La Commissione UE bacchetta la Polonia
Rinviata alla Corte di Giustizia europea per la mancata, completa applicazione della normativa comunitaria sui veicoli a fine vita.
La Commissione Europea ha deciso, di rinviare alla Corte di Giustizia la Polonia per la non corretta trasposizione nella normativa locale della direttiva comunitaria relativa ai veicoli a fine vita. La Commissione, in sostanza, ha espresso preoccupazione circa lo stato di attuazione, in Polonia, del sistema di raccolta e riciclaggio previsto dalla Direttiva 2000/53/CE, più nota come “Direttiva ELV” (End Life Vehicles)
Ricordiamo che detta Direttiva mira a rendere più rispettose dell’ambiente le operazioni di smontaggio e di riciclaggio dei veicoli a fine vita, fissando precisi obiettivi di reimpiego, riciclaggio e recupero dei veicoli stessi e obbliga gli stessi Produttori a provvedere affinché i nuovi autoveicoli immessi nel mercato tengano conto del riciclaggio a fine vita.
Già nel 2009 la Commissione aveva individuato una serie di carenze nella legislazione polacca e aveva aperto una procedura di infrazione che aveva portato alla risoluzione di alcune delle carenze, tuttavia, ancora nel 2012 era stato spiccato un parere motivato mirato alla risoluzione delle problematiche ancora irrisolte. La Polonia aveva riconosciuto la fondatezza delle lacune rilevate e aveva fatto sapere che una nuova normativa, nel 2013, avrebbe provveduto a risolvere la questione. Ma ciò non è avvenuto.
Di fatto sussistono ancora oggi incertezze sulla trasposizione polacca della Direttiva ELV, ad esempio, ha rilevato la Commissione, non esiste alcun obbligo a raccogliere i pezzi usati che costituiscono rifiuto (ovvero quelli che non possono essere riutilizzati e devono essere pertanto avviati a riciclo); e ancora, la normativa locale comporta una discriminazione nei confronti dei veicoli non immatricolati in Polonia. Inoltre un progetto di legge che avrebbe dovuto rimediare a tali lacune deve essere ancora adottato.
Vale la pena sottolineare che la Direttiva ELV si iscrive nel solco delle iniziative legislative comunitarie destinate a realizzare in Europa quell’economia circolare ove la quantità dei rifiuti va ridotta e gli stessi materiali devono essere sistematicamente valorizzati, riutilizzati o riciclati. In particolare, la Direttiva mira a ridurre il quantitativo di rifiuti derivanti dai veicoli allorquando questi giungono al loro fine-vita; a limitare l’uso delle sostanze pericolose e dannose per l’ambiente e la salute utilizzate finora nelle componenti dei veicoli a motore e ad aumentare la quantità di materiale riciclato utilizzato nella produzione stessa dei veicoli.
In questo senso è piuttosto ambizioso l’obiettivo di riciclaggio che l’EU si è data a partire dal prossimo 1° gennaio 2015; da quella data, infatti, per tutti gli ELV è stabilito che il target di recupero e riciclo dovrà essere al minimo il 95% del peso medio del veicolo per anno.
Ma evidentemente c’è ancora un po’ di strada da fare… tutti insieme.