RIFORMA RC AUTO: ULTIMO ATTO?

Una nota del Consiglio dei Ministri ripropone, in forma di Disegno di Legge, le stese misure stralciate dal controverso art. 8 del Decreto “Destinazione Italia.

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, un Disegno di legge teso a ridurre i costi dell’assicurazione auto, consentendo l’apposizione di alcune clausole contrattuali che mirano a vanificare le richieste fraudolente di risarcimento e ad assicurare riduzioni del premio assicurativo. 

Questo meccanismo – si legge nella Nota diramata dal CdM – abbasserebbe il prezzo finale per il consumatore, rispetto all’anno passato”.

Il disegno di legge – modulato di fatto sul precedente art 8 del Decreto “Destinazione Italia”, poi stralciato appena 24 ore fa a causa dei diversi “mal di pancia” causati in sede di Governo – prevede una serie di sconti per i consumatori e sanzioni, in caso di violazioni, per le Compagnie di Assicurazione. Il meccanismo di sconti e sanzioni può essere così sintetizzato:

– Sconto del 7%, sulla media dei prezzi regionali, per l’applicazione della scatola nera.

– Sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro in caso di mancata pubblicità o comunicazione.

– Sconto del 5% e del 10% per risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate.

– Sconto del 4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento. 

– Sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro in caso di mancata pubblicità o comunicazione.

– Sconto del 7% per prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative. 

– Sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro in caso di mancata pubblicità o comunicazione.

Il totale delle riduzioni previste dal governo è del 23%; tanto per fare un esempio: chi pagava un premio Rc Auto di 1.000 euro all’anno, avrà una decurtazione a 770 euro.

Quello dell’RC Auto è un “dente” piuttosto doloroso per il paziente Italia (e per il meno “paziente italiano”). Da anni si registrano  ingiustificati aumenti a carico del consumatore, aumenti denunciati anche dall’Antitrust che in più occasioni ha denunciato come nel Bel Paese si pagano le polizze più care d’Europa con l’aggravante del maggior numero di sinistri ed il minor numero di frodi scoperte. Record negativo anche per i costi stessi dei risarcimenti che vedono principalmente penalizzate le categorie più deboli socialmente ed economicamente: pensionati, giovani e quarantenni. Si registrano, inoltre, troppi autoveicoli che viaggiano senza copertura assicurativa e si assiste ad un divario notevole fra costi dei premi al Nord e al sud del Paese.

Conscio della necessità di dare una risposta concreta a quello che, semestralmente, è diventato un vero e proprio scoglio sulla già difficoltosa navigazione mensile della famiglia media italiana, il Governo, in sede di compilazione della Legge di stabilità, aveva già annunciato un pacchetto di misure volte a ridurre il costo medio dell’assicurazione auto.  Tale pacchetto è stato annunciato in data 11 dicembre dopo che lo stesso Presidente del Consiglio ci aveva, di fatto, messo la faccia. Ma, a fronte di annunciati sconti che sarebbero dovuti andare a favore dei consumatori, non sono mancate polemiche e dietrologie, oltre che una solenne bocciatura dal parte della Commissione Giustizia e la sollevazione di diverse sigle e Associazioni

Sostanzialmente l’intervento sull’Rc Auto, prevede un pacchetto di misure basato su quattro elementi cardine: contrasto alle frodi, maggiore concorrenza tra le compagnie, maggiore mobilità degli assicurati e maggiore efficienza nelle imprese. E fin qui, niente da dire, se non che, a ben guardare tra le righe, non è tutt’oro quel che luccica e, a fronte di golose scontistiche per i consumatori, di fatto, le Compagnie di assicurazione si potrebbero essere assicurate un bel futuro a danno di progressive “perdite di libertà” individuali e professionali.

Per una cronistoria ragionata sull’intera vicenda, si rimanda alla lettura dell’articolo specifico  sul numero cartaceo del Notiziario Autodemolitori, di prossima pubblicazione.


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