Allarme pneumatici: troppi italiani trascurano le gomme della propria automobile

Secondo l’Indagine “Vacanze Sicure” in un anno sono raddoppiate quelle lisce e oltre il 15% presentano problemi per la sicurezza stradale.

provagomma

Un abbassamento drastico dei parametri di sicurezza delle gomme degli italiani.
È questo il risultato della campagna “Vacanze Sicure”, frutto della storica collaborazione tra il Ministero dell’Interno Servizio Polizia Stradale e le Associazioni dei produttori e dei rivenditori di pneumatici, che quest’anno ha effettuato oltre 9.000 controlli in 7 regioni Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Lazio e Liguria, che rappresentano circa il 27% del parco circolante nazionale e le principali direttrici del traffico nord-sud costiero, sia tirrenico sia adriatico – tra metà maggio e metà giugno, elaborati su modello del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Torino.

La gomma delle ruote delle nostre auto è l’unico punto di contatto tra il veicolo ed il suolo e se si pensa che la percentuale di vetture che circolano con gomme lisce è passata dal 3,03% del 2014 al 5,63% di quest’anno con addirittura numeri a 2 cifre in Campania e Molise (10,14%) la sicurezza stradale italiana è fortemente a rischio, infatti, con gomme lisce ed asfalto bagnato, la frenata si allunga fino al doppio del normale, ed è una tra le prime cause di tamponamento.

Un altro fattore di incidente stradale è viaggiare con pneumatici danneggiati visibilmente sui fianchi, la cui percentuale si attesta 3,83%, che associato al sotto-gonfiaggio, può portare allo scoppio del pneumatico, soprattutto con le temperature elevate e auto sovraccariche.
Dato che oltre la metà degli automobilisti italiani viaggia con ruote sottogonfiate, Assogomma e Federpneus ricordano che soprattutto in vista dei lunghi viaggi e degli esodi estivi è fondamentale per la sicurezza ripristinare la corretta pressione non solo degli pneumatici dell’auto, ma anche quella della ruota di scorta e di roulotte, camper e carrelli appendice.

La non omologazione si attesta al 2,32%, in Liguria il fenomeno è più accentuato (5,01%) con una punta sopra il 10% di Genova. Grazie ad un approfondimento di indagini dell’iniziativa “Vacanze Sicure”, si è scoperto un traffico di di pneumatici non omologati in arrivo ai porti liguri.
In aumento del 3,41% la non omogeneità per asse e del 2,85% con punte del 4% in Friuli Venezia Giulia la non conformità alla carta di circolazione.

Durante i controlli, quasi un’auto su 5 montava ancora pneumatici invernali, con picchi vicini al 30% nelle Marche e in Basilicata, e per giunta il 5% degli pneumatici invernali montati non era neanche conforme a quanto riportato in carta di circolazione.
309 vetture sulle oltre 9.000 controllate (3,41%) presentavano un equipaggiamento non omogeneo, quindi avevano sullo stesso asse gomme diverse per marca e/o modello/misura, oppure montavano due invernali e due estivi. Sebbene non sia vietato dal Codice della Strada, questo equipaggiamento misto estivi/invernali è sconsigliato dalla Direttiva del Ministero dei trasporti del 30 gennaio 2013.

“I risultati della campagna Vacanze Sicure evidenziano come siano ancora troppi i conducenti che circolano con pneumatici lisci o danneggiati e che utilizzano pneumatici non omologati. – ha commentato Giuseppe Bisogno, Direttore del Servizio Polizia Stradale – Gli strumenti che abbiamo a disposizione per contrastare questa tendenza passano attraverso un impegno a 360 gradi: nella prevenzione, nei controlli, nell’informazione, per promuovere un nuovo approccio culturale di legalità sulle strade. In questo senso dobbiamo continuare a richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di una attenta manutenzione del veicolo, pneumatici in primis, per viaggiare sicuri. L’obiettivo è quello di contrastare gli incidenti stradali e con questo limitare la sofferenza umana e i costi sociali”.

Infine il punto dolens del parco circolante italiano: macchine vecchie e poco sicure.
La media si aggira a 11 anni e un mese, e più della metà delle auto italiane in circolazione hanno più di 10 anni.
Inoltre, è preoccupante la mancanza di revisione, indice inequivocabile di mancata manutenzione, che anche quest’anno cresce e si attesta al 7,09% contro il 5,68% rispetto al 2014.
Tradotto in numeri assoluti oltre 5 milioni di autoveicoli non non conformi per le gomme, che sommati ai veicoli senza revisioni, i veicoli non in regola sono oltre 7,5 milioni.

Nonostante i dati ACI ISTAT indichino lievi cali previsionali nell’incidentalità stradale (-1.62%) – ha spiegato Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma – siamo convinti che il trend virtuoso si stia invertendo ed i risultati di questa indagine non possono che confermarlo, come anche altre autorevoli fonti, quali ad esempio le Assicurazioni, affermano. Se poi sono corrette le stime di un calo del 18% delle percorrenze, ne deriva che purtroppo gli incidenti stradali, sia mortali sia con feriti, non sono affatto in calo, ma bensì in aumento.
Bisogna correre ai ripari e, vista la crisi, permettere agli automobilisti di mettere in deduzione le spese di manutenzione e di acquisto di prodotti che favoriscano la sicurezza stradale, come i pneumatici, così come si fa già da tempo per le ristrutturazioni”.

Avere un veicolo sicuro e in regola non evita solo la sanzione pecuniaria, ma protegge e salva la vita ai milioni di persone che ogni giorno percorrono le strade del nostro Paese.

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