Mercato auto italiano: addio ripresina! Torna il segno meno.
In calo del 3,83% rispetto a maggio 2013. Si ripongono le speranze nella “Proposta Capezzone”.
L’ottimismo è durato poco.
Del resto era immaginabile considerata la situazione economica italiana e la pesante crescita dei disoccupati.
Secondo i dati del Ministero dei Trasporti a maggio sono state immatricolate 131.602 autovetture nuove, segnando un -3,83% rispetto a maggio 2013.
L’unica consolazione è il cumulato gennaio-maggio con un aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2013, in parte grazie al settore del noleggio che ha raggiunto il 27,1% del totale, in particolare con il lungo termine.
Il problema riguarda le vendite ai privati e alle famiglie, dove anche i volumi dei 5 mesi restano inferiori a quelli dello scorso anno (-1,7%).
Del resto anche gli eco-incentivi sono stati un flop.
Fonti ministeriali confermano che le vetture prenotate con gli incentivi sono circa 13.000 unità, di cui 568 già immatricolate a maggio: 299 a metano, 113 a GPL, 147 ibride e 9 elettriche.
“Come prevedibile, le famiglie stanno beneficiando in misura decisamente limitata degli incentivi sulle vetture a Basse Emissioni Complessive (BEC), – ha commentato Massimo Nordio, Presidente Unrae – perché questi si sono rapidamente esauriti e sono circoscritti agli acquisti di vetture GPL, metano, ibride ed elettriche che rappresentano meno del 20% della domanda nel canale privati”.
Per quanto riguarda l’alimentazione, infatti, gli italiani hanno cominciato solo da poco ad affidarsi a Gpl e metano, cresciute a maggio, rispettivamente del 7,9% e 2%.
Si registra, inoltre, un forte calo delle auto usate, i cui trasferimenti di proprietà a maggio hanno segnato -10%, rendendo negativi anche i primi 5 mesi dell’anno: -1,7% e 1.787.417 trasferimenti totali, 30.000 unità in meno di un anno fa.
Per quanto riguarda i modelli, le tre auto più vendute sono Punto, Ypsilon e al primo posto la Panda, mentre le marche più richieste sono Fiat, Volkswagen e Ford.
Case automobilistiche e associazioni di categoria chiedono un significativo intervento di riforma dell’imposizione tributaria sui veicoli e valutano positivamente la recente proposta di legge presentata dal Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Daniele Capezzone.
Secondo Federauto “la “proposta Capezzone” pone sul tavolo, con equilibrio, alcuni nodi da sciogliere fra i quali quello del rinnovamento della mobilità privata in senso ecologicamente compatibile, dell’approccio da seguire per commisurare la tassazione ai livelli di inquinamento dei veicoli, dell’alleggerimento della fiscalità sulle auto aziendali“.
“Dopo essere stati vittime di una autentica aggressione fiscale da parte dei precedenti Governi, – ha commentato il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi – ci chiediamo se quello attualmente in carica avrà la volontà di restituire all’automotive parte delle risorse drenate in questi anni, dando al settore una opportunità di crescita vera e, nello stesso tempo, di sviluppo per il Paese“.
Speriamo!