizzazione alla guida potrà essere rilasciata anche alle persone affette da OSAS, sia moderata sia grave, a condizione che dimostrino “un adeguato controllo della sintomatologia presentata con relativo miglioramento della sonnolenza diurna, se confermato da parere specialistico di strutture pubbliche“. In questo caso, la validità della patente rilasciata o rinnovata, eventualmente anche con prescrizioni da parte della CML, non potrà superare i tre anni per i “normali” conducenti (quelli in possesso di patenti di categoria AM, A, A1, A2, B1, B, e BE) e un anno per i conducenti professionali (quelli titolari di patente di categoria C, CE, C1, C1E, D, DE, D1 e D1E nonché titolari di certificato di abilitazione professionale di tipo KA e KB). La stessa Commissione potrà, al contrario, inibire la guida ai soggetti affetti da OSAS media o grave che non si sottopongono con continuità a terapie adeguate, utili a controllare la malattia e a migliorare la sonnolenza diurna.

Cos’è l’OSAS
E’ una vera e propria malattia che provoca interruzioni involontarie del respiro, della durata di almeno 10 secondi e frequenza di almeno 10 volte ogni ora, mentre si dorme. Sono i muscoli che tengono aperte le vie aeree superiori a perdere sostanzialmente di tono, provocando l’apnea. A sua volta questa causa l’abbassamento della saturazione dell’ossigeno nel sangue, che alla lunga porta a una serie di disturbi quali arteriosclerosi, ipertensione e deficit cognitivi e, quel che interessa maggiormente la guida, sonnolenza diurna.

I dati
Secondo i più recenti dati, il problema delle apnee notturne colpisce oltre 2 milioni di persone solo nelle forme medio-gravi, e riguarda il 50% degli uomini e il 23% delle donne. Il legame della sindrome con gli incidenti stradali è stato studiato dal neurologo Sergio Garbarino: ogni anno, in Italia, le apnee notturne causano più di 17.300 incidenti stradali, per un totale di oltre 250 morti e 12.200 feriti. Al problema sociale si aggiungono anche i costi sanitari, che in Italia ammonterebbero a circa 1 miliardo e mezzo di euro.

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