Molten air l’evoluzione delle batterie elettriche ad aria
Più efficienti di 4,5 volte rispetto alle batterie al litio e composte da materiali economici
E’ stato pubblicato su Energy & Enviromental Science lo studio “Molten air-higest energy class of rechargeable batteries” effettuato da scienziati della George Washington University in collaborazione con la National Science Foundation, riguardante i principi per la realizzazione di una nuova classe di batterie “ad aria fusa” high energy e la loro chimica fondamentale.
Le batterie “Molten air” utilizzano aria, un elettrolita fuso, sono quasi reversibili (ricaricabili), hanno la capacità di stoccare più elettroni per molecola consentono un elevato accumulo di energia elettrica.
I materiali delle batterie permettono di ottenere una maggior densità di energia e conseguentemente si ottengono una durata maggiore e una notevole riduzione dei costi produttivi.
Nelle batterie Molten air, gli elettrodi sono aria e nichel o ferro, mentre l’elettrolita si genera tramite la fusione di ferro, carbonio o boruro di vanadio.
Sono state attualmente realizzate tre differenti versioni cambiando l’elettrolita fuso utilizzando: ferro, carbonio e vanadio.
La capacità di accumulo è notevole: tre (ferro), quattro (carbonio) e undici (boruro di vanadio) elettroni per molecola, con una capacità di storage da 20 a 50 volte superiore rispetto a quelle con ioni di litio, che immagazzinano solo un elettrone per ogni molecola di litio.
Stuart Licht e i suoi colleghi, ritengono che le batterie Molten air siano 4,5 volte più efficienti di quelle al litio. Secondo Chemestry World “Proprio come le batterie metallo-aria, le Molten air utilizzano l’ossigeno dall’aria come materiale catodico e non come ossidante interno”.
Licht è ottimista rispetto alle innovativa batterie: ‘i componenti di base – sali inorganici, nichel e acciaio – sono prontamente disponibili e poco costosi.
Quanto detto potrebbe essere la chiave di volta rispetto al trasporto sostenibile e alla possibilità di avere auto elettriche efficienti e in grado di avere batterie in grado di garantire una autonomia anche per i lunghi percorsi.
Non rimane che attendere gli sviluppi di questa tecnologia che a breve potrebbe portare a un “cambio evolutivo” rispetto alle attuali batterie presenti sulle auto elettriche.