Ai blocchi di partenza gli eco-incentivi BEC
Il 6 maggio 2014 scattano le prenotazioni per i contributi disponibili per il 2014 per i venditori registrati e per quelli che si registreranno nell’area dedicata del sito del M.S.E.
Il Ministero dello Sviluppo Economico (M.S.E.) ha firmato il D.M. 3 aprile 2014 – Riparto risorse BEC 2014 veicoli a basse emissioni complessive con cui si impartiscono le disposizioni per i contributi previsti dalla Legge Sviluppo n. 134/2012 per promuovere la mobilità sostenibile attraverso la diffusione di flotte pubbliche e private con un specifico riguardo all’ambito urbano e all’acquisto di veicoli BEC (elettrici, ibridi, a metano, biometano, GPL, biocombustibili, idrogeno), senza privilegiare particolari tecnologie.
L’unico fattore determinante per accedere ai contributi è il livello delle emissioni di CO2 allo scarico scaglionati in base a 3 fasce di emissioni (120, 95 e 50 g/km).
I beneficiari di questa misura sono i detentori di veicoli utilizzati per l’attività d’impresa (taxi, noleggio, flotte aziendali, ecc.), quelli cioè, con percorrenze più elevate rispetto ai veicoli ad uso privato, mentre i contributi per questi ultimi hanno lo scopo di incentivare l’acquisto di veicoli ecologici e meno diffusi.
Nel contesto della norma viene considerato anche lo sviluppo delle infrastrutture per la ricarica elettrica, dopo aver creato un adeguato parco veicoli appartenente a tale tipologia.
Il fondo statale previsto per l’acquisto di veicoli BEC ammonta per il 2014 a 31,3 milioni di euro a cui si aggiungono le risorse non utilizzate nel 2013 a causa di criteri di assegnazione non conformi, raggiungendo un totale di 63,4 milioni di euro.
In pratica, i contributi verranno erogati in questi termini:
– 15% per l’acquisto da parte di qualsiasi tipo di acquirente (senza rottamazione) di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km;
– 35% per l’acquisto da parte di qualsiasi tipo di acquirente (senza rottamazione) di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 90 g/km;
– 50% per l’acquisto di veicoli destinati all’uso di terzi o usati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, e destinati a essere utilizzati solo come beni strumentali nell’attività dell’impresa (obbligatoria rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto) con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
Per i veicoli acquistati nel 2014, il contributo può essere erogato solo per quelli nuovi, non ancora immatricolati. Sarà ripartito in parti uguali tra lo sconto del venditore e il contributo statale, e corrisposto direttamente all’acquirente dal venditore, compensando il prezzo di acquisto sulla base del criterio di livello delle emissioni di CO2: 20% del costo complessivo del veicolo con un tetto massimo di 5.000 euro (emissioni non superiori ai 50 g/km); 4.000 euro (emissioni non superiori ai 95 g/km); 2.000 euro (emissioni non superiori ai 120 g/km).
Secondo le valutazioni basate su quanto è accaduto nel 2013, la metà dei contributi per l’anno corrente saranno destinati alla sostituzione di veicoli commerciali leggeri di proprietà di aziende e a quelli ad utilizzo pubblico (taxi, servizi di linea, car-sharing, noleggio), dopo aver ovviamente rottamato un veicolo inquinante con almeno 10 anni di vita. L’unica eccezione sono i fondi (50%) destinati a mezzi con emissioni non superiori a 95 g/Km (elettrici e ibridi) per i quali non è prevista contestuale rottamazione e che sono aperti a tutte le categorie di acquirenti.