Auto intelligenti con il progetto V-Charge

Nel 2015 le auto si ricaricheranno, si guideranno e si parcheggeranno da sole con un semplice comando da iPhone: è il progetto V-Charge ideato da diversi istituti di ricerca in collaborazione con Bosch e Volkswagen, e realizzato grazie ai finanziamenti europei.

V-Charge

I gruppi di ricerca dell’Istituto di Tecnologia di Zurigo (ETH), delle università di Braunschweig, Oxford, Parma, in collaborazione con Bosch e Volkswagen AG, stanno mettendo a punto un progetto europeo rivoluzionario per le auto elettriche che sfrutta la guida autonoma, la  ricarica wireless delle batterie e la connettività dell’auto.

V-Charge, questo il suo nome dall’abbreviazione di “Valet parking and recharge” (servizio di parcheggio e ricarica), rappresenta infatti un sistema che permetterà ai veicoli elettrici di trovare “da soli” le colonnine di ricarica disponibili e i posti auto attrezzati. Il tutto tramite una app utilizzabile dal proprio telefonino: basterà un semplice tocco sullo schermo dello smartphone con cui selezionare il comando e la macchina si recherà autonomamente fino alla colonnina di ricarica più vicina. A ricarica avvenuta, l’auto potrà essere richiamata attraverso l’applicazione e se incontra un altro veicolo sul suo percorso, è in grado di fermarsi per farlo passare o di deviare per evitarlo.

Un ulteriore passo avanti verso le auto-drone, che diventano anche intelligenti e comandate a distanza. “Le sperimentazioni sono iniziate nel giugno 2011 – spiegano da Bosch – ed hanno raggiunto un ulteriore sviluppo con la recente presentazione dell’ultima versione della funzione di guida e parcheggio automatico all’aeroporto di Stoccarda. I ricercatori sono riusciti a presentare un assistente al parcheggio automatico azionato da un’app per smartphone. Ricevuto il segnale, infatti, l’auto si connette al server del garage, individua un posto auto libero e lo raggiunge da sola”.

Una volta che la app sarà messa a punto definitivamente ed entrerà nell’uso quotidiano, saranno superati i limiti attuali delle vetture elettriche, ovvero il problema dell’autonomia e la difficoltà di trovare colonnine di ricarica libere, specie nei grandi centri urbani. Si potrà andare in ufficio, lanciare l’applicazione e inviare la vettura nella stazione di ricarica, per poi farla tornare una volta terminato il “rifornimento”. 

Grazie anche al finanziamento di 5 milioni di euro erogato dall’Unione Europea, i ricercatori sono stati in grado di svolgere tutti i test necessari e di superare alcuni limiti fisici della tecnologia GPS. Ad esempio, la localizzazione all’interno dei garage: le strutture chiuse, infatti, ostacolano i segnali dei satelliti e la vettura non è in grado di seguire le coordinate. Per risolvere questo problema gli scienziati hanno realizzato un sistema video basato sulla visione artificiale, unendo le competenze dei team nei campi della robotica e della rilevazione della percezione dell’ambiente. Il veicolo innanzitutto si connette all’infrastruttura del garage e, per determinare la propria posizione, scarica una mappa apposita che contiene una descrizione dei dintorni ed è progettata specificatamente per essere usata con video camerale per la visione artificiale. La vettura determina, quindi, la propria posizione confrontando i dati raccolti dalle sue telecamere con quelli presenti sulla mappa. Tutti gli ostacoli vengono rilevati da un sistema di visione stereoscopico e successivamente identificati come fermi o in movimento. L’auto ricalcola più volte al secondo la sequenza ottimale di manovre di guida, che le consentono di evitare gli eventuali impedimenti presenti sul proprio percorso. 

L’obiettivo è rendere queste funzioni economicamente vantaggiose per essere poi integrate nella produzione di serie dei prossimi anni. Per questo motivo, gli ingegneri si sono concentrati su sistemi adatti alla produzione su larga scala in grado di offrire una tecnologia economicamente sostenibile e hanno lavorato con dispositivi già disponibili sul mercato, come sensori a ultrasuoni, telecamere stereoscopiche e applicazioni come l’assistente di parcheggio e sistemi di frenata d’emergenza.

La fase sperimentale del progetto terminerà il 30 settembre 2015, tempo che verrà usato per affinare la messa a punto e l’accuratezza delle manovre di parcheggio, visto che i veicoli elettrici devono avvicinarsi alle colonnine di ricarica con estrema precisione. 


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