Noleggio e car sharing la sinergia del futuro

Stime, previsioni, novità e una rivoluzione in atto nello Studio Deloitte: addio all’auto come bene di proprietà in favore di noleggio, car sharing e smart mobility.

car-sharing

Si è tenuta a Milano, il 7 Maggio l’Assemblea Pubblica di Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e dei Servizi Automobilistici) nella quale è stato presentato il Report relativo allo studio effettuato in collaborazione con Deloitte (azienda specializzata di servizi relativi ad audit, tax, consulting e financial advisory) sull’andamento del mercato dell’autonoleggio dei veicoli.

Di particolare rilevanza sono stati i risultati della ricerca presentata che mette in evidenza il trend del settore auto che vede noleggio e car sharing al centro dello sviluppo della smart mobility cittadina aziendale e turistica.

Il campione scelto (3.000 unità circa) era rappresentativo del contesto italiano e statunitense.
L’analisi effettuata nei primi mesi del 2014 ha avuto come focus gli atteggiamenti di: cittadini aziende di noleggio veicoli e fleet manager (gestori di flotte aziendali).

Obiettivo dello studio, misurare il livello di conoscenza e di interesse per il car sharing e le possibili partnership e integrazioni con il servizio di noleggio veicoli (si ricorda che il car sharing è un servizio di condivisione dell’auto, che prevede il prelievo del mezzo da parte dell’utente, l’utilizzo per lo spostamento e la successiva riconsegna con pagamento in ragione dell’utilizzo effettuato. L’idea di partenza consiste nel rinunciare all’acquisto dell’ HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Automobileautomobile privata senza compromettere le esigenze di mobilità).

Per effettuare la ricerca di mercato, è stato definito un campione rappresentativo di tre generazioni a confronto:
– Generazione Y (età compresa tra 14 e 32),
– Generazione X (dai 33 ai 49 anni),
– Baby Boomers (dai 50 ai 70 anni).

I dati emersi dalla ricerca hanno messo in risalto come l’attuale contesto di crisi economica e l’elevato indice di disoccupazione giovanile (superiore al 40%) siano i principali elementi sfavorevoli rispetto all’acquisto dell’auto.

Per i giovani, in particolare, le principali criticità riguardano l’elevato costo di acquisto iniziale e i successivi costi di gestione e manutenzione (in particolare gli oneri relativi all’assicurazione).

Emerge così un trand favorevole per le soluzioni che privilegiano l’utilizzo di mezzi pubblici e la smart mobility.

L’auto di proprietà è pur sempre nell’attuale contesto di mercato il mezzo di trasporto preferito e anche il campione ne da conferma, infatti il 75% degli intervistati ne possiede. Tuttavia il 63% è favorevole a utilizzare “sistemi di trasporto alternativi” e si stima che nei prossimi 5 anni vi sarà una crescita del 15% delle nuove forme di mobilità per spostamenti di routine.
È la Generazione Y composta dai giovani a trainare il cambiamento che si sta affermando, infatti, il 57% dichiara il proprio gradimento per i sistemi alternativi di trasporto e, di questi, il 28% utilizzerebbe volentieri servizi di car sharing preferendo anche soluzioni integrate con smartphone e tablet per ottenere la pianificazione del percorso da effettuare.

Anche gli operatori del settore del noleggio veicoli sono attenti ad un “andamento sempre più evolutivo del sistema del trasporto”, dunque, il car shering e il noleggio possano divenire parti integranti in una offerta strutturata in grado di rispondere alle esigenze degli utenti.

Il 90% dei gestori di flotte si dichiara favorevole rispetto alla sinergia fra questi due servizi, l’80% delle società di noleggio considera favorevolmente l’integrazione di questi servizi e il 70% dei clienti finali è interessato a una offerta strutturata che integri al meglio entrambe le formule.
L’analisi effettuata mostra inoltre come sia necessario elaborare una offerta che si caratterizzi principalmente per: economicità flessibilità e accessibilità del servizio.

Le nuove generazioni sono tre volte più interessate al servizio di mobilità rispetto al “prodotto” automobile. Tra gli aspetti essenziali della gestione del servizio, la libertà di riconsegna del veicolo ottiene il maggiore gradimento (4,2 in media).

Per Marco Martina, Partner Deloitte ed esperto Automotive, “Emerge in maniera significativa una nuova esigenza di mobilità e un forte e crescente interesse nel servizio di Car Sharing, ritenuto di importanza anche maggiore rispetto al “prodotto” auto soprattutto nelle generazioni più giovani. Il Car Sharing inoltre non deve essere visto come un’alternativa ai servizi di noleggio, ma piuttosto come un’opportunità per un’offerta integrata tra le due tipologie di servizio: sempre più ritagliata sulle esigenze dei clienti in modo da massimizzare la cosiddetta “Customer Experience”. “Sarà pertanto necessario che le Società di Noleggio ripensino il proprio modello di business per poter cogliere queste nuove opportunità derivanti dal contesto in continua e rapida evoluzione”.

Analogo è anche il punto di vista di Fabrizio Ruggiero, Presidente di ANIASA, secondo il quale: “è in atto un cambiamento nei modelli di distribuzione e utilizzo del bene auto e di mobilità più in generale. Si procede, anche grazie al supporto e alla diffusione delle nuove tecnologie, verso una sempre maggiore integrazione tra le diverse forme di mobilità che rispondano alle esigenze di spostamento private o professionali con soluzioni su misura e sempre più evolute. Le nuove generazioni sono oggi meno propense al possesso dell’auto, ma mantengono un forte interesse per il tema mobilità”. 

Lo studio ha considerato anche due nuove forme di mobilità cittadina: il car pooling (condivisione dell’auto per un determinato percorso con il fine principale di ridurre i costi del trasporto) e il cosiddetto “peer to peer” (il processo con cui un proprietario di un’auto mette il proprio veicolo a disposizione degli altri in affitto per brevi periodi di tempo). Queste forme cominciano ad essere attrattive per il cliente finale. Fleet manager e società di noleggio mostrano un lieve interesse per il car pooling, rispettivamente il 23% e il 30% dichiara che lo utilizzerà nei prossimi 6 mesi. La percentuale sale al 60% tra i clienti finali. Gradimento inferiore riscuote il “peertopeer”, che viene però valutata dal 39% della “generazione Y” come una forma di mobilità attrattiva.

Nella situazione di mercato attuale bisogna ricordare che la “classica proposta di noleggio veicoli”  ha mantenuto nel 2013 le proprie posizioni di mercato, rappresentando il 18,6% dell’immatricolato nazionale, con un fatturato superiore ai 5 miliardi di euro e con una flotta circolante di 680.000 unità. Oltre 65.000 aziende e 2.500 PA utilizzano ogni giorno i servizi di noleggio a lungo termine, mentre sono stati 4,5 milioni i contratti di noleggio veicoli per esigenze a breve termine lo scorso anno.

Nel 2014 il settore delle flotte aziendali a noleggio e del rent-a-car, è tornato a crescere nei primi tre mesi del 2014 con un aumento del fatturato (+2,5%) e delle immatricolazioni (+6.000 unità).

I positivi segnali del 2014 e l’attenzione posta rispetto all’innovazione e alle nuove richieste che sembrano emergere dal mercato, possono essere i migliori presupposti per la crescita del settore.

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