Mercato auto: ottobre in ripresa in Europa ma non in Italia

Boccata d’ossigeno per il mercato Europeo. Boom della Spagna che segna + 34,4%, mentre l’Italia ancora in calo con un – 5,58%

mercato auto strada

Con l’ingresso nell’autunno l’Europa – un gruppo di 27 Paesi Ue e 3 dell’Efta (Associazione europea di libero scambio-Aels, in Italia viene utilizzato l’acronimo Efta dall’inglese European free trade association) – ha incorporato un segno positivo sul mercato delle auto, con un incremento del 5,5%, con 1.194.216 autovetture vendute rispetto alle 1.132.238 dell’anno precedente. Un dato importante dal punto di vista economico, diffuso dall’Acea-Associazione dei costruttori europei di autoveicoli,   considerato che nel precedente mese di agosto la vendita delle vetture era calata del 4,8%. Sempre secondo i dati dell’Acea, il cumulato dei primi nove mesi di quest’anno ha archiviato la cifra di 9.338.897 autovetture.
In crescita le vendite in Spagna (+28,5%), nel Regno Unito (+12,1%) e in Francia (+3,4%), mentre, purtroppo, sono stati registrati dei dati negativi in Germania, che ha catalogato una flessione dell’1,2%, ed anche in Italia con un -2,9%, un dato sintomatico sul peggioramento del mercato delle auto che sta proseguendo una continua regressione.

Spagna
Il mercato dell’auto di settembre in Spagna si chiude con 48.260 immatricolazioni, che indicano una crescita del 28,5% sul settembre 2012, ma con volumi ben lontani da quelli che si sono registrati negli ultimi 20 anni. Le Associazioni di settore spagnole proseguono a richiedere un sostegno anche alle imprese, dal momento che le società continuano a registrare importanti cadute: -10,9% a settembre e -20,4% nei primi nove mesi. Crescono, invece, le immatricolazioni a noleggio (settembre +4,3%), totalizzando 1.743 unità a settembre e un totale di 124.450 nel cumulato (-0,4%). Le Associazioni restano prudenti ma cominciano a parlare di segnali di ripresa e di un clima differente, sia a livello d’indicatori macroeconomici che di fiducia dei consumatori.

Gran Bretagna
Sono 403.136 le immatricolazioni registrate nel mese di settembre sul mercato britannico, che consegue, così, nel mese più proficuo dell’anno grazie al cambio targa, il miglior risultato mensile dal marzo 2008 (e i volumi più alti degli ultimi 66 mesi), archiviando i primi 9 mesi del 2013, con 1.794.924 immatricolazioni, ottenendo un aumento del 10,8% sullo stesso periodo del 2012. Dall’analisi per canale di vendita risulta che le immatricolazioni a privati registrano un incremento intorno al 17%, sia a settembre che nel cumulato e una quota nei primi tre trimestri dell’anno di circa il 52%. Le società e i noleggi si confermano in crescita costante ormai da metà del 2009, a dimostrazione che anche il clima di fiducia delle imprese è in miglioramento.

Francia
In Francia, il mercato dell’auto, grazie a un giorno lavorativo in più, realizza un incremento del 3,4% sul settembre 2012 e con le 142.211 autovetture immatricolate porta i primi 9 mesi a chiudersi comunque con un calo dell’8,5% e 1.309.858 unità vendute. Dall’analisi per canale di vendita si rileva nel mese una quota del 54,3% dei privati, in crescita del 2,2% in volume, e delle società (+2,3%, al 21,6% di quota), mentre scende il noleggio (-5,2%), che si ferma al 6,8% di rappresentatività. Viste le difficili condizioni economiche, con la disoccupazione in continuo aumento e un clima generale che non sembra migliorare a breve termine, il mercato dell’auto in Francia rischierà di calare.

Germania
Settembre 2013 ha visto immatricolate in Germania 247.199 autovetture (in calo dell’1,2% sullo stesso mese del 2012), che hanno portato il mercato dei primi nove mesi a raggiunge le 2.200.000, -6% sullo stesso periodo dello scorso anno. Grazie agli acquisti dei privati, che nel terzo trimestre performano come lo scorso anno, luglio-settembre chiude solamente a -1,4%. Nell’ultima parte dell’anno si prevede che il mercato dell’auto tedesco possa subire un’ulteriore moderazione del calo registrato nei primi due trimestri dell’anno, se non altro per i deboli risultati di un anno fa. Gli ultimi dati dello scenario economico lasciano prevedere una ripresa diventata visibile. Secondo le ultime stime sui consumi, inoltre, la situazione economica dovrebbe portare ad un livello di propensione all’acquisto tra i più alti dal 2006, ma nonostante ciò, permane cautela tra i consumatori tedeschi, che probabilmente temono l’incertezza nell’Eurozona. Ad ogni modo, nonostante le difficoltà dell’anno, quello tedesco resta il principale mercato dell’auto in Europa.

Italia
L’Italia appare il Paese più penalizzato. Da una politica di austerità prolungata, ma anche dagli interventi contro l’auto messi in campo in varie città, a partire soprattutto da Torino. E la Fiat esce particolarmente danneggiata da questa situazione. Il gruppo torinese, con 64.806 immatricolazioni, perde a settembre il 3,4% e la quota scende dal 5,9 al 5,4%. Cresce Volkswagen (+5,8%) che mantiene la quota del 23,7% del mercato complessivo, seguita a distanza da Psa (9,9%) che perde il 3%. In terza posizione Gm (8,4%) che cresce del 5,4% ed è seguita da Ford (8,1% ed un incremento del 5%), insidiata da Renault (7,9%) che a settembre registra un progresso del 21,8%. Vanno bene anche Bmw (+6,4% ed una quota del 7,4%) e Daimler che mette a segno un progresso del 12,3% e scavalca Fiat con una quota del 5,7%. Tra le asiatiche Toyota e Hyundai progrediscono di oltre il 6% mentre Nissan e Kia cedono lo 0,3%. Incrementi a due cifre per Volvo e Mazda, con Suzuki che cresce del 4,1% e Honda che perde il 13,3%. Anche Jaguar Land Rover vede le consegne in crescita a due cifre e nel complesso i principali marchi premio (che comprendono anche Audi, Mercedes e Bmw) si rafforzano e conquistano il 18,3% del mercato evidenziando le difficoltà dei marchi generalisti che si rivolgono alla fascia di clienti più colpiti dalla crisi economica.

Non cambiano di molto i dati relativi al mese di ottobre che registra ancora un calo per il mercato auto italiano: – 5,58%, rispetto alla precedente perdita del 2,9% registrata, purtroppo, nel mese di settembre. Al contrario, l’Europa continua la ripresa. Nello specifico, ad ottobre le immatricolazioni in Italia sono diminuite, come già accennato, del 5,58% (ai livelli degli anni ’70), rispetto allo stesso periodo di un anno fa a quota 110.841. Male anche il consuntivo di gennaio-ottobre 2013: le immatricolazioni si sono fermate a 1.111.520, con una variazione di -8,02% rispetto a gennaio-ottobre 2012.
In controtendenza Francia a +2,6% a ottobre, Germania +2,3% e Spagna con un boom del 34,4% annuo grazie agli incentivi.
Per quanto riguarda la Fiat le immatricolazioni nel mese di ottobre sono state oltre 31.000 in Italia, in calo dell’8,7% rispetto allo stesso mese di un anno fa.

Dunque, nei mesi di settembre e ottobre si è registrato un nuovo segnale positivo per il mercato europeo dell’auto, mentre, a livello italiano, la Fiat continua a segnare il passo, negativo.

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