Automobili: il futuro è elettrico
Un recente Studio di Bloomberg New Energy Finance mostra l’incremento inevitabile della trazione elettrica rispetto ai motori tradizionali nei prossimi anni, complice il calo del prezzo del petrolio e quello delle batterie.
Un futuro elettrico per la trazione di autoveicoli!
È il sogno di molti (e l’incubo di altrettanti) che porterebbe notevoli vantaggi in termini di emissioni climalternati (anche se alcuni recenti studi in materia affermano che stante le quantità emesse fino ad oggi difficilmente si riuscirà a contenere gli effetti di un meccanismo di surriscaldamento globale ormai in atto) e altrettanti dal punto di vista della salute (minore emissione di particolato responsabile di diverse patologie a carico del sistema respiratorio).
Ad ogni modo, sembra, “il dado è tratto” e secondo gli analisti del Bloomberg New Energy Finance il futuro prossimo vedrà un ulteriore calo dei prezzi delle batterie che, unito al minor costo del petrolio e alla maggior propensione degli utenti verso forme energetiche più pulite, farà sì che la trazione elettrica diventerà l’opzione più economica e vantaggiosa rispetto ai tradizionali motori a benzina o diesel.
Lo studio, pubblicato ieri (25 febbraio), prevede che le vendite di veicoli elettrici raggiungeranno i 41 milioni entro il 2040, rappresentando il 35% delle vendite di veicoli nuovi leggeri. Questo dato sarebbe 90 volte la cifra equivalente delle vendite di auto elettriche nel 2015, quando le vendite di Electric Vehicles hanno raggiunto le 462.000 unità (circa il 60% in più rispetto al 2014).
Colin McKerracher, analista di Bloomberg New Energy Finance, ha dichiarato: “Alla base di questa previsione c’è il lavoro che abbiamo fatto sui prezzi delle batterie EV… I costi delle batterie agli ioni di litio sono già scesi del 65% rispetto al 2010 e ci aspettiamo ulteriori ribassi ben al di sotto di 120 dollari per kWh entro il 2013 con previsioni di ulteriori ribassi grazie alle innovazioni della chimica“.
Il quadro illustrato nello Studio avrà, ovviamente, importanti implicazioni al di là del mercato automobilistico, perché se le auto elettriche rappresenteranno 1/4 dei veicoli su strada, ciò comporterà il mancato consumo di 13 milioni di barili di petrolio al giorno, rimpiazzati dal consumo di 1.900TWh di elettricità (equivalente a circa l’8% della domanda mondiale di elettricità nel 2015), tant’è che già a partire dal prossimo decennio i veicoli elettrici potrebbero far calare il consumo di greggio di 2 milioni di barili al giorno, generando un eccesso di petrolio equivalente a quello che ha scatenato la crisi petrolifera nel 2014.
Il quadro attuale, tuttavia, vede il mercato dei veicoli elettrici ancora molto dipendente da logiche di incentivazione e premialità di tipo statale, stante la volontà di molti governi di spingere su nuove tecnologie tese alla riduzione delle emissioni e al minor consumo di fonti fossili, senza contare il problema legato all’inquinamento. Ad ogni modo, sebbene nel 2015 il mercato EV ha visto una forte crescita, ancor oggi il parco auto elettrico circolante rappresenta solo l’1% delle vendite di veicoli leggeri (dati 2015).
La ruota del tempo gira inesorabile verso il futuro e ai saggi spetta il compito di prepararsi … per tempo!